NOTIZIE DELL'ATTIVITA' DELL'ARMA IN SERVIZIO SUL TERRITORIO DI VASTO


 

2025

 

VASTO 15 marzo 2025. Deve restare in carcere il 67enne di origini francesi trovato in possesso di armi clandestine nella sua abitazione a San Salvo Marina. Questo quanto deciso dal Gip Vincenzo Chirico durante l'udienza di convalida dell'arresto di, U.M. , che si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Vasto. L'uomo, che è difeso dall'avvocato Mariantonella Di Guilmi , è stato associato al carcere di Torre Sinello.

L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'operazione straordinaria per il contrasto ai reati predatori, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vasto con il supporto di un'unità cinofila antiesplosivo. Nel corso di una perquisizione, i militari della Stazione Carabinieri di San Salvo hanno rinvenuto due fucili, una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento, tutti occultati all'interno dell'abitazione di U.M. , già noto alle forze dell'ordine per precedenti penali specifici.

Le indagini hanno portato all'individuazione di un secondo soggetto coinvolto, N.C., un 44enne pugliese pregiudicato e barista, attualmente affidato ai servizi sociali. L'uomo è stato denunciato a piede libero con l'accusa di custodia delle armi e delle munizioni rinvenute. Quest' ultimo è difeso dall' avvocato Fiorenzo Cieri.

L'attività investigativa prosegue per chiarire le modalità con cui le armi sono giunte in possesso degli indagati e per accertare eventuali collegamenti con attività criminali. Non si esclude il coinvolgimento di altri soggetti.

L'operazione dei Carabinieri conferma l'attenzione dell'Arma nella prevenzione e repressione dei reati predatori e del traffico illecito di armi nel territorio di Vasto e nei comuni limitrofi.

 

 

Rapina all'Eurobet, l'arrestato è un 41enne trovato con 1.300 euro a Casalbordino

VASTO 18/02/2025 È finito in manette nella notte un pregiudicato 41enne di Vasto, A.M.B., sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Casalbordino. L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Vasto con l'accusa di essere l'autore della rapina avvenuta domenica sera all' Eurobet di Corso Mazzini.

Secondo la ricostruzione dei militari, il rapinatore, con il volto coperto da un passamontagna e armato di pistola, ha fatto irruzione nel centro scommesse, approfittando del fatto che il locale fosse deserto. Dopo aver minacciato la cassiera per farsi consegnare l'incasso, avrebbe scavalcato il bancone aggredendola fisicamente, cercando persino di far fuoco con l'arma, che però non ha sparato, probabilmente per un malfunzionamento. Alla fine, è riuscito ad arraffare il denaro e a fuggire a piedi nelle vie limitrofe.

Decisivi per le indagini sono stati le immagini della videosorveglianza e un cellulare smarrito dall'uomo durante la colluttazione, oltre al ritrovamento di due cartucce calibro 6,35 . Attraverso l'analisi del telefono, i Carabinieri sono riusciti a risalire all'identità del sospettato, che è stato rintracciato poco dopo a Casalbordino. Durante la perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di oltre 1.300 euro in contanti , ritenuti il bottino della rapina, e di alcuni indumenti compatibili con quelli indossati durante il colpo.

Il materiale sequestrato – tra cui il telefono, le cartucce, il denaro e gli abiti – è stato depositato presso l'ufficio corpi di reato del Tribunale di Vasto. Il 41enne è stato trasferito nel carcere di Vasto su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Gli investigatori stanno ora verificando un possibile collegamento tra il rapinatore e un'altra rapina, avvenuta la sera precedente ai danni del centro scommesse Snai di Vasto, con modalità simili.

 

2024

 

 

Sinergia tra Arma dei carabinieri e istituzioni, il generale Neosi in visita a Fresagrandinaria

 

21 /03/2024Il generale di brigata Antonino Neosi , comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise , questa mattina, ha visitato la stazione carabinieri di Fresagrandinaria . Il generale ha incontrato il sindaco del paese (Lino Giangiacomo), Lentella (Marco Mancini), Dogliola (Giovanni Giammichele) e Tufillo (Ernano Marcovecchio).

Ad accogliere il generale il comandante della Stazione, il maresciallo Fulvio Tambelli . Nell'occasione Neosi ha ribadito in concetto di sinergia tra l'Arma dei carabinieri e le autorità locali del territorio. Presenti per l'occasione anche il colonnello Alceo Greco e il maggiore Domenico Signa, comandante della compagnia di Vasto, e il vicesindaco fresano Aldo Taraborrelli.

 

 

 

Cupello 7 marzo 2024

Due napoletani sono stati identificati dai carabinieri quali responsabili di truffe a danno di anziani . Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vasto sono state portate avanti dai carabinieri di Cupello insieme ai colleghi della stazione di Napoli Stella.

Le indagini, partite dall'analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza privata e comunale, hanno consentito di individuare in un primo momento l'auto usata dagli indagati, risultata noleggiata a Napoli. Successivamente è stata accertata l'identità del conducente; l'analisi delle frequentazioni di quest'ultimo ha permesso di identificare anche il complice che è stato inoltre riconosciuto dalla vittima della truffa durante l'individuazione fotografica.

Per i due, residenti a Napoli , è scattata così l'ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora in Abruzzo e Molise , emessa dal gip del Tribunale di Vasto.

 


I Carabinieri della Compagnia di Vasto hanno fermato un 24enne vastese per l'episodio della tentata rapina e dei successivi accoltellamenti avvenuti nel pomeriggio di venerdì 15 febbraio al centro di Vasto Marina. Grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza del locale e della zona, è stato individuato il ragazzo che, dopo aver tentato di mettere a segno una rapina al Bar ‘La Sterlina', ha ferito con un coltello due clienti che avevano tentato di bloccarne la fuga. I militari dell'Arma lo hanno raggiunto nella propria abitazione per poi trasferirlo nella caserma di Piazza Dalla Chiesa.Ad essere colpiti un 45enne ed un giovane di 16 anni, quest'ultimo dimesso dopo le prime medicazioni, mentre nel primo caso si è reso necessario il ricovero in Ospedale, al ‘ San Pio da Pietrelcina '.

 

 

 

 

Arresto Ladra effettuato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile il 21/06/2021.

2020

 

LEGIONE CARABINIERI ABRUZZO E MOLISE

Compagnia Carabinieri di Vasto

Vasto, 23 ottobre 2020

Sorpreso con un revolver rubato Arresto dei Carabinieri di San Salvo Nella mattinata odierna i Carabinieri di San Salvo, collaborati da quelli di San Vito Chietino ed unitamente a unità cinofile antidroga e per la ricerca di armi ed esplosivi di Chieti, hanno eseguito una perquisizione locale delegata presso la residenza nel Comune di Treglio e presso il domicilio nel Comune di San Salvo a carico di D.R.A., 28enne. Il decreto di perquisizione veniva emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Dott. Michele Pecoraro, in relazione ad un procedimento penale instaurato, a seguito di denuncia da parte di una donna, per lesioni e violenza privata, nel corso del quale i militari avevano avuto notizia che il destinatario del provvedimento potesse detenere illegalmente un'arma. Nel corso delle operazioni di ricerca, eseguite contestualmente a San Salvo e Treglio, i militari procedenti rinvenivano, occultata negli arredi domestici, una pistola revolver marca Franchi, risultata oggetto di furto nel 1998 a Ortanova (FG) completa di 6 cartucce cal. 38 special. Al termine delle formalità di rito, l'arrestato, che dovrà rispondere di detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione, è stato associato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente in attesa della udienza di convalida. Verranno svolte nei prossimi giorni prove di tiro presso Poligono certificato, atte a verificare la funzionalità e la potenzialità offensiva dell'arma sequestrata, prima della restituzione al legittimo proprietario.

Magg. Amedeo Consales, Comandante della Compagnia di Vasto

 

 

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ANCONA

Direzione Distrettuale Antimafia

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI L'AQUILA

Direzione Distrettuale Antimafia

COMUNICATO STAMPA

 

Ieri, 1° ottobre 2020, un'operazione congiunta tra più forze di polizia ha consentito di individuare un grosso carico di cocaina, ben occultata in un ripostiglio sigillato del mercantile “Adrienne”, battente bandiera liberiana, che si trovava alla banchina nel porto di Ancona.

All'esito della laboriosa perquisizione, eseguita da oltre cinquanta uomini con l'ausilio di unità cinofile, sono stati sequestrati 216,68 kg. di cocaina divisi in panetti.

La nave, sottoposta a sequestro, è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Uno dei membri dell'equipaggio è stato arrestato.

All'operazione ha partecipato personale del Gico della Guardia di Finanza di Ancona, del Gruppo Guardia di Finanza di Ancona, del Reparto Operativo Aereonavale di Ancona, del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti e del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Chieti.

Le indagini che hanno originato l'intervento sono state coordinate congiuntamente dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Ancona e L'Aquila, che desiderano sottolineare ancora una volta la professionalità e l'efficienza delle forze di polizia giudiziaria coinvolte nell'operazione. La loro capacità di progettare ed operare all'unisono ha permesso di moltiplicare l'efficienza dell'intervento e di giungere a un risultato che per una lunga serie di difficoltà operative (fra tutte, le enormi dimensioni della nave) non era affatto scontato.

Ancona – L'Aquila, 2 ottobre 2020

Monica Garulli – Procuratore della Repubblica di Ancona

Michele Renzo – Procuratore della Repubblica di L'Aquila

 

Uomo arrestato dai militari dell'Arma 31/08/20 - Ieri sera i militari del N.O.R. di Vasto, unitamente a quelli della Stazione di Cupello, a seguito della segnalazione giunta alla Centrale Operativa del 112 relativa ad una accesa lite in famiglia ancora in corso a Vasto, intervenivano presso l'abitazione della coppia per accertare quanto stesse accadendo. Viste le condizioni della donna, veniva richiesto l'intervento del 118 e il supporto della Polizia Locale. La donna, già in passato vittima di percosse, veniva accompagnata in ospedale ove i sanitari la riscontravano affetta da “Ecchimosi diffuse, contusioni multiple, ferite superficiali da punta di coltello al braccio sinistro e stato ansioso reattivo” con prognosi di giorni 7.
I militari procedenti, avuto il forte sospetto che presso l'abitazione in parola potessero essere occultate delle armi, eseguivano una accurata perquisizione personale, veicolare e domiciliare a carico di S. D., classe 76, già gravato da precedenti penali e di polizia.
All'esito di una lunga ed accurata attività di ricerca che si estendeva su tutta la proprietà dell'uomo, comprendente anche varie rimesse di attrezzi, svariati veicoli e un'estesa porzione di terreno incolto, pur non trovando in un primo momento oggetti atti ad offendere di sorta, venivano rinvenuti, nascosti tra i rovi della campagna, all'intero di un bidone nero: 4 grossi involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, del peso di circa 0,5 kg l'uno. Ritenendo che presso quell'abitato, potesse trovarsi ulteriore sostanza stupefacente, i militari proseguivano nel passare al setaccio tutta la proprietà dell'uomo. Saliti sul tetto dell'abitazione, si accorgevano che il comignolo era coperto da un pesante mattone. Rimosso l'ostacolo e fatta luce all'interno del fumaiolo, rinvenivano due grosse buste, entrambe piene di ulteriori sacchetti termo-sigillati, contenenti un altro kg circa di marijuana, per un totale di kg 3.100 circa, sostanza che l'interessato riferiva essere legalmente detenuta in quanto non drogante in base al principio attivo contenuto. Successivamente veniva rinvenuto anche un grosso coltello da cucina, verosimilmente utilizzato nel corso dell'aggressione, anch'esso sottoposto a sequestro.
S.D., veniva dunque accompagnato in caserma e, terminati gli atti di rito, veniva dichiarato in stato di arresto, e trattenuto negli uffici della locale Compagnia, in attesa di essere associato alla Casa Circondariale di Torre Sinello. Non appena l'illuminazione naturale consentiva di proseguire una ancor più accurata attività di perquisizione, i militari operanti decidevano di eseguire ulteriore attività di ricerca sui luoghi battuti nel corso della notte. Qui, nascosta tra i rovi della campagna, rinvenivano una scatola metallica chiusa con all'interno altri grammi 70 circa di marijuana, 150 grammi circa di hashish e 50 grammi circa di cocaina, oltre a numeroso materiale da confezionamento e ad un bilancino di precisione.
Sulla scorta di quanto emerso, non ritenendo logicamente plausibile il possesso legale dello stupefacente rinvenuto come riferito dall'interessato, anche in considerazione delle modalità di occultamento della sostanza, nonché dei pregiudizi specifici di cui risultava gravato S.D., si eseguivano speditivi accertamenti narcotest su campioni di quanto rinvenuto. L'accertamento tecnico dava esito positivo ma per poter stabilire il principio attivo di THC la sostanza, su delega dell'Autorità Giudiziaria competente, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti. I primi esiti confermavano, sulla parte di sostanza analizzata, che la percentuale di THC è superiore al tasso legale per cui, a tutti gli effetti, è da considerarsi sostanza stupefacente illecitamente detenuta.
Redatti gli ulteriori atti, il soggetto veniva associato alla Casa Lavoro con Sezione Circondariale di Vasto, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria vastese nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, Dott. Michele Pecoraro, il quale, ragguagliato in merito, disponeva la traduzione presso l'Istituto Penitenziario.
L'uomo dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

27 maggio 2020 - Sfruttamento della prostituzione e spaccio: arrestato in Albania 37enne ricercato

Le indagini internazionali partite dai carabinieri di Vasto e Montesilvano

A suo carico aveva un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello de L'Aquila, su impulso dei Carabinieri di Vasto e di Montesilvano che è stato eseguito nelle prime ore dello scorso 26 maggio Valona-Vlore, in Albania B.E. albanese, classe ‘83, pluripregiudicato, condannato in via definitiva alla pena di 9 anni e 10 mesi di reclusione per sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti è stato arrestato dalla polizia albanese, in raccordo con le forze dell'ordine italiane.  

"Il condannato - spiega una nota congiunta del maggiore Amedeo Consales e del capitano Luca La Verghetta (Vastese) era ben noto alle forze dell'ordine anche in considerazione di atti ostili ai controlli di polizia che ha posto in essere in una circostanza. Già nel 2008, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara, nell'operazione Carpe Diem, sotto la guida della Procura Distrettuale Antimafia de L'Aquila, avevano tratto in arresto B.E. insieme ad altri 27 soggetti, in qualità di membro operativo di un esteso sodalizio criminale composto da oltre 60 soggetti, tra nomadi di estrazione rom e albanesi gravitanti sul litorale adriatico abruzzese. Questi avevano stretto un vero e proprio patto d'acciaio per la gestione dei flussi del traffico di stupefacenti provenienti dall'estero fino in Abruzzo e poi rivenduti su tutto il territorio italiano ".

Nel 2018 la Corte d'Appello di L'Aquila condannava il soggetto a 9 anni e 10 mesi di reclusione in carcere per sfruttamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti. "Al momento dell'esecuzione del provvedimento tuttavia B.E. si rendeva irreperibile ad ogni tentativo di rintraccio . Gli elementi investigativi acquisiti hanno consentito ai carabinieri di Vasto e Montesilvano di ricostruire il percorso di fuga intrapreso dal catturando che, mediante l'utilizzo di documenti falsi, si è trasferito dapprima in Belgio e successivamente ha fatto rientro in Albania dove ha legittimamente cambiato il cognome prendendo quello della moglie rumena, abitante in San Salvo". 

L'attività investigativa di ricostruzione dei suoi spostamenti "ha permesso quindi di inoltrare richiesta di internazionalizzazione del provvedimento restrittivo alla Procura Generale della Repubblica dell'Aquila che, concordando sugli elementi emersi, ha immediatamente emesso Mandato di Arresto Europeo estendendo le ricerche in campo internazionale anche fuori area dei Paesi aderenti al Trattato di Schengen coinvolgendo di conseguenza il Ministero della Giustizia e il Servizio Interpol. 

Ottenuta l'autorizzazione alla diffusione internazionale delle ricerche, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l'Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza a Tirana, il collaterale organo di Polizia albanese, in costante contatto con i Carabinieri di Vasto e di Montesilvano, provvedeva a localizzare B.E. e a dare esecuzione all'arresto provvisorio del latitante in attesa di estradizione in Italia dove dovrà scontare il resto della pena inflitta per i fatti di cui è accusato". 

 

 

CARABINIERI: ASSESTATO DURO COLPO AL TRAFFICO DI DROGA

32enne albanese in manette – 2 chili di cocaina sequestrati a bordo di auto munita di doppiofondo con dispositivo di apertura con telecomando.

 VASTO (CH) 14 febbraio 2020 - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti , nel pomeriggio di ieri, in Vasto, all'altezza del Casello autostradale Vasto sud, a conclusione di una capillare attività di monitoraggio del territorio finalizzata a contrastare il fenomeno dei reati in genere, con particolare riguardo a quelli relativi al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti sul litorale della provincia teatina, hanno proceduto all'arresto, in flagranza di reato, di M. T. , 32enne di nazionalità albanese, incensurato, domiciliato in provincia di Rimini, per traffico ed illecita detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'uomo è stato fermato dai militari dell'Arma al termine di un servizio di osservazione iniziato, nel primo pomeriggio, a Chieti Scalo quando il soggetto aveva insospettito gli operanti per la condotta di guida, con frequenti accelerazioni e rallentamenti, probabilmente nel vano tentativo di assicurarsi che nessuno lo stesse pedinando, e per l'intestatario del veicolo risultante residente in Romagna. Nel corso di un'accurata perquisizione personale e sull'autovettura, una Volkswagen Tiguan, sono stati recuperati, celati all'interno di un doppiofondo ricavato nel bagagliaio ed accessibile con meccanismo di apertura avente serratura elettronica attivabile con radiocomando e combinazione inserimento retromarcia e accensione tergilunotto, 2 panetti di cocaina, ben confezionati, del peso complessivo di kg. 2, riportanti il logo “457”.

La droga sequestrata, da un esame effettuato dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Chieti, è risultata di ottima qualità, con un grado di purezza vicina al 70% che permetteva di stimare la realizzazione di circa 9mila dosi medie (SDM).

Per il trafficante sono quindi scattate le manette ai polsi e, su disposizione del P.M. di turno, Dott. Michele Pecoraro Sost.Proc.Repubblica di Vasto, associato alla casa Circondariale di Chieti. Sequestrata per la confisca l'auto.

 

2019

Vasto, 25 novembre 2019. Questa notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vasto, nel corso di un normale servizio dedicato alla prevenzione ed al contrasto della criminalità predatoria, hanno tratto in arresto in flagranza di reato C.C. classe 75, pregiudicato per reati della stessa specie che per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo residente a Vasto, è stato fermato subito dopo aver perpretato il furto di attrezzatura agricola di notevole valore commerciale, ai danni di un sessantenne di Vasto; la refurtiva veniva subito riconsegnata al derubato. Il denunciato in stato di arresto è a disposizione dell' A.G. per il giudizio in direttissima. In seguito alla perquisizione domiciliare dell'arrestato veniva rinvenuta altra refurtiva della quale sono in corso indagini per la restituzione ai legittimi proprietari.

Territorio della provincia di Chieti - 28 febbraio 2019 - Servizi coordinati di controllo alla circolazione stradale

I Reparti dipendenti del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, nella giornata di ieri, sono stati impegnati in una vasta attività di controllo straordinario alla circolazione stradale, finalizzato prevalentemente al contrasto dell'utilizzo di autoveicoli immatricolati all'estero e circolanti in Italia da parte dei proprietari che hanno ottenuto la residenza italiana da più di 60 giorni, senza aver provveduto alla loro immatricolazione in territorio nazionale. La nuova norma, che è entrata in vigore con il c.d. “DECRETO SICUREZZA” n.113, convertito nella Legge n.132 del 1° dicembre 2018, si applica anche ai veicoli immatricolati all'estero di proprietari stranieri che possono circolare sul territorio nazionale per un periodo non superiore ad un anno. Lo scopo della norma non è solo o prevalentemente economico e fiscale perché la localizzazione in altro Paese consente, spesso, di sfruttare regimi fiscali o condizioni economiche più vantaggiose, ma anche quello di impedire la circolazione di autovetture che rendono difficile, se non in alcuni casi impossibile, l'identificazione compiuta del proprietario, anche quando e soprattutto vengono utilizzati per commettere violazioni amministrative o addirittura reati.

Il controllo effettuato ha consentito il sequestro amministrativo di ben 24 veicoli con targhe straniere così distribuite: 8 con targa rumena, 5 con targa polacca, 4 con targa tedesca, 3 con targa bulgara, 1 con targa lituana, 1 con targa greca, 1con targa lussemburghese ed 1 con targa ungherese.

Le sanzioni pecuniarie elevate ammontano, complessivamente, ad € 16.000,00. I veicoli, inoltre, qualora non reimmatricolati nel termine di 180 giorni, ovvero non reimpatriati saranno oggetto di confisca.

BLITZ DEI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E DELLA C.I.O. DI NAPOLI NEL CENTRO DI VASTO. ARRESTATO L'EVASO RICERCATO PER FURTO.

Vasto – Nella serata del 22 febbraio 2019, i Carabinieri di Vasto, insieme alle pattuglie della C.I.O. del X Reggimento Carabinieri Campania di Napoli, hanno tratto in arresto per reato di evasione N. C. quarantunenne di origini romene, da anni residente a San Salvo. L'uomo, già tratto in arresto per furto aggravato dal personale del Commissariato di Vasto lo scorso 19 febbraio, mentre era in attesa del decreto di convalida da parte del Giudice delle Indagini Preliminari, emesso in data 21 febbraio, si rendeva irreperibile ad ogni tentativo di notifica dell'atto, facendo perdere le proprie tracce. I militari dell'Arma, avuta notizia che il latitante potesse gravitare nei pressi del centro di Vasto, veniva individuato, circondato e infine arrestato, senza opporre alcuna resistenza.

Sempre nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di San Salvo, davano esecuzione all'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza de L'Aquila, il quale disponeva la pena a 6 mesi di reclusione in regime di arresti domiciliari per D. E., sessantottenne italiano residente a San Salvo resosi autore di furto aggravato e con diversi precedenti alle spalle.

 

Vasto, 13 febbraio 2019 Controlli straordinari dei Carabinieri su Vasto. Proseguono i servizi di rinforzo della C.I.O. di Napoli

Dall'inizio del mese di febbraio il Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti ha predisposto un piano straordinario per il controllo del territorio di Vasto che prevede, oltre ai servizi di pattuglia dei militari stanziali, anche l'impiego di squadre di rinforzo della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 10° Reggimento Carabinieri Campania, con sede a Napoli.

Le squadre della C.I.O. non utilizzano le normali uniformi in uso all'Arma territoriale ma adoperano una particolare uniforme operativa: basco, tuta ignifuga di colore blu scuro e jacket operativo. L'equipaggiamento: un apparato radio “tetra”, un kit per la circolazione stradale, visori notturni, metal detector, giubbetti e caschi antiproiettile, binocoli e complessi fotografici.

Le C.I.O., presenti all'interno dei Reggimenti e Battaglioni dei Carabinieri di Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo, sono in grado di raggiungere qualsiasi località ed essere operativi entro l'arco di 48 ore, rafforzando l'azione di controllo del territorio dei Comandi stanziali presenti. Si tratta di una risorsa strategica, specializzata nei pattugliamenti, posti di blocco rastrellamenti ed assicura supporto agli organi investigativi nel corso di operazioni contro la criminalità. Uomini addestrati appositamente, capaci di captare e individuare i soggetti a rischio: pregiudicati, spacciatori, clandestini. Il personale della C.I.O. è interamente costituito da militari selezionati attraverso uno specifico addestramento, improntato alla difesa personale e alle tecniche di disarmo, al tiro operativo e di emergenza nonché alle tecniche antisommossa.

Tali reparti contribuiscono ad alimentare la “Forza di pronto impiego” del Ministero dell'Interno per lo svolgimento di operazioni straordinarie di contrasto alla criminalità diffusa, infiltrazione terroristica e dell'immigrazione clandestina.

Le pattuglie della C.I.O. saranno presenti nelle ore e nei luoghi più sensibili, rivolti prioritariamente al contrasto dei reati predatori a danno degli esercizi commerciali ma non solo. Proprio in queste ore infatti stanno prendendo parte ad un servizio di largo raggio con l'ausilio delle unità cinofile, finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti tra minori, fuori e dentro gli istituti scolastici, il quale sta già offrendo evidenti riscontri.

Ten. Luca D'Ambrosio

 

Rapinano la macelleria. Due arresti in flagranza operati dai Carabinieri.

Vasto – Il 05 febbraio 2019, nel primo pomeriggio, i militari della Compagnia di Vasto hanno tratto in arresto in flagranza di reato gli autori della rapina consumata ai danni della macelleria “Di Nanno” sita in via Circonvallazione Histoniense n. 204.

Alle ore 13.15 la Centrale Operativa dei Carabinieri riceveva la segnalazione di una rapina in corso da parte di due soggetti, armati di pistola, con guanti calzati e completamente travisati. I grassatori, minacciando l'esercente con una pistola, gli intimavano la consegna del registratore di cassa e, dopo averglielo strappato dalle mani si davano alla fuga. Incalzati dal proprietario e da alcuni cittadini lì presenti, lungo la strada si disfacevano dello stesso. Non appena ricevuto l'allarme i militari della Compagnia, già in circuito per il controllo del territorio, specificamente rivolto alla prevenzione dei reati predatori, si portavano tempestivamente sul luogo del delitto.

Raccolte le prime testimonianze ed acquisite le immagini riprese di sistemi di videosorveglianza posta nelle vicinanze del negozio ed analizzata, sommariamente, la scena del crimine, il modus operandi dei malfattori, ma soprattutto grazie anche alla consolidata conoscenza del territorio del personale operante, addivenivano con ogni certezza all'individuazione dei responsabili e si ponevano sulle loro tracce. Lui G. Z., cittadino rumeno classe '70, incensurato e lei, G. P. pluripregiudicata, già arrestata in passato, anch'ella di anni 48, entrambi residenti a Monteodorisio, venivano rintracciati presso le loro abitazioni mentre tentavano di distruggere importanti tracce di reato, con ancora indosso gli abiti utilizzati per la rapina. Nel corso della perquisizione personale e locale, subito estesa all'autovettura della donna, segnalata sul luogo del delitto, venivano recuperati sia la pistola tipo “scacciacani” ed il passamontagna e sia i giubbotti e i guanti utilizzati per la rapina, nonché altro materiale d'interesse investigativo. Nel frattempo, venivano acquisiti anche i filmati della videosorveglianza pubblica per mezzo della quale si riusciva, in maniera dettagliata, a ricostruire tutti i momenti antecedenti e successivi al delitto e, segnatamente, l'arrivo dei due malviventi a bordo di una Fiat Grande Punto e la loro fuga a piedi. In queste fasi, peraltro, i militari accertavano, altresì, che i due rapinatori, dopo il grave reato, si fermavano in una nota pasticceria di Vasto ove consumavano un aperitivo prima di rientrare in casa. Dei fatti veniva informato quindi il P.M. di turno, presso la Procura della Repubblica di Vasto. P. G. e Z. G. venivano tratti in arresto, tradotti in caserma per le procedure di legge ed associati rispettivamente: alla Casa Circondariale di Chieti e alla Casa Circondariale di Vasto. I due soggetti dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso tra loro. Sono al vaglio dei Carabinieri tutti gli elementi acquisiti circa l'eventuale coinvolgimento dei due in altri fatti criminosi che si sono verificati a Vasto, di recente, negli ultimi mesi.

Si sottolinea, inoltre che l'Arma è riuscita a dare una risposta immediata alla comunità vastese, grazie alla tempestività della segnalazione effettuata da alcuni cittadini sull'utenza di emergenza “112” ed è importante la collaborazione della popolazione per assicurare un miglior servizio a tutta la collettività.

 

VIOLA LE PRESCRIZIONI DELL'AFFIDAMENTO IN PROVA. TORNA IN CARCERE UN CITTADINO VASTESE CON PRECEDENTI PER SPACCIO.

 Vasto – Il 29 gennaio i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto hanno dato esecuzione alla sospensione della misura dell'affidamento in prova per D.S., in quanto il cittadino vastese, classe '76, nel periodo in cui era sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, aveva violato le prescrizioni imposte dal Tribunale di Sorveglianza dell'Aquila. L'uomo infatti, assumendo un comportamento violento e aggressivo nei confronti della propria consorte e convivente, ha fatto venire meno i requisiti della misura concessa, determinando così la sospensione del trattamento ottenuto, e il contestuale ripristino della misura detentiva in carcere.

Familiari denunciano scomparsa. Immediato ritrovamento da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vasto

VASTO – Il 7 gennaio 2019 alle ore 23.00, presso gli uffici della Stazione di Galatone (LE), veniva denunciata la scomparsa, da parte dei suoi familiari, di E.M., cinquantaquattrenne di origini leccesi, sposato, affetto da disturbo depressivo. L'uomo, che in precedenza non aveva mai dato seguito a gesti del genere, nella tarda serata di lunedì si era allontanato dalla propria abitazione, facendo perdere le proprie tracce. Allertati, i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile di Vasto, a seguito di dedicata attività di ricerca, lo ritrovavano, poche ore dopo, nei pressi di una stazione di servizio sita lungo la SS16, all'interno del proprio veicolo, in apparente stato confusionale. Contattati i familiari, raggiungevano il loro caro presso la Compagnia di Vasto da dove veniva ricondotto presso la propria abitazione.

 

2018 fine

TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. UN ARRESTO OPERATO DAI CARABINIERI DI VASTO

VASTO, 16 novembre 2018 – Nel corso di attività preventiva e repressiva circa lo spaccio delle sostanze stupefacenti, nella tarda serata di ieri, 16 novembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto hanno tratto in arresto S.D., noto pregiudicato vastese di anni 42. Dopo alcune ore di appostamento, i Carabinieri notavano due autovetture che si erano appartate in maniera sospetta in località Tratturo di Monteodorisio. Dopo alcuni minuti di osservazione i conducenti, scesi dalle rispettive autovetture, venivano visti scambiarsi qualcosa. Notata la circostanza, in considerazione che entrambi gli individui erano ben noti ai Carabinieri per i loro precedenti penali, i militari decidevano di intervenire e controllarli. All'esito della perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri rinvenivano addosso al pregiudicato vastese, S.D., la somma contante di euro 1.050,00, ritenuta provento di spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto la perquisizione veniva estesa anche presso l'abitazione di quest'ultimo. Presso il predetto domicilio veniva individuato un piccolo sgabuzzino utilizzato come laboratorio per la preparazione e il confezionamento della sostanza, tant'è che all'interno si presentava un tavolino su cui vi era posto: una vaschetta contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina con la quale si potevano confezionare n. 62 “dosi” da gr. 0,5 cadauna, un bilancino di precisione, numerose bustine di varia grandezza, gr. 120 di sostanza da taglio e un mixer di plastica. L'arrestato, che dovrà rispondere di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato associato al carcere di Vasto a disposizione dell'A.G. procedente. Le attività investigative proseguiranno senza escludere ulteriori sviluppi positivi.

Punto di contatto - Ten. Luca D'Ambrosio, Comandante in S.V. della Compagnia di Vasto.

 

 

FURTO AGGRAVATO ED INCENDIO DOLOSO. UN ARRESTO OPERATO DAI CARABINIERI

VASTO – 16/09/2017- Ieri sera intorno alle ore 20:00, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto, traevano in arresto, in flagranza di reato, V.F. teramano di anni 42, il quale si è reso responsabile di furto aggravato ed incendio doloso.

L'operazione è scattata alle ore 16:45 circa allorquando presso l'area di servizio “ENI” di Corso Mazzini a Vasto veniva data alle fiamme una pompa erogatrice di benzina. Immediatamente si portavano sul posto una pattuglia dei Carabinieri ed una squadra dei vigili del fuoco. Fortunatamente le fiamme venivano immediatamente domate prima dal titolare dell'esercizio e, successivamente, dagli idranti dei vigili del fuoco escludendo così che si potesse generare una esplosione di rilevante entità con conseguenze imprevedibili.

Nel frattempo, i carabinieri acquisivano le immagini dal sistema di video-sorveglianza istallato presso l'area di servizio de qua per mezzo delle quali i militari identificavano l'individuo responsabile del delitto e inoltre verificavano le azioni compiute da quest'ultimo prima e dopo il reato.

In particolare, il V.F. con una banconota da 20,00 euro erogava a terra della benzina dalla pompa dopodiché, con un accendino, vi appiccava fuoco. Subito dopo, per assicurarsi la fuga, il malavitoso asportava un motociclo Malaguti ivi parcheggiato. Verificato ciò, gli uomini dell'Arma, coordinati dal Magg. Amedeo Consales, ponevano in essere un articolato dispositivo finalizzato alla ricerca dell'autore dei suddetti delitti, interessando tutte le pattuglie dislocate in Vasto e nell'alto vastese. Tale azione repressiva permetteva, qualche ora dopo, in Gissi di individuare e trarre in arresto il V.F. il quale si trovava ancora a bordo del motociclo rubato.

Informato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Vasto, il V.F. veniva tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale e di Lavoro di Vasto. Il prevenuto dovrà rispondere di furto aggravato ed incendio doloso. Mentre il motociclo recuperato dai carabinieri veniva riconsegnato al legittimo proprietario.

 

OPERAZIONE “LAMPO” DEI CARABINIERI. ARRESTATO UN RICERCATO DELLA “BANDA DEI ROLEX”

 Vasto, 11 Agosto 2017. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto ieri hanno tratto in arresto una persona colpita da misura cautelare in carcere per reati di rapina ed altro. A seguito di segnalazione ricevuta alcuni giorni addietro dalla sezione catturandi del Nucleo Investigativi di Napoli, i Carabinieri di Vasto hanno eseguito una serie di attività di osservazione nei pressi di abitazioni dislocate in viale Dalmazia. Non è purtroppo la prima volta che persone colpite da mandati di cattura trascorrono periodi di latitanza confondendosi fra migliaia di turisti che affollano la costiera abruzzese e vastese in particolare. Ieri, verso le ore 12:00 a seguito di un mirato pedinamento, operato nei confronti di un noto pregiudicato, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto, dopo aver accertato che quest'ultimo rincasava, procedevano ad una perquisizione locale presso un'abitazione ubicata sul lungo mare. Nell'occasione, i militari identificavano delle persone provenienti dalla Campania; uno di questi mostrava una carta d'identità risultata contraffatta, ovvero con numero poligrafico inesistente. A seguito di ulteriori accertamenti e verifiche, gli operanti appuravano le vere generalità del soggetto il quale risultava ricercato dal mese di luglio u.s. poiché a suo carico vi era in atto una misura coercitiva per alcune rapine consumate a Roma. Segnatamente, il soggetto, S.A. di anni 35 napoletano, è uno dei componenti della “banda dei Rolex” la quale, per lungo tempo, ha seminato panico fra gli automobilisti della capitale. Nel mese di luglio u.s. la Procura della Repubblica di Roma aveva emesso misure restrittive nei confronti di 3 componenti della predetta banda ma il S.A. si era reso irreperibile. Il soggetto arrestato dai Carabinieri è stato associato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione del G.I.P. del Tribunale di Roma. Le indagini non sono concluse in quanto i Carabinieri di Vasto dovranno verificare le posizione di alcuni proprietari di immobili ubicati sulla riviera ed in particolare se vi siano delle responsabilità penali per favoreggiamento personale e/o altro.

 

SPARATORIA PRESSO UN LOCALE NOTTURNO A SAN SALVO E FURTO DI MOTOCICLO. DOPPIA OPERAZIONE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI VASTO.

 VASTO Lunedi 07 agosto due cittadini stranieri sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Vasto in due distinte operazioni di servizio. I fatti riguardano la sparatoria avvenuta il 22 giugno 2017 a San Salvo presso il locale denominato “Pachuka Beach” e il furto di un ciclomotore avvenuto a Vasto nella notte del 07 agosto 2017.

I fatti e le indagini relative alla sparatoria. Intorno alle ore 23:30 del 22 giugno u.s. i carabinieri di San Salvo e i colleghi del Nucleo Operativo di Vasto, intervenivano presso il “Pachuka Beach” poiché un addetto alla sicurezza era stato attinto da un colpo di arma da fuoco alla gamba. In sede di sopralluogo veniva rinvenuto un bossolo cal. 7,65 mentre il ferito veniva immediatamente trasportato in ospedale. Dalle testimonianze dei presenti si accertava che un gruppo di cittadini di nazionalità albanese aveva creato disordine all'ingresso del suddetto locale ed il personale addetto alla sicurezza era pertanto intervenuto. In quel frangente però, veniva esploso un colpo di pistola che feriva gravemente l'addetto alla sicurezza. I carabinieri dopo aver assunto le prime testimonianze ed aver visionato le immagini della video sorveglianza del locale, procedevano ad effettuare a carico di alcuni sospettati i rilievi dello STUB (accertamento finalizzato alla ricerca di particelle di polvere emesse dallo sparo) trasmessi al RIS carabinieri di Roma, nonché delle perquisizioni personali e domiciliari. Nel frattempo, su delega dell'A.G. competente si procedeva ad attivare anche delle indagini tecniche (intercettazioni telefoniche) le quali davano ottimi riscontri investigativi permettendo di fatto di indirizzare le indagini sulla persona che materialmente aveva sparato. Successivamente, a seguito di perquisizione locale, i carabinieri recuperavano anche l'arma adoperata per la sparatoria ovvero una semiautomatica marca Beretta cal. 7,65. A conclusione di tutti gli accertamenti, compresi quelli richiesti presso le sezioni di microscopia e balistica del RIS di Roma, veniva redatta un'informativa riepilogativa delle investigazioni compiute per mezzo della quale veniva richiesta ed accolta dall'A.G. competente la misura cautelare in carcere per B.D. di anni 27 di cittadinanza albanese.

Il provvedimento restrittivo veniva eseguito dal personale dell'Arma di San Salvo nel pomeriggio del 07 agosto u.s. quando il B.D. veniva individuato nei pressi di un esercizio pubblico. Il prevenuto veniva associato presso la Casa Circondariale e di Lavoro di Vasto come disposto dall'A.G. competente e dovrà rispondere di detenzione e porto illegale di arma; lesioni gravi aggravate; ricettazione ed altro. Per quanto riguarda il grave evento delittuoso, le investigazioni non sono concluse e non si escludendo eventuali ulteriori sviluppi.

 

 

VASTO: 7 agosto 2017 - Ruba un ciclomotore. Arrestato dai Carabinieri, alle ore 04.30 circa, in Vasto (CH), i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri hanno tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato; I.M.C. cl. 1994, cittadino rumeno ma residente a vasto, già conosciuto dalle FF.PP. per precedenti reati contro il patrimonio. Il giovane il predetto, veniva sorpreso dai militari subito dopo aver rubato un ciclomotore marca Aprilia modello SR di proprietà di una ragazza vastese, che era stato lasciato parcheggiato sotto l'abitazione della vittima. L'uomo, quindi, dovrà ora rispondere del delitto consumato di furto aggravato dinanzi al Tribunale di Vasto, al quale sarà père4sentato per l'udienza di convalida che è prevista per la mattinata odierna.

VASTO – 12 Luglio 2017. A conclusione di specifica attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto hanno tratto in arresto S. G. di anni 47, di origini pugliesi ma abitante a Vasto, per maltrattamenti, lesioni e violenza privata nei confronti della propria convivente. I fatti risalgono allo scorso 30 giugno 2017, quando il personale del pronto soccorso dell'ospedale di Vasto richiedeva l'intervento dei carabinieri poiché una donna, presentatasi qualche istante prima, presentava lesioni su tutto il corpo per era stata barbaramente picchiata dal proprio compagno. I carabinieri del NORM di Vasto, intervenuti presso il suddetto nosocomio, potevano verificare come effettivamente la povera donna presentasse vistose ecchimosi sul volto, su entrambi le mani, sul torace, sulla testa ed avesse addirittura riportato la frattura ad un braccio. Nei giorni successivi venivano attivate alacri indagini che interessavano anche il contesto sociale in cui risedeva il S.G. con la compagna e 5 figli tutti minori. Ne emergeva un inquietante quadro di maltrattamenti e vessazioni che l'uomo infliggeva ala compagna, incutendo su quest'ultima un continuo stato di terrore e prostrazione. Veniva, inoltre, accertato che il S.G. si era reso anche protagonista di alcuni danneggiamenti posti in essere nei confronti di alcuni esercizi pubblici limitrofi alla sua abitazione. Tutte le risultanze investigative venivano rappresentate con un'ampia informativa alla Procura della Repubblica di Vasto, nella persona del Dott. Giampiero Di Florio, il quale, condividendo le risultanze investigative, richiedeva con urgenza ed otteneva dal Giudice delle Indagini Preliminari la misura cautelare più afflittiva. I carabinieri di VASTO hanno, quindi, dato esecuzione alla misura restrittiva a carico del S. G. nel pomeriggio del 10 luglio scorso, associando l'indagato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell'A.G. competente. Lo stesso dovrà rispondere di maltrattamenti nei confronti della convivente, lesioni volontarie e violenza privata.

VASTO 4 LUGLIO 2017 - PROSEGUE L'AZIONE DI CONTROLLO E CONTRASTO SVOLTA DAI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI CHIETI NELL'AMBITO DELL'INTERA PROVINCIA PER CONTRASTARE I FENOMENI CRIMINALI E SOPRATTUTTO IL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, CHE, COM'E' NOTO, SOTTENDE SPESSO AD ALTRE FORME DI ODIOSA CRIMINALITA' DIFFUSA. IN QUESTO CONTESTO, NEL CORSO DI UN SERVIZIO PERLUSTRATIVO FINALIZZATO A CONTRASTARE IL FENOMENO, I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI SAN SALVO (CH) HANNO PROCEDUTO A FERMARE E CONTROLLARE UNA GIOVANE DONNA DEL LUOGO ALLA GUIDA DELLA PROPRIA AUTOVETTURA. QUELLA CHE SEMBRAVA UNA NORMALISSIMA SCENA DI VITA QUOTIDIANA, OVVERO QUELLA DI UNA GIOVANE CASALINGA CHE, CON L'UTILITARIA DI FAMIGLIA, SI RECA A FARE COMPERE GIORNALIERE, SI E' DIMOSTRATA INVECE ASSOLUTAMENTE ERRATA: LA GIOVANE SIGNORA, B.M., 29enne RESIDENTE IN LOCO, INFATTI, VENIVA TROVATA IN POSSESSO DI CIRCA 100 GRAMMI DI COCAINA, OCCULTATA SULL'AUTOVETTURA. ALLE DOMANDE DEI CARABINIERI, LA STESSA NON E' RIUSCITA A FORNIRE UNA LOGICA MOTIVAZIONE AL FATTO DI DETENERE UNA QUANTITA' COSI' RILEVANTE DI SOSTANZA STUPEFACENTE DI TIPO “PESANTE”. A SUO CARICO, QUINDI, E' SCATTATA IMMEDIATAMENTE L'IPOTESI DI DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO (ATTESA APPUNTO LA RILEVANTE QUANTITA') DI STUPEFACENTI ED E' STATA DICHIARATA IN ARRESTO. LA STESSA, INCENSURATA, AL TERMINE DELLE FORMALITÀ DI RITO, SU DISPOSIZIONE DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA INFORMATA DAI CARABINIERI DI SAN SALVO, È STATA ACCOMPAGNATA PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE IN REGIME DI ARRESTI DOMICILIARI, IN ATTESA DEL GIUDIZIO.

VASTO 6 maggio 2017 – SORPRESI DAI CARABINIERI A BORDO DI UN'AUTO RUBATA, TENTANO DI INVESTIRE I MILITARI. ERANO ARMATI.

Notte rocambolesca per i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, particolarmente impegnati, in questi giorni, nei servizi di prevenzione e repressione dei delitti predatori in città. Proprio in tale contesto, nel corso della notte, una pattuglia del citato Nucleo Operativo e Radiomobile ha intercettato un'autovettura sospetta che, ad un veloce controllo risultava oggetto di furto perpetrato poco prima in città. I militari postisi all'inseguimento del veicolo, potevano constatare che a bordo vi erano due giovani individui, di cui uno palesemente armato di un vistoso fucile da caccia. Scattava quindi una articolata operazione di inseguimento ed accerchiamento del veicolo che si concludeva in San Salvo marina, non senza aver dato luogo a scene rocambolesche, a causa dei tentativi dei malviventi di sottrarsi all'inseguimento e far perdere le proprie tracce. Vistisi costretti ad imboccare una strada senza uscita, i due tentavano, con una repentina manovra, di investire i due militari dell'Arma che, nel frattempo erano scesi dal proprio veicolo ed avevano bloccato l'uscita. La manovra non riusciva solo grazie alla prontezza di spirito ed alla agilità dei militari che schivavano l'auto in corsa lanciandosi al suolo riportando lievi lesioni successivamente riscontrate. L'inseguimento, quindi, proseguiva a piedi lungo la spiaggia di San Salvo, al buio. Qui, nel frattempo, venivano fatti convergere altri militari della Compagnia Carabinieri di Vasto che conducevano una breve ma efficace battuta che si concludeva, di li a poco, con il rintraccio e l'arresto dei due individui. Grazie solo al sangue freddo ed alla professionalità dei militari, la vicenda non ha avuto epilogo ben più tragico atteso che uno dei due individui era armato di fucile da caccia, del quale hanno tentato di disfarsi lanciandolo tra le sterpaglie, ove veniva prontamente rinvenuto.

Al termine delle concitate fasi dell'inseguimento, quindi, i due individui venivano identificati in:

. P. L. D. di anni 22, residente a Vasto, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, anche condotti con violenza;

•  M.D, di anni 16, del luogo, anch'egli noto alle FF.PP.;

che venivano pertanto tratti in arresto perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro di furto aggravato, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e tentato omicidio in danno dei due militari dell'arma. Il fucile rinvenuto e sequestrato è risultato anch'esso oggetto di un furto in abitazione perpetrato nel decorso luglio 2016 in Casalbordino. Questi ultimi, medicati solo dopo la conclusione dell'attività, presso il locale Nosocomio, venivano riscontrati affetti da lesioni personali e ne avranno per circa 10 giorni. Gli arrestati, come disposto dal Sost. Procuratore della Repubblica di Vasto, D.ssa Gabriella De Lucia e dal Sost. Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni dell'Aquila, Dr. Roberto Polella sono stati associati presso la Casa Circondariale di Vasto (il Pollutri) e presso la C.P.A. di L'Aquila (il minore). Gli investigatori, che mantengono il più stretto riserbo, non escludono che gli arresti odierni possano avere ulteriori sviluppi investigativi anche in relazione ai più gravi fatti delittuosi verificatisi nei giorni scorsi nella città di Vasto e nelle immediate vicinanze, che sono, peraltro, state oggetto delle cronache locali. Il risultato operativo odierno evidenzia l'impegno e l'attenzione che l'Arma locale sta mettendo in campo al fine di contrastare efficacemente fenomeni criminali e garantire una pacifica e serena convivenza sociale, soprattutto nell'approssimarsi della stagione estiva.

 

 

 

RAPINA ALLA GIOIELLERIA “SARNI ORO” DI VASTO. ALTRI DUE ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI.

VASTO – In data 10 marzo 2017, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto , a conclusione di una seconda fase delle indagini relative alla rapina commessa l'11 aprile 2016, nella gioielleria “Sarni Oro” ubicata c/o il centro commerciale “Conad Superstore” di Vasto, hanno tratto in arresto C. A. di anni 23 e B. L. E. di anni 28 entrambi di San Severo (FG), ritenuti responsabili del suddetto reato.
I fatti:
In data 11.04.2016, attorno alle ore 20,50, quattro uomini mascherati, dei quali tre brandivano arnesi da scasso ed uno impugnava una pistola semiautomatica, facevano irruzione all'interno dell'oreficeria “Sarni Oro” sita presso il Centro Commerciale “Conad Superstore” di Vasto. All'interno della gioielleria, nell'occasione, vi erano a lavoro due commesse, viceversa erano numerosi ancora i clienti del centro commerciale intenti a fare la spesa. Il raid , che procurava chiaramente molto spavento tra gli avventori, durava fortunatamente pochi minuti. Infatti, tanto bastava ai malviventi per prelevare una decina di cassetti contenenti monili in oro da uomo, donna e bambino per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro . Fuggiti all'esterno, i criminali salivano a bordo di un'Alfa Giulietta rossa guidata da un quinto complice che li attendeva col motore acceso. Proprio il conducente della predetta Giulietta, negli attimi prima della fuga, colpiva violentemente sul capo un cliente del centro commerciale che stava parlando al telefono solo perché convinto che quest'ultimo stesse chiamando le forze dell'ordine. Alcuni minuti dopo sul luogo giungevano alcune pattuglie di Carabinieri.
Le indagini:
Il personale del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Vasto, intervenuto sulla scena del crimine, oltre ai filmati rilevati presso la gioielleria ed il centro commerciale Conad , acquisivano anche le immagini della videosorveglianza della città, riuscendo a ricostruire la via di fuga dei malavitosi a bordo dell'Alfa Giulietta rossa. Gli elementi raccolti indicavano che la suddetta autovettura era stata sicuramente nascosta in città. Non a caso, il 14 aprile successivo, intorno alle ore 22:00, in Località Codalfa di Vasto veniva rinvenuta incendiata una Giulietta rossa risultata rubata a Termoli nel mese di febbraio 2016. Il predetto rinvenimento confermava l'ipotesi investigativa che la Giulietta era stata occultata in qualche garage successivamente alla fuga. Analizzando la zona del rinvenimento dell'auto bruciata si riuscivano a individuare alcuni garage posti sulle vie Madonna Dell'Asilo e Valloncello. Proprio su quest'ultima via i militari individuavano la rimessa presa in locazione dal D'Aloia dove, a seguito di perquisizione, i carabinieri rinvenivano oggetti che dimostravano, in modo inequivocabile, che il locale era stata utilizzato dai rapinatori quale base logistica e di nascondiglio dell'Alfa Romeo Giulietta . Il materiale rinvenuto veniva inviato al RIS Carabinieri di Roma per specifici accertamenti presso la sezione dattiloscopica e biologia. Il primo luglio 2016, a supporto delle indagini, veniva tratto in arresto il D.A. B. su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nel frattempo, giungevano dal RIS Carabinieri di Roma gli accertamenti di laboratorio richiesti dall'Arma di Vasto, in particolare, venivano analizzate delle tracce biologiche e delle impronte digitali le quali permettevano di identificare inconfutabilmente gli odierni arrestati quali compartecipi alla rapina. Di conseguenza, gli ultimi accertamenti venivano riassunti con specifica informativa di reato trasmessa al P.M. titolare delle indagini, D.ssa Gabriella De Lucia, la quale, considerando validi gli elementi acquisiti dai Carabinieri, avanzava richiesta di misura cautelare al G.I.P. del Tribunale di Vasto che, a sua volta, emetteva quest'ultimo provvedimento restrittivo. Dopo 3 giorni di ricerca, ieri sera, i Carabinieri di Vasto, a San Severo, individuavano e traevano in arresto il B. ed il C. ed entrambi sono stati associati presso la Casa Circondariale di Foggia. I due, dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, riciclaggio, detenzione e porto di armi nonché di incendio di autovettura. Le indagini dei Carabinieri continuano senza interruzione non escludendo imminenti sviluppi che potrebbero portare all'identificazione degli ultimi due malviventi.

 

Vasto - 8 marzo 2017 -Nel pomeriggio di ieri, a conclusione di una articolata attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto hanno tratto in arresto M. Y. vastese di anni 36 per incendio doloso.

I fatti: Il 13 novembre 2016, un ignoto individuo, dopo aver rotto una piccola finestra, accedeva all'interno della palestra denominata “KUROSHIO Martial Arts” posta al piano terra di un immobile di tre piani ubicato in via Del Porto di Vasto. Una volta all'interno, il malavitoso adoperando una bottiglia di plastica cospargeva il pavimento di liquido infiammabile e vi dava fuoco. Le fiamme si propagavano subito per tutto il perimetro della palestra e solo grazia all'intervento di una squadra dei vigili del fuoco, fatta intervenire da un condomino, si scongiurava il peggio. Infatti, sopra la palestra vi sono appartamenti abitati da numerose famiglie e qualora non fossero stati allertati celermente i vigili del fuoco sicuramente vi sarebbe stato concreto pericolo per l'incolumità delle suddette persone.
Le indagini: Sulla scena del crimine i carabinieri intervenuti recuperavano la bottiglia di plastica utilizzata per appiccare il fuoco dal quale, a seguito di mirati rilievi tecnici, venivano esaltate delle impronte digitali latenti. I carabinieri del Nucleo Operativo altresì acquisivano anche tutte le immagini della video-sorveglianza pubblica e privata che interessavano via Del Porto e zone limitrofe. Quest'ultima verifica, unitamente al traffico storico dell'utenza mobile dell'interessato, permetteva di ricostruire tutto il percorso fatto dall'autore del reato. Tutte le risultanze investigative, nonché quelle di laboratorio, permettevano di identificare il responsabile del delitto in M. Y. In tal senso, veniva redatta una informativa riepilogativa per mezzo della quale la Procura della Repubblica di Vasto richiedeva ed otteneva dal Giudice delle Indagini Preliminari una misura cautelare personale. I carabinieri davano esecuzione alla misura restrittiva a carico del M.Y. alle ore 16:00 di ieri associando l'indagato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell'A.G. competente.

Le indagini proseguono al fine di verificare se dietro il delitto vi sia un eventuale mandante. Ad ogni modo M.Y. dovrà rispondere di incendio doloso aggravato e rischia una pena sino a sette anni di reclusione.

 

VASTO – 17 febbraio 2017. Nel pomeriggio di ieri, su mirata attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto hanno tratto in arresto il cittadino tunisino B.C. M. di anni 31 per detenzione e coltivazione di una piantagione di cannabis sativa ( marjuana ). In particolare, i militari dell'Arma durante un normale controllo del territorio notavano il suddetto extracomunitario nelle vie del centro città sprovvisto di documenti. Accompagnato presso il comando carabinieri per l'identificazione, gli operanti appuravano che l'interessato era stato più volte tratto in arresto per reati concernenti gli stupefacenti. A questo punto, verificato l'attuale domicilio vastese del tunisino, i militari decidevano di effettuare una perquisizione presso la sua abitazione. Il risultato faceva rimanere meravigliati i militari dell'Arma; infatti, l'interessato aveva adattato la mansarda ad “orto botanico”. A gli occhi degli operanti si presentava un gazebo di circa mt. 2X2, con al centro una lampada alogena composta da 324 LED che illuminava una pedana con impianto di ventilazione ed irrigazione dove erano custodite più di 20 vasi contenenti, ognuna, una pianta di “cannabis sativa” (marijuana) già in fioritura, nonché un tavolino contenente materiale per il confezionamento di “dosi”. A conclusione delle operazioni di polizia giudiziaria, la piantagione veniva tutta sequestrata ed il B. C. M. ristretto c/o la Casa Circondariale di Vasto a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono al fine di verificare se vi siano delle responsabilità anche di cittadini vastesi in quanto, a maturazione completa, il “raccolto” avrebbe fruttato almeno 5 chilogrammi di sostanza stupefacente.

 

 

CHIETI – VASTO 26 novenmbre 2015 - Continuano senza sosta i servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti in occasione delle imminenti festività natalizie. In tale ambito, nella giornata di ieri, gli uomini dell'Arma di Cupello (CH) hanno tratto in arresto tre cittadini rumeni, rispettivamente di 20, 23 e 25 anni, tutti residenti a Vasto (CH), autori di un furto di generi alimentari all'interno di un supermercato “Euro Spin” di Montenero di Bisaccia (CB). I malviventi, fuggiti a bordo di un'Audi A4 con targa straniera, sono stati intercettati nel Comune di Cupello da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri attivatasi subito dopo la dettagliata segnalazione diramata dai Carabinieri di Montenero di Bisaccia. La cattura dei fuggitivi è stata possibile grazie alla profonda conoscenza del territorio degli uomini dell'Arma di Cupello che, sulla base delle indicazioni ricevute, hanno intuito che i malviventi erano riconducibili ad un gruppo di cittadini rumeni abitanti, da qualche tempo, nel loro comune. Le immediate verifiche hanno infatti permesso di rintracciare i tre uomini presso la loro abitazione dov'è, tra l'altro, è stata recuperata anche l'intera refurtiva del valore di 1000 euro.

VASTO (CH) 05 novembre 2015 – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto, con le accuse di truffa, falso e ricettazione, V.S. pregiudicato originario di Montenero di Bisaccia (CB), già noto agli uomini dell'Arma per fatti pregressi. I militari, nel corso dei servizi di prevenzione disposti dal Comando Provinciale di Chieti, a seguito della segnalazione giunta da un commerciante vastese, hanno rintracciato il malvivente nel centro storico cittadino mentre usciva da una gioielleria dove, poco prima, aveva acquistato un orologio ed un bracciale in oro del valore di 2500 euro, pagandoli con un assegno circolare. I Carabinieri, avendo i sospetti che l'uomo fosse lo stesso che, negli ultimi mesi, aveva raggirato numerosi esercenti di Vasto (CH) e San Salvo (CH), hanno proceduto al controllo del malvivente scoprendo che, per acquistare gli oggetti in oro presso la gioielleria, aveva utilizzato un documento d'identità falso ed un titolo di credito abilmente contraffatto. A ccompagnato presso gli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Vasto, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, V.S. è stato tratto in arresto e contestualmente sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Montenero di Bisaccia, a disposizione dell'A.G. competente.

 

VASTO (CH)21/09/2015– Messo in fuga dal farmacista e arrestato, subito dopo, a San Salvo (CH), dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto. E' quanto accaduto, ieri sera, ad M.V., 33enne di Priverno (LT), noto alle forze dell'ordine, dopo aver tentato di mettere a segno una rapina all'interno di una farmacia di Vasto Marina (CH). L'inattesa ed energica reazione del farmacista, un 51enne del luogo, lo ha costretto, però, a cambiare i suoi piani e nel fuggire si è perfino ferito ad un ginocchio. Immediato l'arrivo dei Carabinieri in borghese del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto impegnati nella zona in altre attività. Gli uomini dell'Arma, servendosi delle immagini del circuito di videosorveglianza dell'esercizio commerciale sono riusciti a ricostruire quanto accaduto e ad avviare immediatamente le indagini che, di li a poco, hanno permesso il rintraccio dell'uomo ed il suo arresto. Fondamentali anche le indicazioni fornite dal farmacista e da alcuni passanti che avevano notato il malvivente allontanarsi a bordo di un auto, peraltro già notata nella zona dai carabinieri nel corso della giornata. Il rapinatore, che era entrato in farmacia armato di un taglierino e con il volto travisato, è stato rintracciato a San Salvo dove da qualche giorno era ospite di alcuni personaggi del luogo conosciuti agli uomini dell'Arma. Tratto in arresto con l'accusa di tentata rapina, su disposizione della locale Autorità Giudiziaria è stato associato alla casa circondariale di Vasto. Ancora una volta, quindi, l'azione determinante dei militari dell'Arma è stata sostenuta dal prezioso contributo dei cittadini.

 

VASTO - 6 agosto 2015 -Nella tarda serata di ieri, al termine di una mirata attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Vasto hanno tratto in arresto C.R. 35enne di San Salvo per detenzione ai fini di spaccio di un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente. In particolare, i militari operanti, a seguito di perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, presso la sua abitazione di San Salvo, circa due chilogrammi e mezzo di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, nonché materiale per confezionamento di “dosi” e bilancini di precisione. Molta della predetta sostanza già era suddivisa e imbustata pronta per essere ceduta. A conclusione delle operazioni di p.g. il C.R. è stato rinchiuso nella locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente. Le indagini proseguono incessantemente e non si escludono ulteriori sviluppi in quanto lo stupefacente sequestrato era destinato, per il periodo di ferragosto, alla riviera di Vasto e San Salvo.

 

VASTO – 20 aprile 2015 . In data odierna il Nucleo Operativo Carabinieri di Vasto ha eseguito una prima Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vasto, Dott.ssa Anna Rosa CAPUOZZO, scaturita a seguito di articolate indagini relative alla rapina subita, lo scorso 17 marzo, dal direttore del supermercato “TODIS” presso il parcheggio “multipiano” ubicato in Corso Garibaldi di Vasto. L'attività investigativa compiuta dagli uomini dell'Arma ha dato piena chiarezza su come si sono svolti i fatti ma, al disopra di tutto, ha permesso, in maniera inconfutabile, di identificare, in due cittadini di nazionalità rumena, gli autori della rapina. Le indagini furono avviate pochi minuti dopo l'accaduto grazie alla telefonata al 112 di un passante che allertò la Centrale Operativa dei Carabinieri. Come ricostruito dai militari dell'Arma quella sera, intorno alle 21:10 circa, due individui, appostati dietro un muro ubicato in Corso Garibaldi di Vasto, aggredirono, con calci e pugni, il direttore del supermercato “TODIS” mentre stava uscendo a piedi dal parcheggio “multipiano”. Nella circostanza alla vittima fu portata via una borsa in pelle contenente la somma di euro 10.000,00. Subito dopo la rapina i due malviventi fecero perdere le loro tracce fuggendo a piedi all'interno del “multipiano” in direzione di via Foscolo. I Carabinieri, dopo aver acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza presente nella struttura riuscirono, fin da subito, ad identificare uno dei due malviventi in quanto già noto ai militari per delitti contro il patrimonio. L'interessato, però, all'indomani della rapina, si rese volontariamente “irreperibile” rientrando, con ogni probabilità, in Romania. Nel frattempo, le investigazioni hanno permesso di identificare il secondo rapinatore, tale C. V., che oggi è stato tratto in arresto. Attraverso precise indagini tecniche, ed in particolare monitorando una utenza mobile rumena, i carabinieri sono riusciti a stabilire che il C.V., domiciliato nell'hinterland di Roma, il giorno della rapina si trovava proprio a Vasto. Dopo aver confrontato, con esito positivo, le immagini acquisite dalla video sorveglianza con il cartellino fotosegnaletico del rumeno, ed a seguito di perquisizione locale e personale a carico di quest'ultimo, i militari hanno sequestrato anche l'abbigliamento che l'indagato indossava al momento della rapina. A questo punto, verificato il quadro complessivo degli elementi acquisiti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica di Vasto, nella persona della Dott.ssa Enrica MEDORI, ha richiesto ed ottenuto dal GIP presso il Tribunale le due misure restrittive. Il C. V., dopo l'arresto, è stato associato alla Casa Circondariale di Avezzano. Lo stesso dovrà rispondere di concorso in rapina unitamente al suo connazionale che è attivamente ricercato dai militari dell'Arma.

 

SAN SALVO (CH) 16 aprile 2015 – Colpi di arma da fuoco, questa notte, davanti al bar “Evelin” di San Salvo (CH). Un cittadino albanese di 32 anni, F. F., noto alle forze dell'ordine, è stato ferito alle gambe da tre colpi di pistola. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Vasto e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, intervenuti sul posto subito dopo gli eventi, hanno permesso di accertare che alla sparatoria aveva avuto una parte attiva, esplodendo colpi di pistola all'indirizzo della controparte, un connazionale di 46 anni, T. C., anche lui conosciuto dalle forze dell'ordine, che, in quel momento, si trovava all'interno dell'esercizio commerciale. Rintracciato, nel corso della notte, dagli uomini dell'Arma, il T.C. è stato dichiarato in stato di arresto con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di armi e, successivamente, associato alla casa circondariale di Vasto a disposizione dell'A.G. La vittima, anch'essa armata di pistola semiautomatica, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, si era avvicinata all'ingresso del bar, di proprietà di un terzo connazionale, ma prima ancora di riuscire ad entrarvi era stato raggiunto dai colpi di pistola esplosi dall'interno del locale. L'uomo, seppur ferito, dopo aver trovato riparo, aveva riposto al fuoco esplodendo, a sua volta, dei colpi di pistola finiti a vuoto. Trasportato presso l'ospedale civile di Vasto, è stato successivamente ricoverato in attesa di una eventuale operazione chirurgica e, contestualmente, anche lui è stato dichiarato in stato di arresto dai Carabinieri per tentato omicidio e porto abusivo di armi. Le indagini sono ancora in corso infatti, al momento, è al vaglio la posizione di un altro cittadino albanese sospettato di aver partecipato al grave reato.

 

SAN SALVO (CH) – Puntano un coltello contro un italiano di 41 anni e gli portano via il tablet. Il grave episodio è avvenuto, ieri pomeriggio, in un bar del centro storico di San Salvo (CH). I Carabinieri della locale Stazione, intervenuti tempestivamente sul luogo, al termine di una battuta nella zona sono riusciti a rintracciare i tre malviventi, tutti cittadini albanesi noti alle forze dell'ordine. In manette sono finiti A. S. di 24 anni, E. B. di 35 anni ed un terzo complice di soli 16 anni. I primi due sono stati associati alla casa circondariale di Vasto mentre il minorenne è stato accompagnato presso un istituto minorile della zona. La vittima, subito dopo il fatto, ha chiamato il 112. Agli uomini dell'Arma ha raccontato di essere stato avvicinato dai tre malviventi mentre si trovava nell'esercizio commerciale. Sotto la minaccia di un coltello, i tre rapinatori pretendevano da lui il denaro in suo possesso ma, resisi conto che non ne aveva, gli hanno intimato di consegnare il tablet, del valore di circa 350 euro. Subito dopo sono fuggiti a piedi e la vittima ha potuto avvertire il 112. Grazie alle indicazioni fornite dal 41enne e alla collaborazione di alcuni testimoni i Carabinieri della Stazione di San Salvo, in breve tempo, sono riusciti ad organizzare una battuta nella zona riuscendo a rintracciare i tre rapinatori non molto distante dal bar. Gli albanesi, che si stavano dileguando a piedi, alla vista dei militari si sono separati cercando di far perdere le proprie tracce ma, alla fine, sono stati tutti e tre bloccati e tratti in arresto. La refurtiva e il coltello sono stati recuperati e posti sotto sequestro. I tre dovranno ora rispondere del reato di rapina.

 

VASTO – In data 01/04/2015 il Nucleo Operativo Carabinieri di Vasto dava esecuzione a cinque Ordinanze Applicative di Misure Cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Vasto. I predetti provvedimenti cautelari sono scaturiti da una serie di eventi verificatisi nell'ultimo anno presso uno stabile ubicato nel centro storico di Vasto frequentato principalmente da cittadini extracomunitari. In particolare, nel mese di febbraio u.s. a seguito di mirati accertamenti i Carabinieri del Nucleo Operativo hanno identificato cinque cittadini di nazionalità nord africana e rumena. Le indagini compiute dai militari hanno fatto emergere che in alcune circostanze all'interno dello stabile in esame, ed in particolare nelle ore notturne, venivano consumati reati di vario genere ma soprattutto contro la persona. In molti casi giungeva richiesta d'intervento alle centrali operative delle forze di polizia da persone che abitavano nelle vicinanze le quali lamentavano schiamazzi e rumori molesti. L'attività investigativa ha evidenziato che una notte nel mese di febbraio gli odierni indagati si sono resi responsabili di gravi delitti fra i quali rapina e lesioni personali. Dopo aver acquisito tutti gli elementi e verificato le responsabilità dei singoli individui, la Procura della Repubblica di Vasto richiedeva ed otteneva dal GIP presso il Tribunale le misure restrittive eseguite oggi dai Carabinieri. Le persone colpite da ordinanza applicativa di misura cautelare per reati di rapina, lesioni volontarie, minacce gravi ed altro sono: •  B.H. di anni 28 tunisina associata presso la Casa Circondariale di Chieti – sezione femminile; •  M.I. di anni 32 rumena sottoposta al regime degli arresti domiciliari; •  H.L. di anni 28 marocchina sottoposta al regime degli arresti domiciliari; •  A.B. di anni 23 marocchino sottoposto all'obbligo di presentazione alla P.G.; •  B.A. di anni 40 tunisina sottoposta all'obbligo di presentazione alla P.G.

 

 

Vasto, 21 Febbraio 2015. I Carabinieri della stazione di San Salvo con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Vasto hanno deferito alla Procura della Repubblica competente due soggetti per furto e ricettazione. A seguito di mirata attività investigativa condotti dagli uomini dell'Arma, in data 20/02/2015, venivano deferiti all'A.G. di Vasto, P.S. di anni 30 e T.V. di anni 35 entrambi di San Salvo i quali si sono resi responsabili di una serie di furti in appartamento compiuti presso i residence dislocati nella marina di San Salvo. In particolare, da alcuni giorni i militari tenevano sotto osservazione gli odierni indagati controllando, contestualmente nelle ore notturne, il territorio di Vasto Marina e San Salvo Marina. Le indagini si concludevano quando i carabinieri, a seguito di perquisizione locale eseguita in uno dei garage in uso agli indagati, recuperavano molta merce rubata e segnatamente: apparecchiature elettroniche varie, televisori, climatizzatori e altro materiale elettrodomestico. Al momento, gli uomini dell'Arma già stanno riconsegnando alle vittime molta della merce recuperata.

 

Vasto, 13 Febbraio 2015. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, in data odierna, hanno tratto in arresto un soggetto di nazionalità rumena destinatario di “mandato d'arresto europeo”. Il rintraccio del latitante viene intrapreso dall'Arma locale a seguito di specifica segnalazione giunta dalla Direzione della Polizia Criminale del Ministero degli Interni. In particolare, vi erano “segnali” che l'interessato si rifugiasse proprio a Vasto in quanto il 06 gennaio u.s. i Carabinieri lo avevano tratto in arresto per furto in abitazione. Così, dopo alcuni giorni di attività di “osservazione”, nelle prime ore dell'alba, i Carabinieri individuavano in via Tobruk, all'interno di un'autovettura unitamente altri suoi connazionali, il cittadino rumeno Virlan Cornel Mitu, destinatario di “mandato d'arresto europeo” emesso dalla Romania per reati vari. Il prevenuto dovrà scontare anni 3 di reclusione per cumulo di più delitti. A seguito del suo fermo, il Virlan veniva associato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione della Corte d'Appello di L'Aquila competente territorialmente per la convalida sul mandato d'arresto europeo.

 

VASTO (CH) 20 dicembre 2014 – E' stato identificato dai Carabinieri della Stazione di Cupello il responsabile dell'episodio incendiario avvenuto, la scorsa notte, davanti l'abitazione di un 69enne del luogo. Si tratta di un 20enne di Cupello che è stato denunciato dagli uomini dell'Arma con l'accusa di danneggiamento a seguito d'incendio. Il giovane, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, intorno alle 4 di notte, aveva dato fuoco alla porta d'ingresso dell'abitazione dell'anziano ma le fiamme erano state prontamente domate dal proprietario di casa e dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto intervenuti a seguito della richiesta di aiuto pervenuta al 112. Le successive indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Cupello, effettuate anche con l'ausilio di mezzi tecnici, hanno inoltre accertato che il giovane è responsabile di altri due episodi incendiari avvenuti, sempre a Cupello, rispettivamente lo scorso 22 Febbraio 2014 e, tornando indietro nel tempo, il 30 Agosto 2013. In particolare nel primo episodio di Agosto il 20enne aveva dato fuoco a due tende di plastica poste all'esterno di un'abitazione di una 69enne del luogo ma, come la scorsa notte, il tempestivo intervento dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto aveva evitato il peggio e le fiamme erano state prontamente spente con gli estintori in loro uso. A Febbraio 2014, invece, il 20enne aveva appiccato il fuoco davanti la porta d'ingresso di un'altra abitazione di Cupello senza, però, ottenere i risultati sperati perché le fiamme erano state subito spente dal figlio del proprietario di casa accortosi in tempo dell'accaduto.

 

 
FURTI IN SAN SALVO. QUATTRO ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI.

VASTO – In data 10/12/2014, il Nucleo Operativo Carabinieri di Vasto dava esecuzione a n. 4 ordinanze custodiali emessi dalla locale Procura della Repubblica a firma del Procuratore Giancarlo Ciani, a carico di: L.N.M. cittadino rumeno; S.C.M. cittadino rumeno; P.S. cittadino rumeno; B.A. cittadino rumeno. I predetti provvedimenti restrittivi sono scaturiti a seguito di complessa attività di “ispezione dei luoghi” eseguita il 29 novembre u.s. in San Salvo, allorquando i suddetti cittadini rumeni, dopo aver sradicato presso il distributore “TE24/24”, della società ERG , una colonnina contenente lo sportello automatico delle banconote per l'erogazione carburante, venivano rintracciati nel territorio di Teramo e tratti in arresto. I Carabinieri del Nucleo Operativo hanno verificato che i prevenuti, prima di compiere l'atto delittuoso “de quo” si rendevano responsabili di una serie di furti perpetrati ai danni di alcune aziende dislocate nella zona industriale di San Salvo. In particolare, gli interessati rubavano un autocarro ed una Fiat Panda all'interno di un capannone, dopodiché asportavano materiale e attrezzi da lavoro in una seconda ditta ed infine ne danneggiavano una terza per rubare alcuni computer. I meticolosi rilievi eseguiti dai Carabinieri hanno permesso di acquisire sulle varie scene del crimine alcune impronte digitali e tracce biologiche tutte riconducibili agli odierni arrestati.Gli indagati, ristretti presso la Casa Circondariale di Teramo, dovranno rispondere dei reati di danneggiamento e furto aggravato continuato in concorso. Le indagini non sono concluse poiché i Carabinieri attendono dal R.I.S. di Roma l'esito di mirati accertamenti tecnici di laboratorio richiesti finalizzati all'identificazione di un quinto individuo ritenuto corresponsabile degli odierni arrestati.

 

 

Vasto 29 novembre 2014 - Rubano borsa in un bar, braccati dai carabinieri: due arresti .Due giovani sono stati arrestati dai carabinieri nel tardo pomeriggio di oggi, dopo il furto di una borsa avvenuto in un bar di via Perth, il tratto meridionale della circonvallazione Istoniense di Vasto. Attorno alle 18,15 non sono passate inosservate le sirene di una pattuglia di militari della Compagnia di Vasto che sfrecciava lungo la circonvallazione. Nel giro di poco tempo, gli uomini del maggiore Giancarlo Vitiello hanno rintracciato i responsabili, che sono stati condotti nella caserma di piazza Dalla Chiesa per essere interrogati e arrestati.

 

FUGA IN AUTOSTRADA DOPO IL FURTO AL DISTRIBUTORE ERG 4 RUMENI ARRESTATI DA CARABINIERI E POLIZIA VASTO (CH) – Rubano un mezzo pesante in un cantiere e lo usano come ariete per scardinare la cassaforte di un distributore automatico della ditta ERG. E' successo questa notte a San Salvo (CH). Il tempestivo intervento delle forze dell'ordine e la puntuale e attenta collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto, i Carabinieri della Stazione di San Salvo e il personale della Sezione della Polizia Stradale di Pescara ha però impedito, ai malviventi, di portare a termine il loro piano criminoso. Come ricostruito dagli uomini dell'Arma i quattro rumeni, verso le 3:00 circa, dopo essersi introdotti all'interno di un capannone di una ditta di materiali meccanici presente nella zona industriale del posto, si sono impossessati di un mezzo pesante utilizzato per il trasporto di materiale meccanico e di una Fiat Panda di proprietà dell'azienda che, al momento, era sprovvista di targhe perché ancora da immatricolare. Subito dopo hanno raggiunto l'area di servizio ERG ubicata poco distante e, utilizzando il mezzo pesante come ariete, hanno scardinato dall'asfalto la colonnina contenente il denaro del distributore automatico di carburanti e l'hanno caricata a bordo. Allontanatisi dal luogo e percorsi circa un chilometro e mezzo di strada, si sono fermati per svuotare la cassaforte e, una volta in possesso del denaro, hanno abbandonato i mezzi per raggiungere, a piedi, l'autostrada A14 poco distante. L'allarme scattato nell'area di servizio ERG ha però subito innescato l'intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e della Stazione di San Salvo che, giunti sul posto, in pochi istanti, hanno ricostruito l'accaduto e si sono messi sulle tracce dei malviventi riuscendo ad individuarli nei presse dell'autostrada. Alla vista dei Carabinieri i malviventi, in tutta fretta, hanno tagliato la recinzione metallica che impedisce l'accesso diretto sulla A14, hanno attraversato la corsia – direzione sud e, una volta scavalcato il guardrail ed entrati nella corsia – direzione nord, sono saliti a bordo di una lancia Lybra nera che li attendeva con un complice alla guida. Nel frattempo una pattuglia della sottosezione della Polizia Stradale di Pescara Nord, sopraggiunta sul posto per dare manforte alle ricerche dei malviventi ed impedire che potessero utilizzare l'autostrada come via di fuga, ha intercettato immediatamente la Lancia Lybra inseguendola fino all'altezza di Val Vibrata (TE), dove è riuscita a bloccarla. Durante la fuga in autostrada i rumeni hanno provato a disfarsi del bottino, costituito da circa 4mila euro, ma è stato subito recuperato da un'altra volante della polizia stradale sopraggiunta. Al momento del fermo uno dei cinque rumeni a bordo della Lancia Lybra è riuscito a fuggire mentre per i suoi quattro complici sono scattate le manette ai polsi con le accuse di concorso in furto aggravato e danneggiamento.

 

OPERAZIONE “COLORE” DEI CARABINIERI. 4 ARRESTI.  VASTO (CH) 25 novembre 2014.I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto hanno disarticolato una organizzazione criminale, con base in San Salvo e operante in tutto l'hinterland vastese, dedita in maniera sistematica al traffico di cocaina ed eroina. La predetta organizzazione veniva rifornita da una “famiglia” di San Severo nota ormai da anni per essere punto di riferimento per “movimenti” di ingenti quantitativi di droga giunta in prevalenza dai Balcani. Ieri mattina gli uomini dell'Arma, su richiesta del Dott. Giancarlo Ciani, Procuratore della Repubblica di Vasto che ha coordinato le indagini, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Della Fazia Anna Lina di anni 54 di San Severo, C. A. di anni 34 di San Salvo, C. N. di anni 34 e C.D. di anni 34 entrambi di Furci, nonché n. 7 perquisizioni personali e locali nel corso delle quali i militari sequestravano n. 10 “dosi” di sostanza stupefacente del tipo eroina, bilancini di precisione, materiale riconducibile al confezionamento delle “dosi” e varia documentazione cartacea dalla quale si evinceva chiaramente somme di denaro e nomi di personaggi che dovevano ancora saldare le partite di stupefacenti già acquisite. I Carabinieri hanno inoltre accertato che l'organizzazione “de qua” smerciava settimanalmente circa un etto di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina, che, una volta immessa sul mercato, fruttava un guadagno di circa 10 mila euro mensili. Il C.A., ritenuto promotore della suddetta attività illecita, gestiva i suoi affari prevalentemente in San Salvo, luogo in cui lui stesso materialmente provvedeva alle cessioni ai vari assuntori, dei quali ne venivano identificati almeno 30; viceversa, affidava la gestione di alcune “piazze” dell'alto vastese, come i paesi di Furci, Gissi, San Buono e Roccaspinalveti, ai suoi correi C.D. e C.N.. Le investigazioni, supportate anche da intercettazioni telefoniche delle utenze mobili in uso agli indagati, hanno sin dall'inizio mostrato le loro figure quali individui guardinghi e scaltri. In primo luogo i Carabinieri accertavano l'utilizzo di schede telefoniche ccdd “dedicate” intestate a persone decedute proprio per cercare di rendere più difficoltoso la loro identificazione. Le intercettazioni altresì hanno evidenziato il ricorrente uso di linguaggi criptici e di pseudonimi, tipico delle indagini sui traffici di droga, soprattutto quando gli interlocutori si vedevano costretti a far riferimento al quantitativo e/o tipologia di sostanza stupefacente da cedere e/o acquistare. Proprio questo linguaggio, volutamente simbolico, ha permesso di comprendere le diverse tipologie di droghe trattate. Infatti, la cocaina veniva indicata con l'espressione: “ vernice bianca ”, mentre l'eroina con locuzione: “ tinta nera ”, a significare la loro diversa colorazione. Proprio quest'ultima circostanza veniva scelta per dare il nome all'operazione. Le indagini, che evidentemente non sono ancora concluse, nel suo complesso hanno purtroppo rilevato un dato certamente allarmante e cioè l'aumento dell'uso di droghe ccdd “pesanti” anche da parte di giovani soggetti che vivono in piccole comunità come i paesi dell'alto vastese.

 

SERRA ARTIGIANALE DI MARIJUANA SCOPERTA DAI CARABINIERI IN UN'ABITAZIONE ESTIVA DI SAN SALVO MARINA. DENUNCIATO UN SEDICENNE.
SAN SALVO (CH) 24 novembre 2014 - Nove piante di marijuana, alte un metro circa l'una, sono state scoperte dai Carabinieri, ieri sera, in un'abitazione di San Salvo Marina. Una vera e propria serra artigianale attrezzata con una lampada alogena da 5000 watt, un misuratore per il PH dell'acqua, un termostato per garantire costantemente le migliori condizioni ambientali e tutto l'occorrente per far crescere, al meglio, le piante. Nell'abitazione, destinata ad uso estivo, vi era un 16enne che, dopo essere stato denunciato in stato di libertà, e' stato riaffidato ai propri genitori. Il controllo degli uomini dell'Arma e scaturito da una segnalazione pervenuta al 112 per rumori molesti. Quando però i Carabinieri hanno bussato al portone d'ingresso dell'abitazione, oltre a trovare il volume del televisore eccessivamente alto, sono stati attratti dal forte odore acre provenire da una delle stanza dell'appartamento. Da li' la scoperta della serra artigianale posta subito sotto sequestro. Le indagini dei Carabinieri sono ora volte all'individuazione degli altri frequentatori dell'abitazione atteso che sembra, improbabile, che il sedicenne trovato in casa sia stato in grado di allestire, da solo e così accuratamente, l'intera struttura. Sono in corso, inoltre, gli accertamenti per stabilire l'esatto principio attivo presente nelle foglie di marijuana sequestrate.

VASTO – 14 novembre 2014. In data odierna, alle ore 14:00, dopo alcuni giorni di appiattamento ed osservazione, il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Vasto ha assicurato alla giustizia un cittadino marocchino H. A. di anni 41 ricercato da diversi giorni, perché colpito da un provvedimento di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vasto. Il provvedimento restrittivo è stato ritenuto necessario poiché a seguito di precise ed articolate indagini i Carabinieri di Vasto sono riusciti ad individuarlo, identificarlo attribuendogli vari reati contro il patrimonio. In particolare, nel mese di settembre u.s. veniva identificato e tratto in arresto un cittadino di nazionalità rumena ritenuto appartenente alla “ Banda del Buco ” responsabile, assieme ad altri, di una serie di furti in abitazione compiuti nella decorsa stagione estiva in questo centro. Dal precitato arresto, ma soprattutto da rilievi tecnici eseguiti sulle varie “scene del crimine” e dall'analisi di tabulati telefonici di utenze mobili, venivano effettuate numerose perquisizioni a carico di cittadini stranieri dimoranti nel vastese, nel corso delle quali i Carabinieri di Vasto recuperavano oggetti proventi da diversi delitti. Le indagini compiute dai militari hanno così accertato che l'odierno arrestato era solito ricevere merce proveniente da vari furti perpetrati in zona. Nel caso specifico, nella disponibilità dell'indagato venivano sequestrati alcuni smartphone ed un computer portatile rubati nel vastese in varie circostanze. Il cittadino marocchino H. A., come disposto dall'Autorità Giudiziaria Competente, veniva sottoposto alla misura custodiale degli arresti domiciliari presso la sua residenza vastese e dovrà rispondere di reato continuato in ricettazione. Le indagini non ancora concluse, poiché i Carabinieri hanno ancora del materiale recuperato da identificarne la provenienza, potranno fornire ulteriori sviluppi.

 

SERVIZIO COORDINATO DI CONTROLLO DEL TERRITORIO:220 PERSONE IDENTIFICATE E 140 AUTOVETTURE CONTROLLATE

 VASTO (CH) 09 novembre 2014 – Sono 220 le persone identificate e 140 le autovetture controllate dai Carabinieri della Compagnia di Vasto nel corso di un servizio coordinato a largo raggio che si è svolto dalle 17 di ieri fino alle prime ore dell'alba di stamani interessando i comuni di Vasto, San Salvo e le zone limitrofe. L'attività di contrasto all'illegalità svolta dagli uomini dell'Arma, principalmente nei confronti dei reati così detti “predatori” che sempre più intaccano la percezione di sicurezza dei cittadini, ha visto impegnati 20 carabinieri, sia in divisa che in abiti civili, che si sono avvalsi della collaborazione di unità cinofile. I controlli hanno interessato anche i luoghi maggiormente frequentati dai giovani con particolare attenzione agli esercizi pubblici, 8 quelli controllati, dove sono state effettuate delle verifiche sul rispetto delle normative che disciplinano la vendita di sostanze alcoliche. Sei le contravvenzioni elevate al Codice della Strada. In tale contesto un 60enne è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebrezza. L'uomo, dopo aver perso il controllo della propria auto andando a sbattere contro un albero, è stato soccorso da una pattuglia dell'Arma che ha poi accertato che il suo tasso alcolemico era superiore ai livelli consentiti. Nell'ambito del servizio a largo raggio sono state inoltre controllate 18 persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari. Nel medesimo contesto operativo i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno anche denunciato, con l'accusa di furto aggravato in concorso, quattro rumeni, tre uomini ed una donna, di 18, 28, 31 e 45 anni. I militari dell'Arma hanno accertato che i malviventi, tutti domiciliati a Rimini, sono i responsabili di una serie di furti avvenuti ai danni di esercizi commerciali del centro storico di Vasto. Con una tecnica ormai collaudata, mentre uno di loro faceva da “palo” gli altri, in più occasioni, erano riusciti ad asportare generi alimentari, profumi, occhiali da sole e piccoli hi-fi. Denunciati invece dai Carabinieri della Stazione di Vasto due uomini ed una donna della provincia di Foggia, responsabili del reato di truffa in concorso. I predetti, rispettivamente di 41, 44 e 20 anni, attraverso false inserzioni su siti internet dedicati, avevano pubblicizzato, nei mesi precedenti la scorsa estate, degli inesistenti appartamenti in affitto a Vasto Marina. Sei i turisti truffati che, a titolo di caparra, avevano versato, su carte di credito prepagate, altrettante caparre da 300 euro.

 

 

VASTO (CH) 03 ottobre 2014 – Ha graffiato il collo e poi morso la mano ad un addetto alla sorveglianza di un centro commerciale che l'aveva sorpresa, in prossimità dell'uscita, con dei cosmetici ed alcune apparecchiature elettroniche rubate poco prima nella struttura. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri a Vasto. Una cittadina rumena di 50 anni, dopo essersi divincolata, ha guadagnato l'uscita ed è fuggita tra le campagne circostanti ma, in breve tempo, è stata rintracciata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e tratta in arresto con l'accusa di rapina. Su disposizione della locale Autorità Giudiziaria ha trascorso la notte, poiché senza fissa dimora, in una camera di sicurezza della caserma dell'Arma in attesa di essere processata, con rito direttissimo, questa mattina. La donna, ieri pomeriggio, ha infilato nella sua borsa gli oggetti, del valore di circa 300 euro, e si è poi diretta verso il varco d'uscita oltrepassandolo senza fermarsi a pagare. Il suo aggirarsi con fare sospetto tra le corsie non era passato inosservato, però, ad un addetto alla sorveglianza che, a quel punto, ha provato a fermarla per un controllo. Vistasi scoperta, la 50enne, per divincolarsi dalla presa dell'uomo, lo ha dapprima graffiato al collo e gli ha poi morso una mano riuscendo, così, a liberarsi seppur costretta ad abbandonare la borsa con all'interno la refurtiva. Fuggita a gambe levate è sparita tra le campagne circostanti ma la sua fuga non è durata a lungo. Sul posto, infatti, sono arrivati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto che, dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari, hanno avviato delle ricerche nella zona rintracciandola, poco più tardi, mentre si nascondeva tra la vegetazione in attesa di potersi allontanare non appena si fossero calmate le acque. Questa mattina, nel corso del processo con rito direttissimo, il Giudice del Tribuna di Vasto ha convalidato l'arresto eseguito dai Carabinieri ed ha condannato la donna ad un anno e sei mesi di reclusione con pena sospesa.

VASTO – In data 22 settembre 2014, alle ore 15:30, il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Vasto dava esecuzione al Fermo di Indiziato di delitto emesso, dalla Procura della Repubblica di Vasto a firma della D.ssa Enrica Medori, a carico del cittadino rumeno C. S. M. di anni 29. Il predetto provvedimento restrittivo è scaturito a seguito di articolate indagini compiute dai Carabinieri di Vasto i quali, attraverso precisi accertamenti “tecnici e di laboratorio”, sono riusciti ad identificare uno degli appartenenti alla “Banda del Buco” responsabile di una serie di furti in appartamento nei mesi estivi in Vasto e Vasto Marina. Il C. stava per lasciare il territorio nazionale in quanto colpito da specifico provvedimento emesso dalla Prefettura di Siracusa nel gennaio 2014. Le indagini, compiute dai militari, hanno rilevato che gli esecutori dei furti si recavano spesso in Romania dove, con ogni probabilità, “piazzavano” la merce rubata. I responsabili dei delitti hanno sempre operato in ore notturne, accedendo all'interno delle abitazioni praticando un “foro” alle varie serrature, anche quando gli occupanti dormivano. Proprio per tale tecnica sono stati appellati come la “Banda del Buco”. L'odierno arrestato più volte si è reso responsabile di analoghi reati nel territorio nazionale e in ben 5 diverse circostanze ha dichiarato false generalità, tant'è che negli ultimi 7 anni, sino a gennaio 2014, ha scontato una pena detentiva per furto e rapina sotto altro nome. Le indagini continuano ininterrottamente non escludendo ancora nuovi sviluppi positivi. L'odierno arrestato, associato alla Casa Circondariale di Vasto, dovrà rispondere di concorso in furto in abitazione con varie aggravanti.

 

VASTO - CHIETI –18 settembre 2014 - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Chieti e Vasto, dopo circa tre anni d'indagini, hanno disarticolato un'organizzazione criminale, capeggiata da pregiudicati albanesi trapiantati da tempo in Italia, che gestiva una redditizia attività di traffico e spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana in tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione in Abruzzo, Marche e Puglia. L'indagine, denominata “CONVENTUS”, inizialmente coordinata dal dott. Giancarlo Ciani, della Procura della Repubblica di Vasto, e successivamente dal dott. David Mancini, della Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila, è iniziata nel Novembre 2011. Questa mattina gli uomini dell'Arma, in Chieti, Ascoli Piceno, Macerata, Bari, Ancona, Lucca e Genova, con l'ausilio dei colleghi dei Comandi territorialmente competenti e di un velivolo del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, hanno eseguito 32 ordini di custodia cautelare, 12 in carcere, 17 ai domiciliari e 3 obblighi di presentazione, nei confronti di soggetti, italiani e stranieri, accusati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e porto e detenzione di armi. Con il medesimo provvedimento restrittivo il G.I.P. del Tribunale di L'Aquila, dott. Giuseppe Romano Gargarella, ha inoltre emesso ulteriori 4 provvedimenti restrittivi a carico di 2 soggetti spagnoli e 2 albanesi, tutti residenti in Spagna, per i quali sono state avviate le procedure per il mandato di arresto europeo. A 7 di loro è stato inoltre contestato il reato di Crimine Organizzato Transnazionale. L'attività investigativa ha permesso di accertare che il sodalizio criminale aveva una gestione di tipo imprenditoriale. Ingenti partite di droga venivano acquistate all'ingrosso e poi smistate in tutto il territorio nazionale attraverso un'efficiente rete di contatti e collegamenti con esponenti della criminalità abruzzese e marchigiana e attraverso il coinvolgimento di cittadini stranieri residenti in Spagna, Bolivia e Albania che utilizzavano sim card intestate a persone inesistenti, o acquistate con documenti contraffatti, in grado di eludere ogni tipo di intercettazione telefonica o informatica. Il trasporto dello stupefacente, invece, avveniva mediante l'utilizzo di autovetture opportunamente modificate. L'eccellente qualità e la competitività del prezzo di vendita della droga ha permesso ai criminali, nel corso del tempo, di gestire il mercato dello spaccio in regime quasi monopolistico, con la possibilità di rinvestire il denaro capitalizzato nell'acquisto di altro stupefacente in maniera da aumentare, di volta in volta, l'egemonia di controllo dell'illecito mercato. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati complessivamente Kg. 26 di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana nonché 4 autovetture utilizzate per il trasporto della stessa. E' stata inoltre monitorata la consegna di circa Kg. 2,5 di eroina effettuata a favore dei pregiudicati di origine partenopea Cozzolino Lorenzo e Belsole Italia, immediatamente dopo tratti in arresto, sempre nel 2011, con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dai Carabinieri della Compagnia di Vasto. Complessivamente, nel corso dell'attività investigativa, sono state 12 le persone tratte in arresto, in flagranza di reato, con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre sono state 15, tra cui anche un minore, quelle denunciate a piede libero, a vario titolo, per i medesimi reati. Documentate anche molteplici transazioni internazionali di denaro a favore di personaggi residenti in Bolivia, Spagna e Albania con le quali venivano reinvestiti i capitali provenienti dall'attività illecita per acquistare nuove partite di droga da immettere sul mercato italiano. Restano da catturare 10 soggetti, al momento irreperibili ed attivamente ricercati. Alcuni di loro sono già stati individuati all'estero, mentre per gli altri le ricerche sono in corso di svolgimento su tutto il territorio nazionale.

 

VASTO (CH) 1 agosto 2014 – Forzano la porta d'ingresso di uno stabilimento balneare per rubare bottiglie di vino e birra. E' successo la scorsa notte a Vasto Marina (CH). Protagonisti dell'episodio tre studenti molisani, uno dei quali minorenne, sorpresi dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto mentre cercavano di allontanarsi con la refurtiva asportata, pochi minuti prima, da uno stabilimento balneare del luogo. I militari dell'Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, nel transitare sul tratto di lungomare, hanno notato i tre giovani che, a passo svelto, stavano trasportando delle vistose confezioni di cartone. Alla vista dei Carabinieri i tre studenti hanno cercato di nascondersi nella speranza di non essere notati. I militari, però, li hanno subito fermati per effettuare un controllo ed non hanno impiegato molto tempo a capire che le bottiglie di vino e birra, contenute all'interno delle confezioni, provenivano dal vicino stabilimento balneare. La conferma è arrivata poco dopo quando, recatisi sul posto, gli uomini dell'Arma hanno trovato la porta d'ingresso dello stabilimento balneare forzata e i segni evidenti di un furto perpetrato da poco. Per due dei tre studenti, rispettivamente di 18 e 19 anni, sono scattate le manette ai polsi con l'accusa di furto aggravato in concorso e, dopo aver trascorso la notte presso una camera di sicurezza della caserma dell'Arma di Vasto, saranno processati con rito direttissimo questa mattina. Il terzo complice, di 17 anni, poiché minorenne, è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato.

 

SPENDONO BANCONOTE DA 100 EURO FALSE IN DUE ESERCIZI COMMERCIALI DI VASTO MARINA. TRE UOMINI ARRESTATI DAI CARABINIERI

 VASTO (CH) 03 luglio 2014 – Nei giorni scorsi erano riusciti a piazzare, con la stessa tecnica, delle banconote false da 100 euro in alcuni esercizi commerciali della costa marchigiana. Ieri mattina hanno provato a fare lo stesso in una gelateria ed una tabaccheria di Vasto Marina ma le cose, questa volta, non sono andate allo stesso modo. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto sono riusciti ad intercettarli sulla statale 16 in direzione sud mentre, con molta fretta, si dirigevano verso Napoli. In manette sono finiti, con l'accusa di concorso in falsificazione e spendita di monete false, M.D. di 31 anni, M.R. di 26 anni e C.D. di 34 anni, tutti residenti a Napoli e vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. Gli uomini dell'Arma li hanno fermati a bordo di una Fiat Punto all'interno della quale, nel portaoggetti, hanno recuperato e sequestrato la somma contante di 1345 euro, provento dell'attività delittuosa svolta fino a quel momento. L'intervento dei Carabinieri è scaturito dalla segnalazione del titolare di una tabaccheria di Vasto Marina che, dopo aver venduto un pacchetto di sigarette ai tre uomini, che lo avevano pagato con una banconota falsa da 100 euro, si era accorto di essere stato truffato. La chiamata al 112 e le indicazioni fornite su i tre soggetti, che nel frattempo si erano allontanati a bordo dell'auto, hanno dato il via all'intervento dei militari che, in breve tempo, li hanno rintracciati. Pochi minuti prima i tre uomini, sempre a Vasto Marina, avevano speso un'altra banconota da 100 euro in una gelateria del posto dove avevano acquistato tre coni gelato. Per evitare che la dipendente si accorgesse della banconota falsa l'avevano distratta facendole dei complimenti. I Carabinieri hanno inoltre accertato che uno dei tre arrestati, M.D., aveva l'obbligo di presentazione, tre giorni a settimana, presso la Stazione Carabinieri di Napoli Arenaccia. Ieri l'uomo si sarebbe dovuto presentare presso il Comando dell'Arma alle 17 e questo spiega la velocità con cui i tre arrestati, stavano cercando di rientrare a Napoli. Attualmente sono reclusi presso la casa circondariale di Vasto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

 

VASTO (CH) 20 giugno 2014 – Sono state condannate dal Tribunale Ordinario di Vasto a 2 anni, 10 mesi e 7 giorni di reclusioni le due donne rumene di 21 e 33 anni che, lo scorso Agosto 2013, a Vasto, avevano raggirato e rapinato, nella propria abitazione, un pensionato di 85 anni, sordomuto, al quale avevano sottratto il portafogli con all'interno 900 euro e strappato dal collo una catenina in oro che indossava. I Carabinieri della Stazione di Vasto, ieri mattina, hanno eseguito nei loro confronti due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Vasto, con le accuse di rapina e furto e pertanto sono state associate, entrambe, alla casa circondariale di Chieti. Quel giorno, all'ora di pranzo, le due donne erano riuscite ad introdursi nell'abitazione del pensionato facendogli credere di voler avere un rapporto sessuale con lui. Mentre una delle due lo distraeva l'altra era riuscita ad impossessarsi del suo portafogli con all'interno circa 900 euro. L'anziano si era però accorto delle reali intenzioni delle malviventi e nel tentativo di fermarle era stato spintonato e buttato  terra. A quel punto, prima di fuggire, le rumene gli avevano strappato dal collo la collana in oro che indossava. La fuga delle due malviventi era però durata poco. La badante dell'anziano, nel rientrare in casa, si era accorta della presenza delle due straniere ed aveva subito avvertito il 112. Immediato l'arrivo dei Carabinieri della Stazione di Vasto e del Nucleo Operativo e Radiomobile che erano riusciti a trarle in arresto entrambe. La prima, la 33enne, era stata bloccata nell'androne del palazzo, e poi consegnata ai carabinieri, da due giovani allertati dalle urla della badante dell'85enne. L'altra era stata invece rintracciata e fermata dagli uomini dell'Arma poco distante dal palazzo. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria le rumene erano state tratte in arresto con l'accusa di rapina impropria in concorso e associate alla casa circondariale di Chieti. Ottenuti, successivamente, gli arresti domiciliari alle due donne era stato poi concesso l'obbligo di dimora nel comune di Vasto con l'obbligo di firma quotidiana presso la locale Stazione dei Carabinieri. Ieri sono tornate nuovamente in carcere.

 

RAPINA AL PORTAVALORI. LA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI

 GLI AVVENIMENTI:

Alle ore 08:10 circa, del 14.12.2012, sull'autostrada A/14 fra i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud, un commando composto da una decina di individui ben organizzati ed armati di fucili a pompa e kalashnikov, perpetravano una spietata rapina ai danni di un furgone portavalori della società “Aquila” Srl di Ortona. Il gruppo d'assalto bloccava l'autostrada in entrambi i sensi di marcia spargendo sull'asfalto chiodi a tre punte ed esplodendo, contestualmente, numerose raffiche di mitra. Le cruenti fasi duravano circa 20 minuti; il tempo necessario per far arrestare a colpi di mitra la marcia del portavalori, disarmare e immobilizzare a terra le tre guardie giurate, tagliare la cappotta del mezzo e impossessarsi della considerevole somma di € 600.000. Subito dopo, i rapinatori, scavalcando la recinzione autostradale, fuggivano a bordo di due autovetture sottratte, con le armi, ad alcuni passanti in transito. Dopo alcuni minuti, nel trambusto creatosi nell'area interessata, il personale dell'Aliquota Operativa di questa Compagnia recuperava e repertava un primo passamontagna utilizzato e perso dai malavitosi durante la fuga. Nel frattempo si allertavano le centrali operative dei comandi limitrofi e venivano svolti gli accertamenti urgenti sulla scena del crimine che permettevano di repertare ed acquisire bossoli, armi, chiodi ed altro, che si riveleranno utile alle successive investigazioni. Alle 09:10 circa, l'Arma di Montefalcone nel Sannio (CB) intercettava nel proprio territorio un furgone che, alla vista dei militari, effettuava una manovra repentina imboccando una strada sterrata in aperta campagna. Ne scaturiva un breve inseguimento che terminava con la fuoriuscita dalla sede stradale del predetto veicolo. Dal mezzo scendevano almeno 7 soggetti che si dileguavano a piedi nella folta vegetazione del territorio circostante, compreso fra i comuni di Trivento e Montefalcone del Sannio. All'interno dell'abitacolo venivano recuperati da parte di questo Nucleo Operativo e del Reparto Operativo di Campobasso alcuni passamontagna, due fucili a pompa, un kalashnikov e due “bussolotti” contenenti parte del denaro provento della rapina per complessivi € 220.000,00, mentre tra la vegetazione venivano recuperati altri passamontagna. La Procura della Repubblica di Vasto, assumeva la direzione delle indagini, e il pool di Magistrati, dott. Giancarlo Ciani e dott.ssa Enrica Medori, delegavano esclusivamente i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto, sotto la direzione del Magg. Giancarlo Vitiello e del Ten. Domenico Fiorini, per il proseguo delle investigazioni.

LE INDAGINI: I primi accertamenti furono eseguiti sul mezzo (il furgone recuperato a Montefalcone del Sannio), che dagli accertamenti risultava provenire dal cerignolano. Infatti il mezzo intestato ad un soggetto pregiudicato di Cerignola e ceduto in conto vendita ad altro pregiudicato non risultava provento di “furto”. Le informazioni acquisite dal personale della Compagnia conducevano gli investigatori nel centro storico di San Salvo dove il gruppo armato si era ricompattato dopo la rapina per sostituire le autovetture rubate. Li venivano acquisiti filmati estrapolati dalle immagini della video-sorveglianza di immobili privati riuscendo così a ricostruire le fasi della fuga dei rapinatori, individuando il percorso fatto dagli stessi, il locale utilizzato come base ed il furgone “pulito” intercettato e fermato a Montefalcone del Sannio a bordo del quale erano saliti i malviventi per darsi alla fuga. In tale contesto, operando una perquisizione mirata compiuta d'iniziativa, si procedeva al primo arresto di un componente della “banda”: il D.G. S. di San Salvo . Alle successive ore 20:00 circa, senza mai interrompere le ricerche dei fuggitivi personale dell'Arma di Bojano riusciva ad individuare nelle campagne di Trivento un secondo componente del gruppo criminale, uno degli esecutori materiali: il C. V.. Il Nucleo Operativo di Vasto redigeva un'informativa preliminare nella quale si evidenziavano già precisi “indizi” nei confronti di numerosi soggetti per la maggior parte provenienti da Cerignola legati, a vario titolo, al furgone abbandonato. Nel frattempo, presso la Procura della Repubblica di Vasto gli arrestati venivano iscritti al procedimento penale nr. 1450/12 R.G.N.R. mod. 21 per i seguenti reati: tentato omicidio, rapina aggravata, incendio doloso, ricettazione, detenzione di armi da guerra ed altro. Dopo circa un mese d'investigazioni, questo Comando trasmetteva una seconda informativa di reato che metteva in evidenza il ruolo di altri individui tutti provenienti da Cerignola (supportati da dati ricavati dalle intercettazioni telefoniche, tabulati telefonici, controllo del territorio, assunzioni di sommarie informazioni rese da persone informate sui fatti e attività di O.C.P.). I neo indagati venivano sottoposti a perquisizione personale e locale nonché veniva richiesto ed ottenuto dall'A.G. competente di procedere, a loro carico, a prelievo salivare per accertamenti biologici. Le indagini continuavano incessantemente senza tralasciare nulla tanto che venivano analizzate migliaia di dati scaturiti dal traffico di “celle” telefoniche, su schede italiane e greche (in quanto i rapinatori avevano in uso anche utenze mobili greche), che il giorno della rapina avevano attivato i ponti ripetitori ubicati nel territorio interessato dalla vicenda.. Quest'ultima attività di p.g. permetteva di deferire alla Procura della Repubblica di Vasto un'altro individuo, M. M., proprietario di un'autodemolizione a Cerignola, ritenuto componente del commando. Successivamente, venivano svolti accertamenti presso l'ospedale civile di Cerignola al fine di verificare se la sera della rapina, 14 dicembre 2012 o il giorno successivo vi fossero stati soggetti che avevano ricevuto cure al pronto soccorso. L'ipotesi che i malviventi, fuggendo nella fitta vegetazione, si fossero procurati delle gravi lesioni risultò proficua infatti, risultò che due pregiudicati locali e precisamente P. A. (il quale al momento era sottoposto alla misura della semi libertà con obbligo fare rientro ogni sera in Carcere alle ore 23:00) e C.E. erano stati visitati presso il pronto soccorso il 15 dicembre. Nel frattempo, arrivavano i risultati delle comparazioni, effettuate dal R.I.S. di Roma, dei profili estrapolati dai reperti con quelli dei soggetti indagati; attività tecnica che permetteva di stabilire l'esatta corrispondenza con altri soggetti. Veniva redatta una terza informativa nella quale, in sostanza, venivano indicate le risultanze ottenute, dai sequestri degli indumenti, dalle intercettazioni fatte sui telefonini cellulari, in uso a Cerignola, dall'escussione delle persone informate sui fatti e dalle risultanze del R.I.S. di Roma. Informativa che permetteva all'A.G. competente di emettere decreto di Fermo di Indiziato di delitto a carico di: S.C., P. A. e M. M. (il primo di origine siciliana e i restanti di Cerignola ritenuti sicuramente appartenenti al gruppo di fuoco) successivamente convertite in misure cautelari da parte del G.I.P. di Vasto. Con l'ultima informativa del dicembre 2013, nella quale si sottolineavano ulteriori elementi investigativi acquisiti a carico di altri due indagati nonché i risultati di altri accertamenti di “compatibilità” del loro DNA con i reperti analizzati dal R.I.S., si richiedeva e otteneva dalla Procura della Repubblica di Vasto l'emissione di altre due misure cautelari in carcere a carico di C. E. e L. F., ritenuti anche quest'ultimi parte del gruppo di fuoco. Dopo gli ultimi arresti, le indagini continuavano con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola, che portava all'identificazione e al successivo arresto degli ultimi due componenti del commando, S. V. e C. L., che venivano ritenuti responsabili materiali, in concorso, della rapina, mediante la comparazione dei profili biologici prelevati sui passamontagna rinvenuti nel Fiat Scudo utilizzato per la fuga e dal traffico telefonico degli apparecchi cellulari da loro utilizzati.

 

 

SPARATORIA IN VIA DEL PORTO. FERMATI DAI CARABINIERI I DUE ESECUTORI IN PROCINTO DI LASCIARE IL PAESE

 VASTO – 8 giugno 2014 - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, Sabato 7 Giugno 2014, su disposizione della locale Procura della Repubblica che ha emesso i provvedimenti, hanno eseguito due fermi di indiziato di delitto nei confronti di SCAFETTA Fabio di 34 anni e LATTANZIO Michele di 26 anni, ritenuti gli esecutori materiali della separatoria avvenuta lo scorso 8 Aprile, nel centro abitato di Vasto, nella quale è rimasto gravemente ferito il pregiudicato PELLERANI Wladimiro Jarj, colpito da un proiettile all'addome. Le indagini, coordinate dal Sost. Procuratore della Repubblica Dr. Giancarlo Ciani e delegate, esclusivamente, ai Carabinieri di Vasto al Comando del Maggiore Giancarlo Vitiello e del Tenente Domenico Fiorini, hanno permesso di accertare che i malviventi, a bordo di una moto “DUCATI” 750 Supersport, avevano atteso il PELLERANI sulla S.S. 16 Adriatica. I due, alle 18:37 precise, giunti in via Del Porto di Vasto, avevano poi affiancato il ciclomotore condotto dal PELLERANI e avevano esploso 3 colpi di pistola sulla sua persona. L'attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, avviata subito dopo l'episodio, è stata alquanto complessa e si è avvalsa dell'utilizzo di sofisticati mezzi tecnici che hanno permesso di ricostruire, nel dettaglio, i movimenti degli indagati nella giornata dell'8 Aprile e risalire anche a numerosi contatti telefonici rilevati dalle utenze in uso ad entrambi. Fondamentali, nello sviluppo delle indagini, sono state anche le intercettazioni ambientali eseguite dai militari in zone abitualmente frequentate dagli interessati. Sono stati inoltre compiuti, presso il R.I.S. Carabinieri di Roma, accertamenti su alcune tracce biologiche rinvenute sulla motocicletta “DUCATI” utilizzata per l'agguato e data fiamme, in Località Buonanotte di Vasto, subito dopo l'accaduto. A costringere gli uomini dell'Arma ad accelerare le indagini ed a procedere al fermo dei due malviventi è stata la decisione improvvisa di uno dei due responsabili che, probabilmente in procinto di trasferirsi in Inghilterra, aveva acquistato un biglietto aereo. Al momento si è in attesa della convalida del Fermo, ma le investigazioni non sono concluse e non si escludendo

eventuali ulteriori sviluppi.

 

 

VASTO (CH) 22 maggio 2014 – Distraggono un pensionato e gli sfilano dalla tasca della giacca il portafogli con all'interno 200 euro. E' successo, ieri mattina, in pochi attimi, nel centro di Vasto. Un anziano di 76 anni che passeggiava in Corso Mazzini è stato avvicinato da due rom, una 20enne con precedenti specifici ed una 23enne incensurata, entrambe domiciliate a Foggia ma di fatto senza fissa dimora, che, con una banale scusa e la richiesta di qualche spicciolo, lo hanno distratto solo per qualche secondo ma abbastanza da permettere ad una di loro di infilargli la mano nella giacca e impossessarsi del suo portafogli con all'interno documenti e 200 euro in contanti. Subito dopo, a passo svelto, si sono allontanate. L'anziano, resosi conto dell'accaduto quando ormai era troppo tardi per fermarle, non si è perso d'animo ed ha subito chiamato il 112 fornendo una descrizione dettagliata delle giovani. Proprio in quel momento una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vasto, impegnata in un servizio di controllo del territorio, si trovava a transitare nei pressi del centro cittadino. Ricevuta la segnalazione dalla centrale operativa i militari dell'Arma si sono messi alla ricerca delle due 20enni riuscendo a rintracciarle non molto lontano da dove avevano messo a segno il furto. Le due ragazze si erano già disfatte del portafogli, che però è stato ritrovato, poco dopo, dai Carabinieri e riconsegnato all'anziano con i relativi documenti. Parte della somma di denaro era invece stata già spesa dalle due rom. La restante è stata sequestrata e poi riconsegnata al 73enne. Le due ragazze, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Vasto, hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza della caserma dell'Arma e saranno processate, con rito direttissimo, questa mattina.

 

Vasto (CH) 21 maggio 2014 – E' stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile subito dopo aver venduto due dosi di cocaina ad un tossicodipendente di 27 anni abitante a Castiglione Messer Marino (CH). Protagonista della vicenda un 50enne di Vasto, di fatto agli arresti domiciliari per reati di droga, che, dopo questo episodio, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria è tornato, nuovamente, nel carcere di Villa Stanazzo. Gli uomini dell'Arma, ieri sera, nel corso di un servizio perlustrativo, transitando nel centro cittadino, hanno riconosciuto il 27enne, già noto ai militari per altri episodi, che, dopo essersi guardato più volte attorno, ha suonato ad un citofono ed è poi entrato nell'androne di un palazzo dove abitava il 50enne ristretto ai domiciliari. L'intuizione dei Carabinieri che il tossicodipendente avesse intenzione di acquistare della droga è stata immediata. Gli uomini dell'Arma lo hanno subito seguito e, dopo essere entrati anche loro all'interno del palazzo, hanno ascoltato i due uomini che, davanti al portone dell'appartamento, si accordavano per la vendita della cocaina. Intervenuti per coglierli sul fatto i Carabinieri hanno subito recuperato le due dosi di cocaina appena cedute ed hanno fatto scattare le manette ai polsi del 50enne con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'acquirente è stato invece segnalato amministrativamente alla locale Prefettura. Ma i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, ieri pomeriggio, hanno tratto in arresto anche un rumeno di 38 anni destinatario di un mandato di cattura europeo. L'uomo è stato fermato dagli uomini dell'Arma nei pressi del porto di Vasto, durante un controllo alla circolazione stradale. Gli accertamenti di routine svolti presso la banca dati in uso alle forze di polizia hanno subito segnalato ai militari che il rumeno era colpito da un ordine di arresto europeo emesso dall'Autorità Giudiziaria rumena e doveva espiare la pena residua di 4 anni di reclusione per il reato di truffa. L'uomo è stato quindi associato alla casa circondariale di Vasto a disposizione della Corte d'Appello di L'Aquila in attesa dell'attivazione delle procedure di estradizione da parte della Romania.

 

VASTO (CH) 12 maggio 2014 – I Carabinieri della Compagnia di Vasto, su ordine della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito 7 ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti appartenenti ad una nota famiglia rom della zona, responsabili di aver messo in piedi una proficua rete di spaccio di cocaina, eroina e hashish. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari, Dott.ssa Caterina Salusti, su richiesta del Pubblico Ministero Dott. Giancarlo Ciani che ha coordinato le indagini svolte dagli uomini dell'Arma. In manette, con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sono finiti: D.R.R. di 59 anni; B.M. di 26 anni; B.V. di 31 anni; C. A. di 26 anni, incensurata B. M. di 30 anni, incensurato
Con loro sono stati tratti in arresto anche:
D.B.P. di 44 anni e D.P.N. di 23 anni.
I militari hanno stimato che l'illecita attività fruttava agli arrestati un introito di circa 10mila euro mensili. Le indagini, iniziate nel Luglio 2013, sono state eseguite con l'ausilio di mezzi tecnici e intercettazioni ambientali che hanno permesso di filmare e ricostruire nel dettaglio le modalità con cui veniva venduta la droga. L'acquisto dello stupefacente era possibile solo su ordinazione ed avveniva in un'abitazione di Vasto dove risiedevano gli arrestati e all'interno della quale si poteva accedere mediante segnali convenzionali. Con il passare dei mesi gli investigatori hanno potuto osservare come gli abitanti della casa, malgrado non avessero un impiego stabile, grazie ai proventi della vendita di cocaina, eroina ed hashish, che avveniva a tutte le ore del giorno e della notte, sono stati in grado di affrontare spese considerevoli per la ristrutturazione, interna ed esterna, della loro abitazione, dimostrando quindi una disponibilità di denaro difficilmente giustificabile. Nel corso dell'attività gli uomini dell'Arma hanno tratto in arresto 2 degli indagati per detenzione di sostanze stupefacenti e sequestrato 4 autovetture utilizzate dai malviventi per svolgere la loro illecita attività. Segnalate 30 persone ai sensi dell'art. 75 D.P.R. 309/90 e recuperati oltre 500 grammi di sostanza stupefacente.

 

 

VASTO - 22 APRILE 2014 - SONO STATI IDENTIFICATI I RESPONSABILI DEL DANNEGGIAMENTO AGGRAVATO IN DANNO DEL BOX SELF-SERVICE PER LA DISTRIBUZIONE DI SIGARETTE, POSIZIONATO IN VASTO IN VIA GIULIO CESARE. I CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DELLA LOCALE COMPAGNIA, DOPO AVER VISIONATO LE IMMAGINI ESTRAPOLATE DALLE TELECAMERE A CIRCUITO CHIUSO, HANNO RICONOSCIUTO E DENUNCIATO 3 GIOVANI STUDENTI DEL LUOGO (UN MAGGIORENNE E DUE MINORI) . IN PARTICOLARE : P. J CLASSE 1995 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VASTO; P.G. CLASSE 1996 E D.R CLASSE 1995 ALLA PROCURA PER I MINORI DI L'AQUILA. TUTTI RISPONDONO DEL REATO DI DANNEGGIAMENTO AGGRAVATO IN CONCORSO, PREVISTO DALL'ART. 635 DEL CODICE PENALE PUNIBILE CON LA RECLUSIONE FINO A 1 ANNO. CHIETI, 22 APRILE 2014

 

CONIUGI ROM ARRESTATI DAI CARABINIERI. SI SPACCIAVANO PER DIPENDENTI COMUNALI PER DERUBARE ANZIANI.

VASTO (CH) 12 aprile 2014 - I Carabinieri della Compagnia di Vasto, questa mattina, al termine di un'indagine durata alcuni mesi, hanno tratto in arresto due coniugi di origine rom del posto responsabili del reato di furto aggravato e continuato. Gli uomini dell'Arma, su disposizione del G.I.P. Del Tribunale di Vasto, che ha emesso i provvedimenti restrittivi a carico degli arrestati, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di B.C di 31 anni e L.I. di 29 anni, entrambi noti alle forze dell'ordine, che sono stati associati, rispettivamente, alle case circondariali di Vasto e Teramo. Come accertato dai militari la coppia e' autrice di una serie di furti in abitazione avvenuti, tra Dicembre 2013 e Marzo 2014, nei comuni di Roccaspinalveti, Gissi, Cupello, Scerni e Vasto. La tecnica usata da moglie e marito era sempre la stessa. Vittime prescelte erano gli anziani, meglio se soli, ai quali i due malviventi si presentavano come dipendenti comunali o di enti pubblici incaricati di effettuare verifiche sui versamenti INPS o altro. Generalmente era poi la donna a distrarre la vittima di turno mentre il marito si intrufolava di nascosto in camera da letto per fare razzia di denaro e oggetti di valore. La coppia era stata già identificata a Dicembre dello scorso anno dopo che aveva messo a segno, con le stesse modalità, un furto in casa di un pensionato di 86 anni abitante a Roccaspinalveti, al quale aveva sottratto monili in oro per circa 2000 euro. Nella circostanza i due rom avevano provato ad intrufolarsi anche in casa di un'altra anziana del posto ma avevano dovuto desistere a causa del rientro, inatteso, di alcuni vicini. I Carabinieri di Vasto hanno anche accertato che a Febbraio moglie e marito hanno fatto dei prelievi di denaro utilizzando un postamat rubato da loro, all'inizio dell'anno, in casa di un pensionato di Scerni. Grazie alla collaborazione di alcuni negozi "compro oro" della zona di Vasto i militari sono riusciti a recuperare degli oggetti che la coppia aveva provveduto a vendere e che sono stati, quindi, restituiti ai proprietari. Le indagini dei Carabinieri continuano al fine di accertare se gli arrestati sono responsabili di altri furti verificatisi, nei mesi scorsi,con modalità simili.

SAN SALVO (CH) 9 aprile 2014 – I Carabinieri della Stazione di San Salvo, ieri pomeriggio, su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di L'Aquila, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di Z.A., 39enne di San Salvo, che dovrà espiare la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di rissa aggravata. L'uomo, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato associato alla casa circondariale di Vasto. I fatti risalgono al Gennaio del 2007 quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto rinvennero, nei pressi di un casolare di campagna ubicato in località Piana Sant'Angelo di San Salvo, il cadavere di un uomo di 40 anni morto, come poi fu accertato, a causa dei calci e pugni ricevuti nel corso di una rissa. A seguito delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e della Stazione di San Salvo, vennero denunciate in stato di libertà, con l'accusa di rissa, 7 persone tra le quali anche Z.A., proprietario del casolare. La ricostruzione fatta dagli uomini dell'Arma permise di accertare che la rissa scoppiò durante i festeggiamenti, come da tradizione, per l'uccisione di un maiale. Accusato di omicidio volontario e rissa insieme ad un'altra persona, Z.A. fu assolto dalla Corte d'Assise del Tribunale di Lanciano nel 2010 ma, poi, ritenuto colpevole nel 2012, nel processo di secondo grado, dalla Corte d'Assise d'Appello di L'Aquila che, riformulando la sentenza di primo grado, lo condannò a 3 anni e sei mesi di reclusione. Diventata definitiva nel 2013, a seguito della sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ha rigettato il ricorso formulato da Z.A., la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di L'Aquila ha disposto, nei giorni scorsi, che la sentenza diventasse esecutiva, incaricando i Carabinieri della Stazione di San Salvo di eseguire l'ordine per la carcerazione.

 

ACQUISTA UN IPHONE 5S SU INTERNET MA CADE NELLA TRUFFA TESA DA DUE RUMENI. DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

VASTO (CH) 20 marzo 2014 – Un IPHONE 5S, l'ultimo ritrovato tecnologico della APLLE, venduto su internet a 580 euro, un vero affare che avrebbe attirato l'attenzione di chiunque. Peccato che si è trattato di una truffa perché, una volta effettuato il pagamento, il cellulare di ultima generazione è svanito nel nulla e con lui anche le aspettative dell'acquirente. E' l'ennesima truffa online che, questa volta, ha visto come protagonisti due cittadini rumeni di 26 e 27 anni che, una volta identificati dai Carabinieri della Stazione di Vasto, sono stati denunciati con l'accusa di truffa. A cadere nella trappola dei due stranieri, entrambi noti alle forze dell'ordine per fatti analoghi e con numerose denunce alle spalle per truffe messe in atto con la stessa tecnica, è stato un 53enne del posto che, dopo aver pagato i 580 euro richiesti dal venditore, è stato costretto a sporgere denuncia presso la caserma dell'Arma con la speranza di rientrare in possesso del suo denaro. L'uomo ha spiegato ai militari che navigando in internet era stato colpito da un annuncio pubblicitario su un sito denominato “SE TELEFONANDO.NET”, dove veniva venduto un Iphone 5S, l'ultimo arrivato nella famiglia della Apple, ad un prezzo inferiore rispetto al suo reale costo. Dopo essersi messo in contatto con il venditore mediante il rituale scambio di mail, aveva ricevuto le coordinate di un conto corrente postale con le quali effettuare il bonifico. Ma come avviene in questi casi, purtroppo, dopo il pagamento il venditore era svanito nel nulla e dell'Iphone 5S “non si era vista neanche l'ombra”. Analizzando i dati di pagamento effettuati per acquistare il cellulare, i Carabinieri della Stazione di Vasto sono riusciti a risalire al titolare del conto corrente, risultato il rumeno di 27 anni, e all'amministratore unico della società “Se telefonando .net”. Ai militari non è affatto apparso strano scoprire, poi, che i due uomini non erano nuovi a questo tipo di situazioni e che, nei loro confronti, altri Comandi Arma e Forze di Polizia avevano già sporto denuncia, in passato, per fatti analoghi. Per loro è scattata, anche in questo caso, l'ennesima denuncia in stato di libertà con l'accusa di truffa.

SI SPACCIA COME DIPENDENTE COMUNALE PER RUBARE IN CASA DI ANZIANI. 29 ROM DENUNCIATA DAI CARABINIERI. INDAGINI IN CORSO PER IDENTIFICARE IL COMPLICE

CUPELLO (CH) 20 marzo 2014 - E' stata identificata e denunciata a piede libero, dai Carabinieri della Stazione di Cupello, una donna di 29 anni di origine rom, che lo scorso 4 Marzo, unitamente ad un complice, aveva messo a segno un furto in un'abitazione del posto dove, al momento, erano presenti i proprietari, una coppia di anziani. Come raccontato dalle vittime ai militari dell'Arma, la donna aveva bussato alla loro porta e, presentandosi come dipendente del Comune incaricata di verificare lo stato di umidità dell'abitazione, era riuscita ad entrare in casa. Una volta all'interno però aveva chiesto ai proprietari di lasciare il portone d'ingresso socchiuso perché sarebbe dovuto arrivare anche un suo collega per fare dei rilievi all'interno dell'abitazione. In effetti, mentre gli anziani offrivano il caffè alla donna, in attesa dell'arrivo dell'altro dipendente del Comune, un suo complice era riuscito ad intrufolarsi in casa e, salito al piano superiore, aveva frugato nella camera da letto degli anziani impossessandosi dei loro monili in oro. Solo successivamente, quando la donna si era allontanata promettendo di ritornare per fare le dovute verifiche, la coppia si era resa conto di essere stata derubata e, a quel punto, aveva avvisato i Carabinieri. L'attività d'indagine avviata dai militari, supportata dai particolari forniti dalle due vittime, ha permesso alla Stazione di Cupello di identificare e denunciare la 29enne, residente a Vasto e nota alle forze dell'ordine per fatti analoghi. Le indagini dei militari dell'Arma sono ancora in corso per risalire all'identità del suo complice. Da annotare che l'anziana, resasi conto di aver perso alcuni gioielli dal particolare valore affettivo, è stata colta da malore e per lei sono state necessarie le cure mediche dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Vasto.

 

San Salvo (CH) - 7 marzo 2014 – Ha venduto in un negozio compro oro della zona, al prezzo di 2mila euro, alcuni anelli di proprietà di due anziane per le quali svolgeva il lavoro di collaboratrice domestica. Protagonista della vicenda una 32enne di San Salvo che, ieri pomeriggio, è stata denunciata a piede libero dai Carabinieri della locale Stazione con l'accusa di ricettazione. Gli uomini dell'Arma hanno impiegato pochissime ore a ricostruire la vicenda e a individuare la probabile responsabile dei due furti avvenuti, il giorno prima, nelle abitazioni di una 83enne ed una 86enne. Sono state infatti proprio le vittime a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di San Salvo che hanno subito trovato un denominatore comune alle due denunce di furto sporte, nel corso della mattinata, presso la caserma dell'Arma: la collaboratrice domestica. Le anziane, molto sveglie nonostante l'età avanzata e sospettose della 32enne, hanno spiegato ai militari che la donna, durante la settimana, aveva libero accesso alle loro abitazioni. I Carabinieri hanno quindi pensato bene di fare subito dei controlli presso alcuni negozi “compro oro” della zona per vedere se la refurtiva era stata già venduta. In effetti la prova documentale è stata trovata proprio in uno di questi negozi, specializzati nell'acquisto di preziosi usati, dove erano state registrate le generalità della 32enne al momento della vendita, per il valore di 2mila euro, degli anelli delle due vittime. Le anziane, che sono poi rientrate in possesso dei loro averi, hanno riconosciuto i loro anelli che, oltre ad avere un valore economico, rappresentavano un più importante valore affettivo. La collaboratrice domestica, convocata in caserma, è stata invece denunciata a piede libero per ricettazione.

 

Vasto (CH) 24 febbraio 2014 – Nell'ambito dei controlli del territorio disposti, nel weekend, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti, è stata tratta in arresto una studentessa 24enne di Isernia sorpresa, sabato sera, con 20 grammi di eroina. La giovane è stata fermata da una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto mentre transitava, a bordo della sua auto, sulla statale SS.16 in direzione sud. I militari dell'Arma stavano svolgendo un posto di controllo alla circolazione stradale quando hanno intimato l'alt ad una Hyundai condotta dalla donna. Ad insospettire i militari è stato l'eccessivo nervosismo mostrato dalla ragazza durante il controllo della sua patente di guida e della carta di circolazione dell'auto che, peraltro, sono risultati in regola. Alla richiesta dei Carabinieri se detenesse delle sostanze stupefacenti la studentessa, dopo un primo tentativo di sviare i sospetti dei militari dell'Arma, vistasi ormai alle strette, ha consegnato, spontaneamente, un involucro contenente 20,5 grammi di eroina che deteneva nella tasca della sua giacca. Tratta in arresto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stata associata, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, alla casa circondariale di Vasto.

 

Vasto, 21 febbraio 2014 - Ed è di ieri anche la denuncia in stato di libertà, per ricettazione, di due giovani di Lanciano sorpresi, nel centro abitato di Vasto, a bordo di un ciclomotore risultato rubato due giorni prima. A fermarli durante un posto di controllo alla circolazione stradale sono stati i Carabinieri della Stazione di Vasto. I due giovani, il più grande di 22 anni ed il più piccolo di 17 anni, erano a bordo di un Piaggio Liberty che, a seguito degli accertamenti effettuati presso la banca dati delle Forze di Polizia, è risultato intestato ad un 60enne di Atessa che ne aveva denunciato il furto due giorni prima.

SAN SALVO (CH) 20 febbraio 2014 – I Carabinieri della Stazione di San Salvo, ieri pomeriggio, su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di L'Aquila, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di F.M., 48enne di San Salvo, che dovrà espiare la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di rissa aggravata. L'uomo, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato associato alla casa circondariale di Vasto. I fatti risalgono al Gennaio del 2007 quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto rinvennero, nei pressi di un casolare di campagna ubicato in località Piana Sant'Angelo di San Salvo, il cadavere di un uomo di 40 anni morto, come poi fu accertato, a causa dei calci e pugni ricevuti nel corso di una rissa. A seguito delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e della Stazione di San Salvo, vennero denunciate in stato di libertà, con l'accusa di rissa, 7 persone tra le quali anche F.M. che fu deferito anche con l'accusa di omicidio preterintenzionale. La ricostruzione fatta dagli uomini dell'Arma permise di accertare che la rissa scoppiò durante i festeggiamenti, come da tradizione, per l'uccisione di un maiale. Assolto dalla Corte d'Assise del Tribunale di Lanciano nel 2010, F.M. è stato poi ritenuto colpevole nel 2012, nel processo di secondo grado, dalla Corte d'Assise d'Appello di L'Aquila che, riformulando la sentenza di primo grado, lo condannò a 3 anni e sei mesi di reclusione. Diventata definitiva nel 2013, a seguito della sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ha rigettato il ricorso formulato da F.M., la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di L'Aquila ha disposto, nei giorni scorsi, che la sentenza diventasse esecutiva, incaricando i Carabinieri della Stazione di San Salvo di eseguire l'ordine per la carcerazione.

 

 

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ANZIANA DI 80 ANNI E SUA FIGLIA VITTIME DEI SOPRUSI DEL NIPOTE E DELLA SUA CONVIVENTE - COPPIA ARRESTATA DAI CARABINIERI

 ROCCASPINALVETI (CH) 19 febbraio 2014. – Per circa un anno, a Roccaspinalveti, un'anziana di 80 anni e sua figlia di 63 anni sono state vittime di continue percosse, minacce e soprusi di ogni tipo da parte del figlio di quest'ultima e della sua convivente. A porre fine alle sofferenze delle due donne sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione che, al termine di una complessa indagine, sono riusciti a trarre in arresto la coppia di aguzzini con le accuse di concorso in maltrattamenti in famiglia ed estorsione. La scorsa mattina gli uomini dell'Arma hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dal Pubblico Ministero Dott. Ciani ed emesse dal G.I.P. del Tribunale di Vasto, Dott.ssa Capuozzo, nei confronti di M.M. di 38 anni e A.L di 33 anni, che sono stati associati rispettivamente al carcere di Vasto e alla casa circondariale di Chieti. Come ricostruito dai militari dell'Arma l'anziana, lo scorso Giugno, aveva accolto in casa il nipote e la sua convivente che si erano offerti di accudire lei e suo marito 82enne, all'epoca malato e successivamente deceduto a Novembre. I buoni propositi palesati dal nipote si erano però rivelati da subito falsi poiché, fin dai primi giorni, il 37enne e la sua compagna avevano iniziato a maltrattare gli anziani percuotendoli anche in modo violento, offendendoli ma soprattutto pretendendo da loro soldi e l'uso della macchina di proprietà del nonno. Proprio per i continui atteggiamenti violenti del nipote e della sua convivente, passate alcune settimane, la 80enne aveva chiesto alla madre di lui, sua figlia di 63 anni, di trasferirsi da Casalbordino a casa sua, nella speranza di mettere fine alle angherie che giornalmente subiva. La situazione però non è cambiata e anche la nuova arrivata ha dovuto fare i conti con il figlio e la nuora che non le hanno risparmiato il trattamento che fino ad allora avevano riservato ai nonni. In questi nove mesi sono state diverse le occasioni in cui i Carabinieri della Stazione di Roccaspinalveti sono dovuti intervenire nell'abitazione degli “orrori” dove erano state segnalate liti in famiglia. In nessuna delle circostanze, però, le vittime avevano voluto sporgere denuncia ai Carabinieri poiché era tanta la paura di ritorsioni da parte della coppia. Solo lo scorso Gennaio 2014, dopo numerosi tentativi dei militari dell'Arma di convincere l'anziana a formalizzare una denuncia – querela, la 80enne si è recata in caserma per raccontare quanto subito fino ad allora. Alla sua denuncia è poi seguita quella della figlia che a Febbraio ha sporto denuncia contro la coppia. I Carabinieri, che fino ad allora avevano incontrato enormi difficoltà ad avvicinare le vittime a causa della loro convivenza con gli aguzzini, sono riusciti a ricostruire per bene tutta la vicenda e a venire a conoscenza di particolari sconcertanti. Tra tutti l'episodio avvenuto a Dicembre dello scorso anno quando il nipote aveva scaraventato un tavolo contro la nonna, ferendola ad una gamba, tanto da costringerla al ricovero presso l'ospedale di Vasto; segnalate ed accertate anche le continue minacce di morte e di dare fuoco all'abitazione se l'anziana non avesse consegnato alla coppia 8 mila euro e non avesse intestato loro l'auto di proprietà del nonno ormai defunto.

La situazione, per i due arrestati, si è ulteriormente aggravata la scorsa mattina quando i Carabinieri della Stazione di Roccaspinalveti, recatisi nella loro abitazione per trarli in arresto, nel corso della perquisizione, hanno recuperato, in un comodino della loro camera da letto, circa 17 grammi di hashish. In una stanza, inoltre, sono stati trovati tre fucili di proprietà del nonno defunto e regolarmente denunciati all'epoca dallo stesso, un calibro 12 marca Benelli, un calibro 12 sovrapposto marca Beretta e un calibro 24 marca Beretta, che di fatto erano ormai nella materiale disponibilità del nipote. Quest'ultimo, tra l'altro, era anche gravato da un provvedimento di diniego alla detenzione di armi, esplosivi e munizionamento a seguito di un episodio di minacce avvenuto in passato. Per queste ragioni è stato anche denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, detenzione di armi e munizioni. Nella stanza oltre ai fucili del nonno i Carabinieri hanno anche recuperato 1211 colpi calibro 12, 22 e 7,65, oltre a 58 bossoli di vario calibro, 8 frecce per balestre con punte in acciaio, 2 balestre con puntamento ottico di precisione, un arco professionale con carrucole e una Katana.



FALSA IMPIEGATA COMUNALE RUBA BANCOPOSTA AD UN PENSIONATO E FA ACQUISTI PER 2MILA EURO: DENUNCIATA DAI CARABINIERI
E' stata identificata e denunciata la falsa impiegata comunale che, alcuni giorni fa, si è intrufolata in casa di un 86enne di Scerni(CH) riuscendo ad impossessarsi della sua carta bancoposta che ha utilizzato, successivamente, per fare acquisti in alcuni negozi di Vasto. Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Scerni hanno permesso di risalire ad una donna di 29 anni di Vasto, nota alle forze dell'ordine, che dovrà ora rispondere del reato di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat. Dopo il furto, e' stato lo stesso 86enne a rivolgersi ai Carabinieri della locale Stazione per raccontare quanto accaduto. La vittima ha spiegato di aver ricevuto la visita a casa di un uomo ed una donna che si erano spacciati come dipendenti comunali incaricati di effettuare dei controlli sui suoi rimborsi INPS. Il pensionato li ha accolti nella sua abitazione ma solo successivamente si è reso conto che mentre la donna lo distraeva il complice si era intrufolato nella sua camera da letto per frugare nei cassetti alla ricerca di contanti riuscendo però ad impossessarsi solo della sua carta bancoposta che si trovava in un cassetto, all'interno del portafogli. L'attività d'indagine avviata dai Carabinieri di Scerni ha permesso, in breve tempo, di risalire alla 29enne che, dopo il furto, si e' data allo shopping sfrenato facendo acquisti con la carta rubata in alcuni negozi di Vasto dove ha speso circa 2mila euro. Fondamentali sono state, per gli uomini dell'Arma, le immagini delle telecamere a circuito chiuso che la ritraevano all'interno dei negozi dove erano stati effettuati gli acquisti con la carta rubata. Sono tutt'ora in corso le indagini per risalire al suo complice.
Nell'ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Lanciano e' riuscita a bloccare una donna di 42 anni che, ieri pomeriggio, aveva rubato dei generi alimentari del valore di 30 euro all'interno di un supermercato Eurospin. Sorpresa dal direttore del negozio, che ha subito chiamato il 112, la donna e' stata poi fermata dai carabinieri mentre cercava di allontanarsi. Per lei e' scattata una denuncia in stato di libertà per tentato furto.

 

CORRIERI DI DROGA ARRESTATI DAI CARABINIERI DURANTE PASSAGGIO DI CONSEGNA .SEQUESTRATI CIRCA 50 CHILI DI MARIJUANA.

 SAN SALVO (CH) 01 febbraio 2014 – Due auto che si lampeggiano e poi si affiancano. I conducenti che scendono da un'Audi A4 ed una Fiat Bravo ed aprono i rispettivi bagagliai. Il veloce passaggio di mano di 4 grosse buste di plastica nera che vengono subito riposte in una delle due macchine. E' quello a cui ha assistito, nella tarda serata di ieri, una pattuglia di Carabinieri della Stazione di San Salvo trovandosi a transitare nei pressi dell'ex parcheggio comunale. I militari dell'Arma non hanno potuto non notare lo strano comportamento di quei due uomini che, dall'aspetto, non sembravano essere italiani. I Carabinieri si sono avvicinati per meglio capire cosa stesse accadendo ed hanno fermato i due conducenti che, nel frattempo, si apprestavano a ripartire. Sono bastati pochi minuti per chiarire tutta la vicenda. I due uomini erano albanesi residenti a San Salvo, K.F. di 35 anni originario di Valona e X.A. 24enne proveniente da Lushnje, entrambi corrieri di droga che si erano incontrati per un veloce passaggio di mano di ben 50 chili di marijuana. Nelle 4 buste nere i Carabinieri della Stazione di San Salvo hanno infatti recuperato 47 pannetti che erano stati avvolti con della plastica trasparente intrisa di caffè, in maniera da mascherare l'odore tipico della marijuana ed eludere, così, eventuali controlli da parte di unità cinofile. Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato e venduto al dettaglio, avrebbero fruttato un guadagno di circa 500mila euro. I due albanesi erano già conosciuti dai Carabinieri. Il più giovane era stato coinvolto nelle indagini sui colpi sparati davanti al night di San Salvo, lo scorso Ottobre. L'altro albanese ha, invece, il fratello recluso in carcere dallo scorso Agosto, quando fu arrestato dai Carabinieri di San Salvo dopo essere stato trovato in possesso di un grosso quantitativo di marijuana. Arrestati entrambi con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono stati tradotti presso la casa circondariale di Vasto.

 

AD AGOSTO MISE A SEGNO UN FURTO IN UN APPARTAMENTO CON BOTTINO DA 16MILA EUROCROATA IDENTIFICATA E DENUNCIATA DAI CARABINIERI.

 VASTO(CH) 31 gennaio 2014 – E' stata identificata l'autrice di un furto con bottino da 16mila euro messo a segno, lo scorso Agosto, in un'abitazione di Vasto Marina. I Carabinieri della Compagnia di Vasto, dopo mesi di indagini, sono riusciti a risalire alla sua identità grazie agli elementi raccolti dai militari nell'abitazione e alla comparazione di profili biologici eseguiti, dai carabinieri del RIS di Roma, su alcuni reperti prelevati durante il sopralluogo. Si tratta di una croata di 23 anni che, con la complicità di altre persone al momento non ancora identificate, aveva svaligiato un appartamento del litorale vastese all'interno del quale la proprietaria custodiva 9mila euro in contanti oltre a monili in oro e capi di pelletteria del valore di circa 7mila euro. A denunciare il furto ai Carabinieri della Stazione di Vasto era stata proprio la vittima che aveva dato il via alle indagini degli investigatori dell'Arma durate diversi mesi. La 23enne, che sul suo conto ha numerosi precedenti proprio per furti in abitazione, risulta domiciliata a Roma ma di fatto è senza fissa dimora. La croata è stata denunciata in stato di libertà dai Carabinieri di Vasto ma si è resa irreperibile. Sono in corso ulteriori indagini al fine di rintracciarla e di identificare i suoi eventuali complici.

 

FURTI DI “ORO ROSSO”: DENUNCIATI DAI CARABINIERI AUTORE E RICETTATORE.

 Vasto (CH) 31 gennaio 2014 – Con una indagine “lampo” i Carabinieri della Stazione di San Salvo (CH) sono riusciti a recuperare, ieri pomeriggio, delle grondaie di rame del peso di 10 chili rubate, nel corso della mattinata, all'interno di un comprensorio di case ubicato nei pressi della villa comunale di San Salvo. Gli uomini dell'Arma, intervenuti sul posto per verificare cosa fosse accaduto, hanno ritrovato, in una zona appartata a poca distanza dal comprensorio di case, una parte del rame che, con molta probabilità, era stata momentaneamente abbandonata per essere poi recuperata in un secondo momento. E' stata proprio questa intuizione che ha permesso ai carabinieri di individuare, poche ore dopo, l'autore del furto. Gli uomini dell'Arma, rimasti per tutto il tempo ad osservare la zona, hanno sorpreso un pregiudicato del luogo di 24 anni mentre si avvicinava alla refurtiva per recuperarla. L'uomo, però, accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato di fuggire ma è stato rincorso e bloccato. Il giovane, che è stato poi denunciato in stato di libertà con l'accusa di furto, ha confessato ai militari di aver ceduto il resto del rame ad un 62enne di San Salvo che, rintracciato presso la sua abitazione, è stato a sua volta denunciato con l'accusa di ricettazione. Nel suo garage i Carabinieri hanno infatti recuperato ben 52 chili di rame, in parte costituito dalla grondaie trafugate nel corso della mattinata e i restanti chili provenienti, con molta probabilità, da altri furti messi a segno nei mesi scorsi. Sono ora in corso ulteriori indagini per scoprire se i due soggetti sono legati ad associazioni criminali specializzate nella commissione di furti del cosiddetto “oro rosso”.

 

RAPINA AL PORTAVALORI. SETTIMO ARRESTO ESEGUITO DAI CARABINIERI.
VASTO –29 gennaio 2014 - Salgono a sette gli arresti eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto nel corso delle indagini sulla rapina al portavalori “Aquila” avvenuto il 14 Dicembre 2012 sull'autostrada A14, nel tratto compreso tra i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud–San Salvo. Le investigazioni, dirette dai Pubblici Ministeri Dott. Giancarlo Ciani e D.ssa Enrica Medori, hanno già permesso di assicurare alla giustizia C. V., D. G. S., S. C., P. A., M. M., C. E. nonché il sequestro della somma complessiva di €270.000 circa, alcuni fucili a pompa, due kalashnikov e vario munizionamento utilizzati dai malavitosi per il violento assalto. Il presente atto restrittivo è scaturito nella giornata del 29.01.2014, quando dopo alcune ore di osservazione i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto eseguivano l'ordinanza applicativa di misura cautelare richiesta da questa Procura ed emessa a carico di L. F. di Cerignola, ritenuto anch'esso uno degli esecutori materiali della rapina. I Carabinieri di Vasto, nel pomeriggio, dopo aver individuato l'interessato nei pressi della sua abitazione, lo hanno tratto in arresto. Nella circostanza, il L. F. veniva associato alla Casa Circondariale di Foggia a disposizione di questa Autorità Giudiziaria. La misura restrittiva è stata disposta in quanto le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio ampiamente significativo, venivano suffragate da specifici accertamenti tecnici fatti eseguire presso i laboratori del R.I.S. Carabinieri di Roma; in particolare, su un passamontagna, dei guanti e su una bottiglia d'acqua, rilevati dai Carabinieri di Vasto sulla scena del crimine, veniva rilevato del D.N.A. compatibile con quello del L. Le indagini proseguono in considerazione che manca solo qualche tassello per identificare completamente l'intera compagine che ha partecipato al violento “raid”. Anche l'odierno arrestato, come gli altri, dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parti di essa, ricettazione, incendio doloso.

VASTO-10 dicembre 2013 – Salgono a sei gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Vasto nel corso delle indagini sulla rapina al portavalori “Aquila”, avvenuta lo scorso dicembre sull'autostrada A14, nel tratto compreso tra i caselli di Vasto Nord – Casalbordino e Vasto Sud – San Salvo. Le investigazioni, dirette dai Pubblici Ministeri Dott. Giancarlo Ciani e D.ssa Enrica Medori, hanno già permesso di assicurare alla giustizia C. V., D.G.S., S. C., M.M., nonché consentire il sequestro della somma complessiva di € 270.000, di alcuni fucili a pompa, due kalashnikov e vario munizionamento, il tutto utilizzato dai malavitosi per il violento assalto, analogo agli ultimi delitti perpetrati nel foggiano nell'ultimo mese. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto, in collaborazione con quelli di Cerignola, nel pomeriggio di ieri, dopo molte ore di appostamento nei pressi della sua abitazione e della sua azienda, hanno tratto in arresto C. E., 38enne, notificandogli un'ordinanza applicativa di misura cautelare richiesta dalla Procura ed emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vasto. L'indagato, come gli altri arrestati di Cerignola, è ritenuto uno degli esecutori materiali del violento atto predatorio. Lo stesso veniva associato alla Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio ampiamente rappresentativo delle sue responsabilità, venivano suffragate anche da specifici accertamenti tecnici eseguiti dal R.I.S. Carabinieri di Roma; in particolare, su alcuni reperti acquisiti sulla scena del crimine veniva rilevato il D.N.A. del C. E.. Le indagini continuano ininterrottamente non escludendo ancora nuovi sviluppi positivi. Anche l'odierno arrestato, come gli altri, dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parti di essa, ricettazione, incendio doloso.

 

VASTO (CH) - 6 dicembre 2013 – E' stata rintracciata alle 8 di questa mattina, nei pressi dell'isola ecologica del comune di Monteodorisio, la signora tedesca di 74 anni, residente in provincia di Campobasso, che, ieri pomeriggio, intorno alle 18, aveva chiamato il 112 dei Carabinieri per chiedere aiuto, dopo essersi persa con la propria auto mentre si dirigeva verso Gissi (CH). Per tutta la notte, i Carabinieri della Compagnia di Vasto hanno coordinato le ricerche della donna a cui hanno collaborato anche i militari delle Compagnie Carabinieri di Atessa e Ortona, i Vigili del Fuoco di Vasto, la Guardia Forestale di Gissi, Lanciano e Ortona, personale dei Vigili Urbani dei comuni di Monteodorisio e Casalbordino e personale della Protezione Civile di Vasto e Casalbordino. La 74enne, che soffre di problemi motori, aveva spiegato agli operatori del 112 di essere uscita dal casello autostradale Vasto nord ed aver percorso diversi chilometri in direzione del comune di Gissi (CH). Giunta però in una strada secondaria a causa della fitta foschia, si era resa conto di essersi persa e nel tentativo di fare inversione di marcia con la propria Toyota Yaris era rimasta impantanata, non riuscendo più a scendere dalla macchina. In contatto telefonico con i Carabinieri della centrale operativa di Vasto fino a quando il suo cellulare non ha smesso di funzionare, la signora ha atteso, per tutta la notte, che il consistente dispositivo di uomini messo in campo per le ricerche riuscisse a localizzarla su un'area vasta all'incirca venti chilometri e che si estende dal Lido di Casalbordino fino al Comune di Gissi. Malgrado la donna avesse detto ai Carabinieri di trovarsi in una zona pianeggiante, circostanza che per diverso tempo ha fatto concentrare le ricerche nelle zone a valle, la signora è stata rintracciata, grazie anche alla caparbietà e al sacrificio del personale operante che non ha trascurato alcun dettaglio, non molto distante dal centro abitato di Gissi. Nonostante la disavventura e la temperatura fredda della notte, la 74enne era in buone condizioni di salute. Dopo aver bevuto una tazza di the caldo la donna è stata però ugualmente trasportata, dal personale del 118, presso l'ospedale di Vasto, per essere sottoposta ai dovuti controlli medici.

 

VASTO (CH) -2 dicembre 2013 – Sono cinque le persone denunciate in stato di libertà, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vasto e dai colleghi della Stazione di San Salvo, a seguito dei colpi di arma da fuoco esplosi, lo scorso 13 Ottobre, nel parcheggio antistante il night club “Diamante” ubicato alle porte di Vasto (CH). I militari dell'Arma hanno identificato 5 cittadini stranieri che sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria con le accuse, in concorso, di danneggiamento, esplosione di colpi d'arma da fuoco e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo. Le indagini svolte dai Carabinieri hanno permesso di accertare che quella notte furono esplosi dei colpi di pistola contro alcune autovetture lasciate in sosta dai clienti nel parcheggio antistante al night e solo per un caso fortuito nessuno dei presenti rimase ferito. Dopo l'accaduto i proprietari delle macchine danneggiate, pensando si trattasse di semplici atti vandalici, preferirono non avvertire le forze dell'ordine, forse anche per evitare che si venisse a sapere che erano frequentatori del night, rendendo così le indagini dei carabinieri molto difficili. Allo stesso modo si comportarono gli altri avventori presenti al momento dei fatti. Solo diverse ore più tardi al 112 arrivarono delle segnalazioni da parte di alcuni residenti facendo scattare, così, l'intervento degli uomini dell'Arma che, giunti sul posto, recuperarono 9 bossoli di pistola. Ieri mattina, a seguito delle risultanze investigative che hanno consentito di denunciare i 5 cittadini stranieri, il Questore di Chieti, su proposta dei Carabinieri della Compagnia di Vasto, ha disposto la chiusura del locale per 15 giorni emettendo un provvedimento che gli uomini dell'Arma hanno notificato al titolare del night. I militari ritengono che l'atto intimidatorio sia riconducibile a rancori e alterchi pregressi avvenuti nel locale.

 

Vasto (CH) 30 novembre 2013 – Un servizio coordinato di controllo del territorio, che ha visto impegnati 30 militari dell'Arma e 2 unità cinofile, è stato svolto dai Carabinieri di Vasto, dalle 7 di ieri mattina, tra Vasto, San Salvo e i comuni limitrofi. L'attività degli uomini dell'Arma ha interessato anche alcuni istituti scolastici di Vasto e San Salvo dove i Carabinieri della locale Compagnia, con l'ausilio dei cani antidroga, hanno effettuato dei controlli in prossimità di fermate degli autobus e zone di ritrovo di studenti, al fine di prevenire episodi di consumo e spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani. Due gli arresti effettuati, nel corso della giornata, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A Vasto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto M.P., 60enne del luogo, noto alle forze dell'ordine e titolare di un bar ubicato nei pressi dell'ospedale. A catturare l'attenzione dei militari è stato uno strano andirivieni di persone che, all'ora di pranzo, sono entrate ed uscite dal locale dell'uomo senza però fermarsi, neanche per breve tempo, a consumare qualche bevanda. Gli uomini dell'Arma hanno quindi deciso di intervenire e, una volta all'interno dell'esercizio commerciale, hanno sequestrato 25 dosi di cocaina pronte per la vendita. Recuperare lo stupefacente non è stata, però, cosa facile poiché il 60enne aveva escogitato un “ingegnoso” sistema per occultarlo. Le dosi di cocaina erano state inserite all'interno di bottiglie di succo di frutta che, collegate tra loro da un filo, erano state nascoste in un'intercapedine di una parete coperta da un quadro. Recuperato dai militari anche materiale per il confezionamento in dosi ed un'agenda nelle quali erano appuntati diversi nominativi con affianco indicate somme di denaro. Tratto in arresto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, l'uomo è stato associato alla casa circondariale di Vasto. Nel tardo pomeriggio di ieri, a San Salvo, è stato invece arrestato dai Carabinieri, in flagranza di spaccio di stupefacenti, D.T.L., 25enne del luogo, pusher noto alle forze dell'ordine. I Carabinieri della locale Stazione, durante il servizio coordinato di controllo del territorio, transitando nel centro abitato hanno riconosciuto il giovane mentre parlava con un uomo fermo in un'auto. Gli uomini dell'Arma sono subito intervenuti bloccando sia il 25enne, che nel frattempo alla vista dei Carabinieri aveva provato ad allontanarsi a piedi, che l'altra persona a bordo della macchina. Il conducente dell'auto, 38enne del luogo, ha subito consegnato ai militari la dose di eroina appena acquistata dal pusher. D.T.L. non è stato trovato però in possesso di altro stupefacente ma, comunque, aveva con se circa 400 euro in contanti, in banconote di vario taglio, presumibilmente provento dell'attività di spaccio svolta. Il giovane, su disposizione dell'A.G., è stato quindi tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Vasto mentre il suo cliente è stato segnalato all'Autorità competente, come assuntore di sostanze stupefacenti.

 

SAN SALVO (CH) 28 novembre 2013 – I Carabinieri della Stazione di San Salvo, ieri pomeriggio, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, hanno eseguito un ordine definitivo di carcerazione nei confronti di D.N.C., 27enne del luogo, che dovrà scontare la pena detentiva di 2 anni, 5 mesi e 24 giorni di reclusione per i reati di lesioni e rapina in concorso. L'uomo è stato associato alla casa circondariale di Vasto. Il provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria è legato ad un episodio criminoso avvenuto nel 2008 a San Salvo in cui l'uomo, allora 22enne, fu protagonista unitamente ad un complice. D.N.C. fu arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto a conclusione di un'attività d'indagine avviata a seguito di una rapina compiuta presso il centro commerciale “Leclerc” di San Salvo. Come fu accertato dagli uomini dell'Arma, in quella circostanza, due giovani, uno dei quali poi identificato in D.N.C., dopo essersi impossessati di un televisore da un negozio di elettronica, mentre si accingevano a lasciare il centro commerciale, furono sorpresi da un addetto alla sorveglianza il quale, insospettito dalla presenza di un'autovettura nei pressi dei magazzini, cercò di fermarli. I due giovani, invece di fermarsi, a bordo di un' utilitaria, con una manovra repentina in retromarcia, investirono il vigilante, il quale fortunatamente riportò lievi contusioni e alcune escoriazioni. Prima di raggiungere il locale pronto soccorso per le cure del caso, il vigilante avvisò la Centrale Operativa dei Carabinieri, la quale mandò subito sul posto una pattuglia. Dalla sommaria descrizione dei due giovani, i carabinieri concentrarono la loro attenzione su alcuni pregiudicati della zona. Ulteriori elementi, raccolti successivamente, consentirono ai carabinieri di denunciare alla locale Procura della Repubblica i due giovani, avendo riscontrato a loro carico gravi indizi di colpevolezza tali da poter richiedere l'applicazione della custodia cautelare in carcere.

 

San Salvo (CH) 21 novembre 2013 – Due mazzette di banconote false, del valore di 1.520 euro, sono state recuperate, ieri pomeriggio a San Salvo (CH), dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e dai colleghi della locale Stazione. Il denaro, costituito da 30 banconote da 50 euro ed una banconota da 20 euro, era nascosto sotto il sedile di un furgone Ford Transit a bordo del quale vi erano due uomini, M.G. di 55 anni e C.G. di 60 anni, entrambi pugliesi e noti alle forze dell'ordine, che sono stati arrestati con l'accusa, in concorso, di detenzione di banconote contraffatte. I militari dell'Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, nel transitare in località Piana Sant'Angelo, nel comune di San Salvo, zona industriale dove, a volte, vengono consumati furti sulle autovetture parcheggiate dagli operai che lavorano nelle fabbriche della zona, hanno notato il furgone in sosta con a bordo i due uomini. I Carabinieri, insospettiti dall'atteggiamento dei due che, senza scendere dal mezzo, scrutavano tra le auto in sosta, hanno deciso di procedere al controllo degli occupanti scoprendo che erano entrambi vecchie conoscenze delle forze dell'ordine per reati commessi contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti. In particolare, il più giovane dei due aveva terminato, da pochi giorni, la misura cautelare degli arresti domiciliari alla quale era stato sottoposto per detenzione di denaro contraffatto. A seguito di questo, i militari dell'Arma hanno deciso di procedere ad una perquisizione del furgone rinvenendo, sotto il sedile del passeggero, le due mazzette di denaro avvolte in un fazzoletto. Tratti in arresto, i due uomini sono stati processati, questa mattina, con rito direttissimo.

 

VASTO (CH) 18 novembre 2013 – Ha violato le prescrizioni impostegli dal Tribunale di Sorveglianza di Pescara mettendosi alla guida dell'auto della sorella ed uscendo di casa malgrado fosse agli arresti domiciliari. Protagonista dell'episodio un 28enne di Vasto che, nel weekend appena trascorso, è stato denunciato per evasione dai Carabinieri della locale Stazione. L'uomo, sabato mattina, dopo essersi allontanato dalla sua abitazione senza essere preventivamente autorizzato, è incappato in una pattuglia di Carabinieri che stava svolgendo un posto di controllo alla circolazione stradale nel centro abitato di Vasto. I militari hanno visto sopraggiungere la Volkswagen Golf e, notando una certa esitazione da parte del conducente, si sono insospettiti e gli hanno intimato l'alt. L'uomo alla guida dell'auto ha esibito i documenti ma è apparso molto nervoso. I Carabinieri, a quel punto, hanno deciso di effettuare anche un controllo presso la banca dati delle forze di polizia scoprendo così che il 28enne era agli arresti domiciliari e, quindi, non avrebbe dovuto lasciare la sua abitazione. Accompagnato in caserma è stato denunciato per evasione. Un bastone retrattile in acciaio, della lunghezza di 35 centimetri, è stato invece trovato, dai Carabinieri di Vasto, sabato sera, nel vano portaoggetti dell'auto di un 67enne. L'uomo, anche lui incappato in un posto di controllo alla circolazione stradale, è stato denunciato per porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

 

VASTO, 13.11.2013 – I Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto unitamente al personale della sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica, in data odierna hanno dato esecuzione alla misura cautelare nei confronti di R.A. di anni 19 di Vasto, accusato di rapina in concorso. Le indagini svolte dai Carabinieri e dal personale della sezione di polizia giudiziaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vasto, hanno origine il 03 settembre u.s. quando un giovane vastese viene aggredito sotto casa da uno sconosciuto armato di coltello il quale, dopo una breve colluttazione nella quale rimanevano feriti entrambi, si impossessava del suo portafogli. Dalla ricostruzione degli eventi delittuosi emergeva che l'autore del delitto, identificato successivamente in K.R. , dopo aver commesso il fatto si allontanava a bordo di una autovettura con alla guida un suo complice. La misura cautelare eseguita oggi è stata disposta poiché le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio chiaro, venivano suffragate da specifici accertamenti tecnici di laboratorio. I Carabinieri, dopo le formalità di rito, hanno condotto R.A. presso la sua abitazione, dove rimarrà sottoposto al regime restrittivo degli “arresti domiciliari”, come determinato dal G.I.P. del tribunale di Vasto.

 

VASTO (CH) 9 novembre 2013 – Un rocambolesco inseguimento, tra una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile ed una Fiat Multipla guidata da un 21enne, è avvenuto, alle cinque di questa mattina, nel centro abitato di Vasto. Il giovane, incappato in un posto di controllo alla circolazione stradale degli uomini dell'Arma, ha dapprima rallentato fingendo di volersi fermare, ma subito dopo ha schiacciato il piede sul pedale dell'acceleratore e si è dato alla fuga. Inseguito dai Carabinieri, il 21enne, successivamente identificato in D.S.A., residente in provincia di Campobasso, è stato raggiunto dopo alcuni chilometri nei pressi della zona industriale di San Salvo dove è stato costretto a fermarsi e a scendere dall'auto. E' stato a questo punto che, visibilmente agitato, ha iniziato ad offendere i carabinieri e si è poi scagliato contro di loro aggredendoli con calci e pugni nel tentativo di dileguarsi a piedi. Ne è scaturita una colluttazione, al termine della quale, i militari lo hanno bloccato traendolo in arresto con le accuse di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Ad averne la peggio è stato, infatti, uno dei carabinieri che, a seguito dei colpi ricevuti, è stato costretto a farsi medicare presso il pronto soccorso dell'ospedale di Vasto dove i sanitari lo hanno dimesso con una prognosi di 7 giorni. I controlli effettuati sull'auto condotta da D.S.A. hanno poi permesso di scoprire che, probabilmente, il giovane non si era fermato all'alt dei carabinieri poiché la sua Fiat Multipla era priva di copertura assicurativa, dal momento che il contrassegno esposto sul parabrezza era stato contraffatto. Per lui è scattata, quindi, anche l'accusa di falso in scrittura privata. D.S.A. sarà processato con rito direttissimo questa mattina.

 

VASTO (CH) 24 ottobre 2013 – I Carabinieri della Compagnia di Vasto hanno disarticolato un'organizzazione criminale specializzata nella commissione di furti di rame, pannelli fotovoltaici e cavi elettrici, con base nell'hinterland di San Severo ma operante nella Provincia di Chieti e Pescara. L'indagine trova il suo “incipit” nel mese di aprile 2013, a seguito di un considerevole furto di cavi elettrici avvenuto presso una centrale fotovoltaica sita nel territorio del comune di Gissi. I Carabinieri hanno ricostruito, attraverso l'analisi di mirati tabulati telefonici, i movimenti di un determinato numero di soggetti, tutti rumeni, presenti nel luogo interessato dal delitto anche nei giorni precedenti. Analogo accertamento è stato compiuto anche per diversi furti avvenuti in altre centrali fotovoltaiche. Le verifiche effettuate dagli uomini dell'Arma hanno quindi permesso di individuare una “banda” formata da cittadini rumeni sempre presente sui luoghi dei reati. Di conseguenza sono state richieste ed ottenute, dall'A.G. competente, intercettazioni telefoniche che supportate da attività di riscontro come pedinamenti, sequestri di materiale e arresti in flagranza di reato, hanno permesso di delineare in maniera precisa le responsabilità e consentire l'identificazione degli indagati. Le investigazioni hanno inoltre evidenziato che gli odierni arrestati avevano creato un gruppo criminale ben organizzato ma soprattutto esperto nel settore, in grado di operare su linee elettriche Enel ad alto voltaggio . In particolare, in un furto avvenuto nella centrale fotovoltaica di Scerni (CH), lo scorso Aprile, le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza hanno mostrato come ogni componente della banda, durante il furto, avesse compiti ben precisi e si muovesse con estrema professionalità e sicurezza. Le centrali Enel e fotovoltaiche prese di mira sono quelle dislocate nei comuni della provincia di Chieti di Gissi, Furci, Monteodorisio, Fresagrandinaria, Tufillo, Dogliola, Scerni, Ortona e Penne nella provincia di Pescara . A capo dell'organizzazione vi erano P. B. e C. A.; questi sceglievano gli obiettivi da colpire e organizzavano tutta l'operazione affidando compiti precisi agli altri componenti della banda. I furti scoperti hanno arrecato danni patrimoniali di rilevante entità calcolabili nell'ordine di 2/300mila euro. I Carabinieri di Vasto hanno accertato che, in occasione del furto avvenuto nella centrale Enel del comune di Dogliola, erano stati asportati circa 2 chilometri di conduttori in rame con gravi ripercussioni sulla fornitura elettrica nell'intero comune che rimase senza energia elettrica per circa 24 ore. Nel caso specifico la refurtiva fu recuperata e riconsegnata all'Enel. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia vastese, su richiesta del Dott. Giancarlo Ciani della locale Procura che ha coordinato le indagini, hanno eseguito, unitamente ai colleghi dell'Arma di Foggia, 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: P. B., rumeno di anni 36 , C. A., rumeno di anni 36 , C. G., rumeno di anni 44 , che dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di rame.

 

VASTO (CH) 7 ottobre 2013 – I Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e della Compagnia di Vasto hanno disarticolato un'organizzazione criminale, con base tra Vasto e San Salvo (CH) e operante in varie regioni d'Italia, dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone. L'indagine, nata nel Novembre 2011, è scaturita dall'arresto di un 45enne di Vasto fermato in Lombardia mentre trasportava 77 chili di marijuana. Ricostruendo le frequentazioni dell'uomo i militari dell'Arma sono riusciti ad individuare un autolavaggio, che ha poi dato il nome all'operazione “Car Wash”, ubicato a Vasto e considerato dagli investigatori la base logistica dell'organizzazione. Proprietario di questo autolavaggio era A A, 32 enne di Napoli, noto alle forze dell'ordine e legato alla criminalità campana. Quest'ultimo era in affari con altri due noti pluripregiudicati, C M 42enne di Lecce, legato alla criminalità pugliese e C M, 47enne di Vasto. A.A. e C.M., dopo aver scontato varie condanne per reati gravi, avevano scelto, ormai da tempo, di vivere stabilmente a Vasto dove avevano avviato i loro affari. I due, unitamente al C.G., erano gli organizzatori e promotori dell'illecita attività svolta dall'organizzazione che, come ricostruito dagli investigatori, si avvaleva di una fitta rete di collaboratori e pusher operanti sia nell'hinterland vastese che in altre regioni italiane, in particolar modo Puglia, Molise e Lombardia. A rifornire l'organizzazione di droga era un clan albanese, di stanza in provincia di Bari, che importava lo stupefacente direttamente dai Balcani. Questa mattina gli uomini dell'Arma, su richiesta del Dott. David Mancini della Direzione Distrettuale Antimafia di L'aquila che ha coordinato le indagini, hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.A., C.M., C.G.., già detenuto per altri fatti presso la casa circondariale di Pescara, e altre sette persone considerate appartenenti all'organizzazione:

- D. D. S., 40enne di Vasto; - C. G., 21enne di Vasto; - F A, 35enne di Vasto; - D. G. M., 31enne di Vasto; - S. L., originario di Bari, di 50 anni; - G. G., originario di Napoli, di 36 anni; - D.V. E., 34enne di San Salvo(CH).

I Carabinieri hanno inoltre accertato che l'organizzazione, mensilmente, si approvvigionava di circa 5 chili di stupefacente, in prevalenza eroina, che una volta immessa sul mercato fruttava un guadagno di centinaia di migliaia di euro. Il trasporto della droga avveniva mediante l'utilizzo di autovetture prese spesso a noleggio e i contatti con i trasportatori venivano effettuati sempre mediante l'uso di walkie talkie per eludere eventuali intercettazioni da parte delle forze di polizia.

 

VASTO (CH) 7 ottobre 2013 – Un'organizzazione criminale con base tra Vasto e San Salvo (CH) dedita al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti sulla costa adriatica e con infiltrazioni in alcuni centri del nord Italia, è stata sgominata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e della Compagnia di Vasto. L'indagine, iniziata nel Novembre 2011 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila, ha permesso di accertare che a capo del sodalizio vi erano malavitosi cresciuti negli ambienti criminali leccesi e napoletani che gestivano l'illecita attività avvalendosi della collaborazione di gruppi criminali albanesi operanti nel sud Italia. 10 le persone arrestate e 5 i chilogrammi di stupefacente sequestrati tra eroina, cocaina, marijuana, hashish e metadone. Il giro d'affari dell'organizzazione è stato stimato, dagli inquirenti, in centinaia di migliaia di euro. Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:30 presso la Compagnia Carabinieri di Vasto, sita in Corso Mazzini 523.

 

VASTO 27 settembre 2013 – E' stata arrestata dai Carabinieri dopo aver rubato dei generi alimentari all'interno di un supermercato di Vasto. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile l'hanno fermata a bordo della sua auto, con la quale si era allontanata subito dopo il furto, recuperando i prodotti, del valore di 150 euro circa, che poco prima aveva asportato. La donna, G.L. 40enne del luogo, nota alla forze dell'ordine, era agli arresti domiciliari ed aveva il permesso per uscire di casa dalle 10 alle 12, tutti i giorni, proprio per adempiere alle esigenze primarie della sua famiglia tra le quali quella di “fare la spesa”. E' stato proprio in quest'arco temporale che si è diretta in un supermercato e, senza dare nell'occhio, è riuscita ad impossessarsi dei generi alimentari che ha riposto in una borsa che aveva al seguito. Quando la 40enne ha oltrepassato le barriere antitaccheggio il sistema di allarme è entrato in funzione ma il personale addetto alla vigilanza non è riuscita a bloccarla. G.L., una volta fuori dal supermercato, è salita a bordo dell'auto, che aveva parcheggiato poco distante, e si è subito allontanata. Poco dopo però, prima che riuscisse a tornare a casa, è stata rintracciata da una gazzella del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto che era impegnata in un servizio di controllo del territorio nel centro abitato. La telefonata al 112 effettuata dal personale del supermercato ha fatto subito scattare le ricerche della malvivente che, al momento del fermo, era alla guida della sua auto senza essere in possesso della patente poiché revocata. Arrestata con l'accusa di furto aggravato, la 40enne è stata tradotta presso il proprio domicilio in attesa di essere giudicata con rito direttissimo. Questa mattina il Giudice ha convalidato l'arresto operato dai Carabinieri ed ha disposto, nei suoi confronti, gli arresti domiciliari in attesa di giudizio con rito abbreviato.

 

Vasto (CH) 15 settembre 2013 - Continua, senza sosta, l'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti messa in atto dai Carabinieri della Compagnia di Vasto. Un altro arresto e' stato eseguito dagli uomini dell'Arma, nel tardo pomeriggio di ieri, a San Salvo. A finire in manette e' stato, questa volta, T.C. 22enne del posto, trovato in possesso di 40 grammi di eroina. Il giovane, ieri, si è imbattuto in una pattuglia di Carabinieri della Stazione San Salvo impegnata in un posto di controllo alla circolazione stradale nel centro abitato. Temendo di essere fermato dai militari, il 22enne, che sopraggiungeva a bordo di un ciclomotore, ha subito invertito la sua direzione di marcia ed ha poi svoltato in una traversa facendo perdere le sue tracce. I Carabinieri, che nel frattempo lo avevano notato, sono saliti in auto ed hanno provato a raggiungerlo. In un primo momento ai militari e' sembrato di aver perso le sue tracce ma continuando a cercarlo per le strade del centro abitato di San Salvo, poco dopo, lo hanno riconosciuto mentre camminava a piedi. Il giovane infatti, per meglio confondersi tra i passanti, aveva abbandonato il ciclomotore e stava tentando di allontanarsi a piedi. Fermato dai Carabinieri, e' stato subito perquisito e nella tasca dei suoi pantaloni i militari hanno trovato 5 dosi di eroina pronte per la vendita. Nella sua abitazione invece, gli uomini dell'Arma hanno poi recuperato altri 36 grammi di eroina nascosti in un portagioie custodito in camera da letto, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente. Arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il 22enne e' stato tradotto nel carcere di Vasto a disposizione dell'A.G.

VASTO (CH) 14 settembre 2013 – Non si è fermato all'alt dei Carabinieri ed ha provato a fuggire dando vita ad un breve inseguimento sulla circonvallazione histoniense. E' avvenuto ieri pomeriggio nel centro abitato di Vasto. Un uomo di 31 anni, C.G., disoccupato, residente in una frazione del comune di Cupello, a bordo di uno scooter di grossa cilindrata ha messo a repentaglio la propria vita e quella dei passanti tentando di eludere i controlli di una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Vasto. I militari, impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale, vedendolo arrivare a forte velocità gli hanno intimato l'alt ma lui, invece di fermarsi, ha dato gas al suo scooter ed ha tentato di allontanarsi. La sua fuga è però durata poco perché i militari, saliti a bordo della gazzella, lo hanno raggiunto e fermato poco dopo. Il 31enne ha provato a giustificarsi con i carabinieri dicendo di essersi spaventato alla vista degli uomini in divisa poiché la sua moto era sprovvista di assicurazione. Effettivamente lo scooter era privo di regolare assicurazione, cosa che ha comportato poi il sequestro del mezzo. Ma ai carabinieri questa versione non ha convinto e per vederci chiaro hanno deciso di effettuare una perquisizione nei suoi confronti. E' bastato controllare nelle tasche della giacca dell'uomo per capire che il reale motivo della sua fuga erano le 5 dosi di eroina che deteneva. Il 31enne è stato quindi tratto in arresto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Vasto, associato alla locale casa circondariale.

VASTO (CH) 14 settembre 2013 – E' stato identificato e denunciato, dai Carabinieri di Vasto, l'autore della tentata rapina avvenuta, ieri mattina, in via Altieri, ai danni di una pensionata di 73 anni del luogo. L'attività d'indagine avviata dagli uomini dell'Arma, in breve tempo, ha permesso di identificare lo straniero che aveva aggredito l'anziana nel tentativo, peraltro non riuscito, di rubarle la collana che indossava. Si tratta di N.O., tunisino di 34 anni noto alle Forze dell'ordine, denunciato in stato di libertà con l'accusa di tentata rapina. Da giorni, a seguito degli ultimi eventi criminosi, oltre alle pattuglie in divisa presenti sul territorio quotidianamente, i Carabinieri di Vasto hanno intensificato i controlli con militari in abiti civili che, a piedi ed in auto, si muovono nel centro abitato. Grazie alle informazioni raccolte dai militari subito dopo l'accaduto e la sommaria descrizione fornita dalla vittima, che questa mattina ha formalizzato la denuncia presso gli uffici dell'Arma, è stato possibile identificare il 34enne, che vive a Vasto senza fissa dimora. I controlli messi in campo dai Carabinieri già nei giorni scorsi avevano dato i primi risultati. Uno straniero era stato identificato dai militari e nei suoi confronti era stata avanzata la richiesta del foglio di via obbligatorio all'Autorità competente. L'uomo si era avvicinato ad una donna nel tentativo di scipparla ma le urla della signora lo avevano fatto desistere. I militari dell'Arma, subito intervenuti, lo avevano in poco tempo rintracciato.

 

Vasto, 14 settembre 2013 - Un cadavere in avanzato stato di decomposizione e' stato rinvenuto, questo pomeriggio, nei pressi del fiume Sinello da alcuni pescasportivi che hanno subito avvertito il 112. Sul posto e' intervenuta l'A.G. locale che sta coordinando le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Vasto con la collaborazione dei colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Chieti. Il Pubbico Ministero ha disposto, per la giornata di Lunedì, l'esame autoptico che stabilirà le cause del decesso. Sono già in corso gli accertamenti per stabilire l'identità del cadavere, al momento ancora sconosciuta.

San Salvo (CH)12 settembre 2013 – Continua senza sosta l'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti messa in atto dai Carabinieri nel vastese. Dopo gli arresti eseguiti nei giorni scorsi che, tra l'altro, hanno portato anche al sequestro di ben 33 chili di marijuana, ieri pomeriggio a cadere nella “rete” degli uomini dell'Arma è stato un pusher di 19 anni. Il giovane è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Salvo nei pressi del piazzale antistante lo stadio comunale, dove si stava svolgendo un incontro di calcio. I militari dell'Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno notato il 19enne, S.S. incensurato, a bordo di un ciclomotore senza targa che confabulava con altri due coetanei. Il giovane, noto alle Forze dell'Ordine poiché visto, in più occasioni, in compagnia di abituali utilizzatori di sostanze stupefacenti, alla vista della gazzella dei carabinieri che si stava avvicinando ha messo in moto lo scooter ed ha provato ad allontanarsi, ma è stato subito bloccato. Diversamente è andata per i suoi due “clienti” che, approfittando della situazione, sono riusciti a fuggire e a far perdere le loro tracce. Da un primo controllo S.S., tra l'altro disoccupato, non è risultato in possesso di sostanze stupefacenti. Nel suo portafogli, però, i carabinieri hanno trovato la somma, in contanti, di 385 euro che li ha insospettiti. Accompagnato in caserma il giovane, che fino ad allora aveva ostentato sicurezza, ha capito di non avere più scampo. Quando i Carabinieri lo hanno sottoposto ad una perquisizione più accurata, è stato lui stesso ad estrarre dagli slip un pacchetto di sigarette, con all'interno 4 dosi di eroina pronte per la vendita, e a consegnarlo agli uomini dell'Arma. Per lui sono quindi scattate le manette ai polsi con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, associato alla casa circondariale di Vasto. S.S. è stato inoltre denunciato dai Carabinieri poiché al momento del controllo era alla guida di un ciclomotore sprovvisto di targa ed assicurazione.

San Salvo (CH) 11 settembre 2013– Alla vista dell'auto dei Carabinieri schiaccia il piede sull'acceleratore e tenta di allontanarsi ma fa pochi metri e viene raggiunto dai militari che lo fermano per un controllo e lo trovano in possesso di hashish. L'episodio è avvenuto, nel tardo pomeriggio di ieri, alla periferia di San Salvo. Un uomo di 30 anni alla guida di una Toyota Rav 4 è stato tratto in arresto dai Carabinieri della locale Stazione con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell'Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato che l'uomo, vedendoli sopraggiungere, aveva subito aumentato la velocità della sua auto tentato di allontanarsi. Il dubbio dei carabinieri, che l'uomo volesse sfuggire ad un eventuale controllo, è aumentato quando lo hanno fermato ed hanno visto che era visibilmente nervoso e preoccupato. In particolare, agli uomini dell'Arma, non è sfuggito che il 30enne, nel frattempo, aveva estratto dal cruscotto della sua auto il posacenere, senza riuscire però a rimetterlo al suo posto, e probabilmente aveva buttato, nella cavità che si era creata, della sostanza stupefacente. Con l'aiuto di un carrozziere, che ha provveduto a smontare parte del cruscotto senza recare danni all'auto, i Carabinieri sono riusciti, successivamente, a recuperare un involucro contenente 25 grammi di hashish. Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata nella sua abitazione di San Salvo, sono state poi rinvenute tre dosi di eroina ed una di hashish nascoste in un borsellino e tre mazzette di denaro contante, in tagli prevalentemente da 10, 20 e 50 euro, per un importo complessivo di 2250 euro, custoditi in alcuni cassetti di un mobile della camera da letto. Il 32enne, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato associato alla casa circondariale di Vasto.


Vasto, 8 settembre 2013 - Due coniugi, M.A. di 34 anni e M.R. di 32 anni, ieri sera sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Vasto con le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli uomini del'Arma li hanno fermati nella loro abitazione subito dopo che avevano venduto una dose di eroina ad un tossicodipendente di 35 anni di Monteodorisio (CH). L'operazione portata a termine dai militari e' il frutto dei quotidiani servizi di controllo attuati nel territorio dai Carabinieri di Vasto. I militari, infatti, da giorni tenevano sotto controllo l'abitazione dei due coniugi dove, in più occasioni, era stato notato uno strano via vai di giovani noti alle Forze dell'Ordine come abituali assuntori di stupefacenti. Ieri sera i Carabinieri, dopo aver visto uscire dall'abitazione della coppia il 35enne, lo hanno fermato per un controllo trovandolo in possesso della dose di eroina appena acquistata. I militari hanno quindi bussato alla porta di casa dei coniugi ignari, fino a quel momento, di essere tenuti sotto controllo dagli uomini dell'Arma. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri hanno poi rinvenuto, in un cassetto di un mobile della cucina, 53 grammi di eroina, 7 grammi di marijuana e 9 grammi di hashish oltre ad un bilancino di precisione e 190 euro in contanti. Tratti in arresto, i due coniugi si sono dovuti salutare: su disposizione dell'Autorita' Giudiziaria il marito e' stato associato alla casa circondariale di Vasto e la moglie al carcere di Chieti. Segnalato all'Autorita' competente, come assuntore di stupefacenti il loro cliente.

VASTO – 4 settembre 2013. Con un'indagine lampo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto sono riusciti ad identificare e trarre in arresto l'autore del furto con strappo commesso, ieri mattina, ai danni di una 83enne del luogo. In manette è finito N.H., un cittadino tunisino di 34 anni senza fissa dimora, noto alle Forze dell'Ordine, rintracciato dai militari, ieri pomeriggio, mentre si aggirava a piedi nel centro cittadino. L'uomo, nel corso della mattinata, aveva avvicinato l'anziana in via Pisacane e con una mossa fulminea le aveva strappato dal collo una catenina in oro. Subito dopo era fuggito facendo perdere le sue tracce ma, accidentalmente, aveva perso la collana sottratta alla donna che era stata poi recuperata da alcuni passanti, testimoni dell'accaduto, e restituita alla 83enne. Immediato l'arrivo dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto allertati dalle chiamate pervenute al 112. Per gli uomini dell'Arma fondamentali, nelle indagini, sono stati alcuni indizi forniti dall'anziana, che non ha riportato ferite, e dai passanti. Il tunisino, rintracciato poche ore più tardi dai militari, aveva provveduto a cambiarsi gli abiti per non essere riconosciuto. Arrestato con l'accusa di furto con strappo, questa mattina è stato processato con rito direttissimo. L'uomo, che ha patteggiato la pena, davanti all'Autorità Giudiziaria ha ammesso le sue colpe dichiarando di averlo fatto in un momento di disperazione dovuto alle difficile condizioni in cui vive. Per lui è scattata la condanna ad un anno di reclusione e quattrocento euro di multa con pena sospesa.

 

Avvicendamento al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti . Ad assumere l'incarico di Comandante è il Maggiore Vincenzo Maresca che subentra al Tenente Colonnello Giacomo Mastrapasqua destinato, a sua volta, ad un nuovo incarico presso la II Brigata Mobile Carabinieri di Livorno. Il Maggiore Vincenzo Maresca, 37 anni, è nato a Pompei. È sposato ed è padre di una bimba di 9 anni. Ha frequentato il 205° Corso (anni 1992-1995) della Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, successivamente è stato ammesso al 177° Corso Carabinieri dell'Accademia Militare di Modena (anni 1995-1997). Nominato Sottotenente dell'Arma il 1° settembre 1997, ha frequentato il 177° Corso d'Applicazione ed il successivo Corso di Perfezionamento (anni 1997-2000). Nominato Tenente il 1° settembre 1999, ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza nel luglio 2000. Il 31 agosto 2000, è stato trasferito presso l'8° Battaglione Carabinieri “Lazio”, ove ha assunto l'incarico di Comandante di Compagnia, partecipando, nel luglio 2001, quale Comandante della CCIR (Compagnia di Contenimento ed Intervento Risolutivo), al G8 di Genova. L'8 ottobre 2001, ha assunto il Comando del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante, fino all'agosto 2003, quando ha assunto il Comando della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni (RC), nello stesso mese ha conseguito la Laurea Specialistica in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna. Il 10 ottobre 2006, ha assunto il Comando della Compagnia Carabinieri di Pistoia, frequentando dal febbraio 2008 al maggio 2008, il 25° Corso d'Istituto per Capitani dell'Arma dei Carabinieri. Promosso Maggiore il 1° settembre 2010, è giunto a Chieti il 31 agosto 2013.

 

VASTO (CH) 31 agosto 2013 – Sono 83 le persone identificate e 68 le autovetture controllate dai Carabinieri della Compagnia di Vasto nel corso di un servizio coordinato a largo raggio che si è svolto dalle 22 di ieri sera fino alle prime ore dell'alba di stamani ed ha interessato i comuni di Vasto e San Salvo. L'attività di contrasto all'illegalità svolta dagli uomini dell'Arma, principalmente nei confronti dei reati così detti “predatori” che sempre più intaccano la percezione di sicurezza dei cittadini, ha visto impegnati 20 militari dell'Arma, sia in divisa che in abiti civili. I controlli hanno interessato anche i luoghi maggiormente frequentati dai giovani con particolare attenzione agli esercizi pubblici dove sono state effettuate delle verifiche sul rispetto delle normative che disciplinano la vendita di sostanze alcoliche. Due le contravvenzioni elevate al Codice della Strada. I militari dell'Arma hanno anche effettuato i controlli di routine alle persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari. In tale contesto, un ordine di custodia cautelare in carcere per evasione dagli arresti domiciliari è stato eseguito nei confronti di un 40enne di San Salvo che nei giorni scorsi, nel corso di un controllo effettuato presso la sua abitazione, non era stato trovato in casa. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d'Appello di Bari a seguito della segnalazione effettuata dai Carabinieri della Stazione di San Salvo.

 

VASTO (CH) – 29 agosto 2013 - Un albanese di 33 anni, K. E., originario di Valona ma da tempo abitante a San Salvo (CH), è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Vasto dopo essere stato trovato in possesso di 33 chili circa di marijuana. L'uomo è stato fermato, ieri mattina, da una pattuglia di militari che stava svolgendo un posto di controllo alla circolazione stradale nei pressi dell'uscita del casello “Vasto Sud” dell'autostrada A/14. Ad insospettire i carabinieri è stato l'evidente abbassamento, nella parte posteriore, della Mercedes Classe A condotta dal 33enne. Alla vista degli uomini dell'Arma l'albanese è apparso molto nervoso e preoccupato aumentando così i sospetti da parte dei carabinieri. La conferma per i militari è arrivata quando all'uomo è stato chiesto di aprire il bagagliaio della sua auto. All'interno di 3 buste di plastica di colore nero gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto 31 involucri di cellophane, opportunamente chiusi con del nastro adesivo da imballaggio, contenenti complessivamente circa 33 chili di sostanza stupefacente del tipo marijuana. L'albanese è stato quindi dichiarato in stato di arresto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e su disposizione dell'Autorità Giudiziaria è stato associato al carcere di Torre Sinello.

 

VASTO (CH)- 7 agosto 2013 Due rumene L.E. e B.R.D., rispettivamente di 20 e 32 anni, note alle Forze dell'Ordine, sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile dopo aver rapinato un anziano all'interno della propria abitazione. E' successo ieri, all'ora di pranzo, in un appartamento di proprietà di un 85enne sordomuto di Vasto. Gli uomini dell'Arma hanno accertato che le due rumene erano riuscite ad introdursi nell'abitazione del pensionato facendogli credere di voler avere un rapporto sessuale con lui. Mentre una delle due lo distraeva l'altra è riuscita ad impossessarsi del suo portafogli con all'interno circa 900 euro. L'anziano si è però accorto delle reali intenzioni delle due malviventi e nel tentativo di fermarle è stato spintonato e buttato terra. A quel punto, prima di fuggire, le due rumene gli hanno anche strappato dal collo la collana in oro che indossava. La fuga delle due malviventi è però durata poco. La badante dell'anziano, nel rientrare in casa, ha notato la presenza delle due straniere ed ha subito avvertito il 112. Immediato l'arrivo dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che sono riusciti a trarle in arresto entrambe. La prima, la 32enne, è stata bloccata nell'androne del palazzo, e poi consegnata ai carabinieri, da due giovani allertati dalle urla della badante dell'85enne. L'altra è stata invece rintracciata e fermata dagli uomini dell'Arma poco distante dal palazzo dove abita l'anziano. Recuperata dai Carabinieri la collana in oro che era ancora nella disponibilità di una delle due donne. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria le rumene sono state tratte in arresto con l'accusa di rapina impropria in concorso e associate alla casa circondariale di Chieti.

 

ROCCASPINALVETI (CH) 27 luglio 2013 – E' stato identificato e denunciato, dai Carabinieri della Stazione di Roccaspinalveti, il responsabile del furto delle “offerte dei fedeli” avvenuto, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, lo scorso martedì. Si tratta di un 46enne della Repubblica Ceca che è accusato del reato di furto. L'uomo, in pieno giorno, era entrato nella chiesa e dopo essersi recato dietro l'altare era riuscito ad impadronirsi di un sacchetto contenente circa 2mila euro, il denaro ricavato dalle offerte dei fedeli della parrocchia. Ad accorgersi del furto era stato proprio il parroco della Chiesa che aveva subito avvertito i Carabinieri della locale Stazione e sporto denuncia contro ignoti. Le indagini degli uomini dell'Arma, in pochi giorni, hanno permesso di rintracciare a Vasto il 46enne, noto alle Forze dell'Ordine e di fatto domiciliato a Sanremo (IM). Grazie alle testimonianze di alcuni fedeli che lo avevano visto aggirarsi, quel giorno, nei presi della Chiesa i militari hanno individuato un motel dove l'uomo aveva trascorso la notte fornendo false generalità. Quando i carabinieri lo hanno fermato aveva con se ancora parte del denaro costituito, per lo più, da monete e banconote di piccolissimo taglio.

San Salvo (CH) – 20 luglio 2013 - Due giovani, lui 23enne e lei 26enne, entrambi noti alle Forze dell'Ordine, sono stati denunciati domenica pomeriggio, dopo essere stati sorpresi a rubare generi alimentari in un supermercato di San Salvo. A sorprenderli, mentre cercavano di nascondere in una borsa la refurtiva, è stato il titolare dell'esercizio commerciale che ha subito chiamato il 112. Sul posto è arrivata una pattuglia della locale Stazione che ha fermato la coppia restituendo al proprietario la merce del valore di circa 200 euro. I due giovani sono stati denunciati per furto aggravato.

 

San Salvo (CH) 03 luglio 2013 – E' stato fermato dai Carabinieri a San Salvo Marina mentre era fermo con la sua macchina in un luogo abitualmente frequentato da tossicodipendenti. L'atteggiamento sospetto di un 20enne, che continuava a guardarsi attorno, non è sfuggito ai militari che hanno quindi provveduto ad identificare lo stesso e a sottoporre a perquisizione il veicolo. In tale contesto i Carabinieri hanno rinvenuto, sotto il sedile dell'auto, legato con del nastro adesivo, un bilancino di precisione mentre, all'interno del suo borsello, sono stati trovati un coltello di genere proibito ed una piccola quantità di hashish. Un secondo bilancino di precisione è stato poi recuperato nel garage della sua abitazione unitamente ad altri 18 grammi di hashish nascosti all'interno di un barattolo posto su di uno scaffale. Per il giovane è scattata una denuncia in stato di libertà con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di un coltello di genere proibito.

 

MONTEODORISIO (CH) 2 luglio 2013 – Una banale discussione tra due uomini, la scorsa sera, ha corso il rischio di avere conseguenze peggiori scongiurate dall'arrivo dei Carabinieri. Un albanese di 58 anni non ha esitato ad estrarre dalla propria auto una falce di circa un metro e venti di grandezza per colpire l'uomo con cui, poco prima, aveva avuto una discussione scaturita, peraltro, per futili motivi. L'episodio è avvenuto davanti ad un bar del centro storico di Monteodorisio (CH) alla presenza di numerose persone. La vittima, un 42enne del posto, è riuscita a proteggersi dai colpi sferratigli con la falce riparandosi con una sedia che si trovava all'esterno dell'esercizio pubblico. Solo il tempestivo arrivo di una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Cupello ha ristabilito la calma. Fortunatamente per il soggetto aggredito, i fendenti sferrati con la falce lo avevano ferito lievemente solo ad un polso. Trasportato con un'ambulanza del 118 all'ospedale di Vasto l'uomo è stato medicato e giudicato guaribile in dieci giorni. Per l'albanese invece è scattata una denuncia in stato di libertà con l'accusa di lesioni personali e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

 

VASTO – 20 giugno 2013 - E' stato condannato in via definitiva a 8 anni e 10 mesi di reclusione un 55enne di Vasto che diversi anni fa, a San Salvo, si rese responsabile dei reati di violenza sessuale e atti sessuali con minori. La Procura della Repubblica presso la Corte d'Appello di L'aquila ha emesso, nei suoi confronti, un ordine di carcerazione che è stato eseguito, ieri mattina, dai Carabinieri della Stazione di Vasto. L'uomo è stato rintracciato dai Carabinieri nella sua abitazione ed è ora recluso presso la locale casa circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.Le generalità dell'arrestato non vengono divulgate per garantire l'anonimato della vittima.

 

VASTO - 18 giugno 2013 – Un 23enne di Cupello (CH), noto alle Forze dell'Ordine, è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di estorsione grazie alla denuncia sporta dalla vittima, un 45enne del posto, che, dopo aver ricevuto la richiesta di denaro da parte del giovane, non ha esitato a rivolgersi agli uomini dell'Arma per denunciare l'accaduto. L'episodio è avvenuto ieri mattina a Cupello. Il 23enne, in cambio di 80 euro, aveva garantito all'uomo di fargli riavere la saldatrice che gli era stata rubata qualche giorno prima e che, a suo dire, era ora nella disponibilità di un rom da lui conosciuto. I Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi dell'Aliquota Radiomobile, venuti a conoscenza dell'accaduto, hanno deciso di accompagnare il 45enne all'appuntamento, fissato dal giovane per la tarda mattinata nei pressi della pineta comunale. Con le banconote preventivamente fotocopiate dai militari la vittima ha incontrato il 23enne e gli ha consegnato il denaro. L'estorsore, a quel punto, ha detto che si sarebbe allontanato per pochi minuti per recarsi a prendere la saldatrice. I Carabinieri però, rimasti ad osservare poco distanti fino a quel momento, per evitare che si dileguasse con il denaro sono intervenuti e lo hanno bloccato. Vistosi scoperto il giovane ha confessato di essersi inventato tutto e di non essere in possesso della saldatrice tantomeno di sapere chi l'avesse rubata. Ha ammesso poi di aver organizzato tutto da solo dopo aver saputo, casualmente, del furto subito dal 45enne. Per lui sono però ugualmente scattate le manette ai polsi con l'accusa di estorsione e, questa mattina, è stato processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Vasto dove l'Autorità Giudiziaria ha convalidato il suo arresto. Il giovane, circa dieci giorni fa, era stato denunciato a piede libero dai Carabinieri con l'accusa di ricettazione. I militari della Stazione di Cupello, nel corso di un controllo, lo avevano trovato in possesso di un decespugliatore che era stato rubato, due giorni prima, ad un 32enne del posto.

Vasto, 17 giugno 2013 - Cupello CH - Quattro persone arrestate dopo aver rubato cavi e canaline di rame ed un furto sventato costituiscono il bilancio dell'attività di contrasto al dilagante fenomeno dei furti del cosiddetto “oro rosso” messa in atto, nel weekend, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti. Gli uomini dell'Arma hanno recuperato complessivamente 700 chili di cavi di rame e 23 canaline, i primi trafugati da un impianto fotovoltaico e gli altri asportati da abitazioni ed esercizi commerciali. Il tempestivo intervento di una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Cupello sabato notte ha impedito ad un gruppo di ladri di portare a termine un furto di cavi di rame da un impianto fotovoltaico ubicato nel comune di Monteodorisio (CH). Grazie alla segnalazione del sistema antintrusione delle struttura collegato con la centrale operativa dell'Arma e all'arrivo, in pochi istanti, dei Carabinieri della locale stazione, i malviventi sono stati costretti ad abbandonare la refurtiva e a dileguarsi nelle campagne circostanti. I militari, con la collaborazione del personale di un istituto di vigilanza della zona che ha partecipato alle ricerche, hanno poi recuperato, a poca distanza dall'impianto, depositati sul ciglio della strada, circa 700 chili di cavi di rame verosimilmente pronti per essere caricati su di un mezzo ed essere trasportati altrove. Gli uomini dell'Arma hanno anche accertato che per introdursi all'interno della struttura i malviventi avevano tranciato la recinzione metallica con delle tronchesi.

 

 

SAN SALVO - Chieti, 8 giugno 2013 - CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE PER DETENZIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Nell'ambito di dedicati controlli pianificati a seguito di numerose segnalazioni ricevute circa la presenza di persone sospette all'interno della Villa Comunale, i Carabinieri della Stazione di San Salvo hanno tratto in arresto due giovani ritenuti dediti allo spaccio di stupefacenti. I due, S.P. (18nne di origini polacche) e D.S. (24nne del posto, già conosciuto ai Carabinieri per fatti analoghi), erano oggetto, da tempo, di particolare attenzione dai militari di San Salvo. Venerdì, verso le ore 18:30, proprio all'interno dello spazio verde di San Salvo, ritenendo il momento dell'intervento proficuo, venivano fermati e sottoposti a perquisizione personale e successivamente domiciliare, nel corso delle quali, venivano, infatti, rinvenuti e sequestrati circa 90 gr di hashish (in parte già confezionata in dosi pronte per lo spaccio) oltre ad un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento. Dopo le formalità di rito i due soggetti sono stati associati presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Non si escludono a breve ulteriori sviluppi poiché è altamente probabile che i due non operassero da soli ma, piuttosto, facessero parte di una rete di piccoli spacciatori specializzati in “droghe leggere” che ha prescelto la villa comunale come mercato di spaccio essendo assiduamente frequentata da giovani del luogo.

 

Comando Legione Carabinieri “Abruzzo”

S M - Ufficio OAIO

COMUNICATO STAMPA

CERIMONIA di celebrazione del 199° Annuale della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri.

Oggi 5 giugno 2013 ricorre il 199° Annuale della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri.

L'evento è stato celebrato, con inizio dalle ore 09.30, presso la caserma Infelisi di Chieti, sede del Comando Legione Carabinieri Abruzzo, con la partecipazione di militari del Comando Legione, del Comando Provinciale di Chieti e del Centro Nazionale Amministrativo.

Oltre ad uno schieramento dei reparti del capoluogo, hanno partecipato le rappresentanze dell'Associazione Nazionale Carabinieri, le vedove e gli assistiti dell'Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri.

Il Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo, Generale di Brigata Claudio Quarta, ha commemorato la ricorrenza e dato lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica e dell'Ordine del Giorno del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Leonardo Gallitelli.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti ai militari distintisi in operazioni di servizio.

In allegato, i dati statistici dell'attività operativa a livello regionale, nel periodo dal 1° giugno 2012 al 31 maggio 2013.

 

Comando Legione Carabinieri “Abruzzo”

SM - Ufficio OAIO

ATTIVITA' OPERATIVA DELLA LEGIONE CARABINIERI “ABRUZZO”

- periodo 01-06-2012/31-05-2013 -

•  delitti perseguiti 41.697 , per 10.605 dei quali sono stati individuati gli autori;
•  persone denunciate 13.057 , di cui 2.575 in stato di arresto e 10.482 segnalate all'autorità giudiziaria;

•  REATI DI MAGGIORE GRAVITA' VERIFICATISI NELLO STESSO PERIODO :

•  omicidi n. 8 , di cui 8 scoperti;
•  tentati omicidi n. 28 , di cui 25 scoperti;
•  estorsioni denunciate n. 91 , di cui 78 scoperte;
•  rapine n. 319 , per 111 delle quali sono stati identificati gli autori;
•  Furti in abitazioni, esercizi pubblici, autovetture,ecc.:
•  n. 21.336 furti, di cui 989 con autori noti ? 1439 persone denunciate, di cui 452 in stato di arresto e 987 in stato di libertà .
•  Nell' attività di contrasto al fenomeno dell' usura sono state denunciate 18 persone di cui 11 in stato di arresto .
•  Nel settore del traffico di stupefacenti , l'attività espletata ha consentito la denuncia di 1.510 persone, di cui 757 in stato di arresto , mentre altre 732 sono state segnalate alle competenti Prefetture; sono stati inoltre sequestrati 94 chilogrammi di sostanze stupefacenti.
•  I sequestri di armi e munizioni ammontano a 315 mentre 10 sono i chilogrammi di esplosivi sequestrati. La citata attività ha portato alla denuncia di 211 persone.
•  Nell'ambito della lotta allo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile sono state denunciate 112 pe rsone, di cui 47 in stato di arresto.
•  Le misure di prevenzione proposte dall'Arma ammontano a 751 .
•  Per quanto attiene l' attività dei Reparti Speciali :
•  il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ha effettuato 1.663 ispezioni , con 1500 infrazioni accertate, 714 persone segnalate e sequestri/chiusure per complessivi 16.977.329,00 Euro;
•  69 ispezioni a tutela dell'ambiente sono state effettuate in collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico , con l'accertamento di 57 violazioni, la segnalazione di 59 persone e sequestri per un valore totale di 5.584.605,00 Euro.
•  Nel corso dell' attività del Servizio Navale sono state controllate 893 imbarcazioni ed elevate 328 contravvenzioni alle norme del Codice della Navigazione.
•  Nell'attività di contrasto relative al fenomeno dell' immigrazione clandestina il personale dell'Arma ha proposto 134 espulsioni , tutte accolte.
•  I servizi di Carabiniere di Quartiere ammontano ad 16.900 .
•  Le contravvenzioni elevate al Codice della Strada sono 22.769 e le relative somme oblate ammontano ad € 2.017.988,85 .
•  Le pattuglie e perlustrazioni effettuate sono oltre 134.000 con l'impiego di 238.636 militari . Nel corso dei citati servizi sono state controllate 473.282 persone e 400.562 veicoli .

 

VASTO (CH) 3 giugno 2013 – Salgono a tre gli arresti eseguiti dai Carabinieri nell'ambito dell'operazione antidroga, coordinata dal Dott. Ciani della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, che già ieri aveva permesso di arrestare due persone, sequestrare cocaina e hashish e recuperare un taccuino con, verosimilmente, annotati riferimenti importanti all'attività di spaccio condotta dai due. Nel prosieguo delle indagini gli uomini dell'Arma hanno effettuato ulteriori perquisizioni domiciliari e nel pomeriggio di ieri hanno controllato l'abitazione di G.L.M., 46enne del posto, noto alle Forze dell'Ordine, che inizialmente è apparso tranquillo nonostante la presenza dei Carabinieri. Sebbene la perquisizione non abbia portato al rinvenimento di sostanze stupefacenti, gli uomini dell'Arma hanno trovato un biglietto aereo di sola andata per una località estera, a lui intestato, che comprovava l'imminente partenza da parte dell'uomo. E' stata inoltre sequestrata documentazione confermante la complicità di G.L.M. nell'attività di spaccio condotta dai due arrestati nel corso della mattinata. Per tali ragioni l'Autorità Giudiziaria di Vasto, ieri sera, ha emesso nei confronti del 46enne un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che i Carabinieri della Compagnia di Vasto hanno provveduto ad eseguire traducendo l'uomo presso la casa circondariale di Torre Sinello. L'attività d'indagine è ancora in corso con il più stretto riserbo da parte dei Carabinieri.

 

Vasto (CH) 2 giugno 2013 – Dalle 6:30 di questa mattina 30 Carabinieri della Compagnia di Vasto, con l'ausilio di unità cinofile del Comando Legione Carabinieri Chieti, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari disposte dal Dott. Ciani, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, nell'ambito di un'indagine contro lo smercio di sostanze stupefacenti. Due persone, G.G. di 26 anni e C.G. di 45 anni sono stati tratti in arresto in flagranza di reato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle loro abitazioni i militari hanno recuperato alcuni involucri contenenti 13 grammi di cocaina e 20 grammi di hashish, nonché un bilancino di precisione. Particolarmente importante è stato il sequestro di un taccuino, ritrovato nell'abitazione di uno dei due arrestati, che presumibilmente contiene importanti riferimenti all'attività di spaccio condotta. Gli arrestati sono stati associati al carcere di Torre Sinello a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. L'attività d'indagine è tutt'ora in corso con il più stretto riserbo da parte dei Carabinieri.

 

Vasto (CH) 30 maggio 2013 – E' stata recuperata nel week end, dai Carabinieri della Stazione di San Salvo, l'attrezzatura da lavoro agricolo rubata, la settimana scorsa, nell'abitazione di un pensionato di 79 anni. La refurtiva è stata ritrovata nell'abitazione di un 27enne del posto, noto alle Forze dell'ordine, che è stato denunciato con l'accusa di ricettazione. L'indagine dei carabinieri era scaturita dalla denuncia dell'anziano che si era rivolto ai militari dopo aver subito una serie di furti in abitazione. Quando i militari hanno perquisito la casa del giovane, oltre alla refurtiva recuperata, del valore di circa mille euro, sono stati sequestrati anche sette grammi di marijuana che il 27enne deteneva nella sua camera da letto, all'interno di una busta per alimenti. Per lui è scattata quindi anche una segnalazione alla Prefettura di Chieti come assuntore di sostanze stupefacenti.

 

SI FERMA A PRENDERE UN CAFFE' AL BAR E TENTANO DI RUBARGLI L'AUTO. 28ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

VASTO – Ha tentato di rubare l'auto ad un 42enne che, in quel momento, stava bevendo un caffè al bar. L'uomo è stato però bloccato da una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vasto con l'accusa di furto aggravato. Il proprietario dell'auto l'aveva lasciata incustodita per pochi minuti con le chiavi inserite. Per il ladro, un 28enne del posto, è stato “un gioco da ragazzi” infilarsi in macchina e avviare il motore. Per sua sfortuna però una gazzella dei carabinieri stava transitando proprio in quel momento. I militari, hanno visto un uomo uscire dal bar e gridare a squarciagola. A quel punto, si sono resi conto di quello che stava accadendo e sono subito intervenuti riuscendo a bloccare il ladro. Arrestato con l'accusa di furto aggravato, il 28enne, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato giudicato con rito direttissimo e posto agli arresti domiciliari.

 

 

ABUSI SESSUALI SU MINORI: RUMENO ARRESTATO DAI CARABINIERI

 Un rumeno abitante nella provincia di Chieti è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di violenza sessuale su minori. Le indagini condotte dagli uomini dell'Arma hanno permesso di accertare che l'uomo, da tempo, abusava sessualmente di tre minorenni rispettivamente di 4, 6 e 14 anni. Le indagini dei Carabinieri sono scaturite dalla denuncia della madre dei minori che si è rivolta ai militari per sporgere denuncia. L'uomo, alcuni giorni fa, era stato denunciato in stato di libertà dagli uomini dell'Arma con l'accusa di violenza sessuale in danno di minori. Ieri, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Chieti che ha condiviso pienamente i risultati investigativi prodotti dai militari, i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Il rumeno, rintracciato nella sua abitazione, è stato quindi trasferito in carcere a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale e atti sessuali con minorenni, aggravati e continuati.

Vasto (CH) 10 aprile 2013 – Un incontro a “luci rosse” tra un 55enne del vastese e un'attraente rumena di 47 anni, avvenuto in un appartamento della zona all'inizio del mese di Aprile, stava per causare “spiacevoli” conseguenze all'uomo. Dopo la “passione”, infatti, il 55enne, che a sua insaputa era stato filmato e fotografato durante il rapporto sessuale, è stato ricattato: se non avesse consegnato 10mila euro alla 47enne, lei avrebbe fatto recapitare a sua moglie le foto e i filmati compromettenti. La vittima però non ha ceduto all'estorsione messa in atto dalla rumena, che nella circostanza si era avvalsa dell'aiuto di un suo connazionale di 27 anni, e si è rivolto ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto. Gli uomini dell'Arma sono riusciti ad incastrare i due malviventi e a trarli in arresto con l'accusa di concorso in tentata estorsione. L'uomo, dopo essersi recato dai Carabinieri di Vasto, ha raccontato ai militari che l'incontro con i due estorsori per la consegna del denaro, in cambio delle foto e dei filmati “piccanti”, era stato fissato in un parcheggio di un centro commerciale ubicato nei pressi dell'uscita “Vasto Nord” dell'autostrada A14. All'appuntamento, ieri sera, si sono però recati anche i carabinieri che, quando hanno visto arrivare i due rumeni, sono subito intervenuti bloccandoli. Nella borsa della donna i militari hanno trovato le foto “incriminate” e una macchina fotografica digitale all'interno della quale vi era il filmato a “luci rosse” girato durante l'incontro. Nell'abitazione della 47enne gli uomini dell'Arma hanno, poi, recuperato anche un PC portatile contenente una copia dello stesso materiale sequestrato nel parcheggio. Dopo l'arresto la donna è stata associata presso le casa circondariale di Chieti mentre il suo connazionale in quella di Vasto.

 

Vasto (CH) 27 marzo 2013 – DI M N, il 26enne di Termoli che lo scorso 15 Agosto 2012 , a Vasto, a bordo di una moto, scippò una donna di 72 anni del posto mentre camminava, è stato condannato a due anni e un mese di reclusione e al pagamento di un'ammenda di mille euro. L'uomo, a seguito delle indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Vasto, fu dapprima denunciato e poi, a seguito di un'ordinanza emessa dall'Autorità Giudiziaria, arrestato. Nella circostanza la donna riportò la rottura dell'anca e fu ricoverata in ospedale. Ieri è arrivata la condanna.

Vasto (CH) 26 marzo 2013 – Grazie alla collaborazione di un dipendente della ditta era riuscito a caricare, sul proprio camion, 22 quintali di fertilizzanti in più rispetto a quelli che aveva realmente acquistato. L'uomo ed il suo complice non sono riusciti però a farla franca e sono stati arrestati dai Carabinieri con l'accusa di concorso in furto aggravato. L'episodio è accaduto, ieri, presso una ditta di fertilizzanti ubicata nella zona industriale di Vasto. L'acquirente, un 40enne di Montorio Inferiore (AV), si era recato presso l'azienda per comprare un quantitativo di fertilizzante. Al momento però di caricare il materiale sul proprio camion, avvalendosi della collaborazione di un dipendente “infedele”, un 40enne di Vasto, ha aggiunto 22 quintali di fertilizzanti, del valore di circa 600 euro, a quelli che aveva realmente acquistato e che erano indicati nella bolla di accompagnamento. Ad accorgersi però dell'ammanco di materiale è stato un responsabile della ditta che ha subito avvertito i Carabinieri della Stazione di Vasto. L'uomo ha spiegato ai militari che già in altre occasioni si erano verificate delle “sparizioni” di quantitativi di materiali ed i sospetti erano ricaduti proprio su quel dipendente “infedele”. Gli uomini dell'Arma, dopo aver accertato che a bordo del camion erano stati caricati effettivamente 22 quintali di materiale non indicati sulla bolla di accompagnamento, hanno tratto in arresto i due uomini con l'accusa di concorso in furto aggravato.

Vasto (CH) 25 marzo 2013 – Nella tarda serata di Sabato, un rumeno di 27 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Salvo perché condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per truffa, contraffazione e traffico di documenti amministrativi commessi nel suo paese. Nei confronti dell'uomo pendeva un mandato di arresto europeo emesso dalle Autorità rumene. I militari dell'Arma hanno fermato l'uomo verso le 22 mentre stavano svolgendo un servizio perlustrativo all'interno del centro abitato di San Salvo. Gli accertamenti effettuati mediante la Banca Dati hanno permesso di scoprire che, sul conto dell'uomo, vi era il provvedimento di cattura che gli è stato poi notificato in caserma. Tratto in arresto, il rumeno è stato tradotto presso la casa circondariale di Vasto.

Gissi (CH)- 20 marzo 2013 – Un pregiudicato di Gissi (CH), ieri pomeriggio, è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver rubato 10 fusti di vernice all'interno di una “colorificio” del posto. L'uomo, di 54 anni, dopo aver parcheggiato la sua Fiat Punto nelle vicinanze dell'ingresso del magazzino della ditta, si è introdotto all'interno e, senza che nessuno se ne accorgesse, ha caricato i bidoni di vernice nella sua macchina. Solo mentre si allontanavano con l'auto il personale del colorificio si è accorto della presenza del malvivente e del furto appena subito. Immediatamente sono stati avvertiti i Carabinieri della Stazione di Gissi che, in breve tempo, hanno avviato le ricerche della Fiat Punto riuscendo a rintracciare l'auto e il suo proprietario, poco più tardi, nel centro abitato del paese. Fermato dai Carabinieri, l'uomo aveva ancora parte della refurtiva nella macchina. Arrestato con l'accusa di furto aggravato il 54enne, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari. La refurtiva, del valore di circa 500 euro, è stata completamente recuperata dai militari e restituita, successivamente, al colorificio.

 

San Salvo (CH) - 19 marzo 2013 – Un 35enne di San Salvo, ieri sera, è stato tratto in arresto dai Carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di 215 grammi di eroina. L'uomo è stato fermato dai militari della Stazione di San Salvo nei pressi del garage della sua abitazione dove aveva dato appuntamento ad un tossicodipendente. Lo stupefacente recuperato, in parte già suddiviso in dosi e pronto per la vendita, era stato occultato dietro un armadio, all'interno del garage. Diverse erano state, negli ultimi tempi, le segnalazioni pervenute ai Carabinieri della locale Stazione da parte dei residenti della zona che, sempre più spesso, avevano notato lo strano andirivieni di tossicodipendenti nei pressi del garage dell'uomo. Quando i Carabinieri sono intervenuti il 35enne era in compagnia di un cliente che però, alla vista degli uomini dell'Arma è riuscito a fuggire. Nel tentativo di farla franca l'arrestato ha gettato lo stupefacente dietro un armadio ma ciò non è servito a nulla. Nei suoi confronti infatti, sono scattate le manette ai polsi con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e su disposizione dell'Autorità Giudiziaria è stato associato al carcere di Vasto.

San Salvo (CH)- 18 marzo 2013 – Due uomini di 36 e 41 anni, ieri pomeriggio, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vasto, dopo aver messo a segno un furto all'interno di un cantiere edile ubicato a San Salvo Marina. Gli uomini dell'Arma, che stavano svolgendo un servizio di controllo del territorio, nel transitare nei pressi del cantiere, hanno notato due persone a bordo di una Fiat Ulisse che, alla vista della gazzella dei carabinieri, hanno subito cercato di allontanarsi. I militari si sono insospettiti ed hanno intimato l'alt alla vettura riuscendo a bloccarla. Gli occupanti, entrambi residenti a San Salvo, uno dei quali macedone, sono apparsi visibilmente preoccupati. Ai carabinieri infatti, sono bastati pochi attimi per capire che il materiale presente all'interno dell'auto, consistente in attrezzatura edile di vario genere, in parte anche ferrosa e riconducibile a pezzi di ponteggi, del valore approssimativo di circa 2mila euro, era stato rubato, pochi istanti prima, nel cantiere ivi presente. Accompagnati in caserma i due uomini sono stati tratti in arresto con l'accusa di furto in concorso e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, posti agli arresti domiciliari.

San Salvo (CH)- 15 marzo 2013 – Una coppia di San Salvo, lui 41enne e lei 28enne, è stata denunciata dai Carabinieri, questa notte, con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della Stazione di San Salvo, intorno alle ore 2:00, stavano eseguendo un posto di controllo alla circolazione stradale nel centro abitato, quando hanno intimato l'alt all'auto a bordo della quale si trovavano i due conviventi. Nel corso dei controlli di routine dei documenti di circolazione della vettura, i militari hanno notato che i due erano particolarmente nervosi e preoccupati. Pensando che potessero nascondere della sostanza stupefacente, i carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo più accurato rinvenendo così, nella borsa della donna, 16 grammi di hashish. Accompagnati in caserma, nei loro confronti è scattata quindi una denuncia con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

VASTO (CH)- 12 marzo 2013 – Un 37enne del posto, che ieri mattina è incappato in uno dei frequenti controlli alla circolazione stradale che i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vasto effettuano nel centro cittadino, è stato denunciato a piede libero per falsità in scrittura privata. L'uomo, alla guida di un'Alfa Romeo, fermato dai militari per un controllo di routine, aveva esposto sul parabrezza della propria auto un contrassegno assicurativo contraffatto. La sua autovettura è stata quindi posta sotto sequestro amministrativo ed affidata in custodia ad una ditta autorizzata del posto.

San Salvo (CH) -12 marzo 2013 – I Carabinieri della Stazione di San Salvo hanno denunciato un 34enne del posto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La scorsa notte i militari, mentre erano impegnati in un servizio perlustrativo in orario notturno, lo hanno fermato per un controllo di routine, trovandolo in possesso di tre grammi di eroina che custodiva nella tasca della sua giacca. Ad insospettire gli uomini dell'Arma è stato l'atteggiamento assunto dall'uomo al momento del fermo, apparso visibilmente nervoso. I militari, pensando che potesse detenere della sostanza stupefacente, hanno effettuato un controllo più accurato rinvenendo così, nella tasca della sua giacca, lo stupefacente. I Carabinieri della Stazione di San Salvo hanno anche eseguito tre ordini di carcerazione disposti dalla Procura della Repubblica di Vasto nei confronti di tre pregiudicati del posto responsabili del reato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. In manette sono finiti un 28enne che dovrà scontare la pena definitiva di due anni ed un mese per fatti avvenuti a Gissi nel 2011, un 43enne che dovrà scontare la pena definitiva di tre anni e due mesi per fatti avvenuti a San Salvo tra Febbraio e Maggio del 2011 e un 37enne che dovrà scontare la pena definitiva di 2 anni e dieci mesi per fatti avvenuti in San Salvo e Termoli tra Gennaio e Aprile 2011.

Roccaspinalveti (CH) - 6 marzo 2013 – Hanno fatto sopralluoghi per tutta la mattinata in diversi bar dei comuni dell'alto vastese i quattro rumeni denunciati, questa notte, dai Carabinieri con le accuse di tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di arnesi da scasso. I militari delle Stazioni Carabinieri di Roccaspinalveti e San Buono (CH) erano sulle loro tracce da diverse ore, da quando i proprietari di alcuni esercizi pubblici del posto li avevano avvertiti della presenza, nella zona, di quattro stranieri a bordo di una Alfa 156 che erano entrati nei loro bar e avevano mostrato un “particolare” interesse per le slot machine, le macchinette cambia soldi e i biglietti del “gratta e vinci”. Sicuri che la banda si stesse preparando a mettere a segno dei furti, verosimilmente nel corso della notte, i carabinieri hanno predisposto dei servizi di controllo del territorio che in tarda serata hanno permesso di rintracciare e identificare le quattro persone. I rumeni, tutti incensurati, di età compresa tra i 23 e i 29 anni, abitanti a Casalbordino, nel tardo pomeriggio di ieri avevano tentato di mettere a segno anche un furto in una villa di Roccaspinalveti ma, nella circostanza, erano stati messi in fuga dai proprietari di casa che, subito dopo, avevano avvertito i carabinieri del posto. Gli stessi rumeni, prima di essere rintracciati dagli uomini dell'Arma, avevano anche tentato di asportare una Mercedes SW classe C ma anche in questo caso avevano dovuto desistere. Quando i carabinieri li hanno bloccati, i quattro sono stati trovati in possesso di giraviti, tubi di ferro, piedi di porco, tronchesi di grosse dimensioni, torce, guanti e passamontagna. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, vista l'assenza di precedenti penali a loro carico, i quattro sono stati tutti denunciati a piede libero per i reati di tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

San Salvo (CH) 4 marzo 2013 – Una probabile questione in sospeso, sulla quale i Carabinieri della Stazione di San Salvo e del Nucleo Radiomobile di Vasto stanno cercando di fare luce, è la causa che, ieri pomeriggio, nel pieno centro di San Salvo, ha scatenato una violenta lite tra due pregiudicati del posto, rispettivamente di 23 e 41 anni. Ad avere la peggio è stato il più grande dei due che è stato sfregiato al volto e al torace con un coltello e colpito a bastonate, riportando la frattura del metacarpo e una prognosi complessiva di 30 giorni. Il suo aggressore, più giovane, anche lui refertato con una prognosi di 8 giorni per contusioni varie, è stato invece arrestato dai carabinieri con l'accusa di lesioni gravi. Nei suoi confronti anche l'aggravante dello sfregio permanente del viso procurato al suo rivale. Molto probabilmente la lite tra i due pregiudicati è legata all'incendio dell'auto di proprietà della madre del 41enne, di fatto in uso al figlio, avvenuto, a San Salvo, la mattina del 14 Febbraio. Quel giorno, infatti, in via delle Viole una Fiat Bravo venne incendiata e nell'auto fu rinvenuto un barattolo di vetro contenente dei residui di liquido infiammabile verosimilmente usato come innesco. Le indagini avviate dai Carabinieri del posto a seguito di quell'episodio hanno permesso di accertare che il responsabile dell'accaduto era il pregiudicato di 23 anni che proprio lo scorso sabato pomeriggio, il giorno prima della lite tra i due pregiudicati, era stato denunciato in stato di libertà con l'accusa di danneggiamento a seguito di incendio. I Carabinieri stanno ora indagando per cercare di capire quali siano le ragioni che avevano portato il 23enne ad incendiare l'auto del 41enne e che ha poi scatenato la lite tra i due, domenica pomeriggio.

VASTO – 26 febbraio 2013 - Girava in motorino con un bastone estensibile d'acciaio nel bauletto. L'uomo, un pregiudicato di 26 anni del posto, la scorsa mattina, è stato denunciato in stato di libertà, con l'accusa di possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vasto. I militari, che stavano svolgendo un posto di controllo alla circolazione stradale nel centro abitato, hanno fermato l'uomo che sopraggiungeva a bordo di un ciclomotore e nel corso del controllo hanno scoperto che nel vano portacasco nascondeva il bastone metallico estensibile.

VASTO – 26 febbraio 2013 -I Carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Vasto, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 34enne di San Severo (FG) responsabile del reato di tentata estorsione. L'episodio risale alla fine del mese di Gennaio quando l'uomo, una sera, rubò l'auto ad un impiegato di 49 anni residente a Vasto e poi lo contattò al telefono chiedendogli mille euro per restituirgliela. Una tecnica ormai nota quella del “cavallo di ritorno” che però costò cara al 34enne poiché i Carabinieri di Vasto, a seguito dei fatti, lo denunciarono in stato di libertà. Le indagini degli uomini dell'Arma scaturirono dalla denuncia della vittima che una sera non trovò più la sua auto parcheggiata sotto casa e si recò presso la stazione carabinieri per sporgere denuncia. Un paio di giorni dopo però, mentre era al lavoro, l'uomo ricevette una telefonata da un numero sconosciuto ed una voce, al telefono, gli disse che, se voleva riavere la sua auto, doveva pagare mille euro. Il 49enne non accettò la proposta e decise di recarsi nuovamente dai carabinieri per raccontare l'accaduto e chiedere aiuto. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, analizzando i tabulati telefonici, riuscirono a risalire al numero di telefono dal quale era partita la telefonata e raccolsero gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 34enne di San Severo (FG) nei cui confronti, pertanto, scattò una denuncia in stato di libertà con l'accusa di tentata estorsione. Ieri, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Vasto, i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del malvivente che è stato rintracciato a San Severo e associato alla locale casa circondariale.

VASTO 20 febbraio 2013 – I Carabinieri della Stazione di Vasto, ieri mattina, hanno eseguito un ordine di carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica di Vasto, nei confronti di M. S., pregiudicata di 35 anni, che dovrà espiare la condanna definitiva a quattro anni e due mesi di reclusione per detenzione, a fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, commessa a Vasto nel periodo “Febbraio – Aprile 2011”.

Vasto (CH) - 16 febbraio 2013 – Continua l'azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti messa in atto dai Carabinieri della Compagnia di Vasto. Due gli arresti eseguiti, nella giornata di ieri, dai militari. Nel primo pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno sorpreso un pregiudicato di 29 anni del posto mentre cedeva due grammi di eroina ad un tossicodipendente di 31 anni, anche lui di Vasto. Gli uomini dell'Arma, da alcuni giorni, tenevano sotto controllo il pusher che spesso era stato notato in compagnia di tossicodipendenti. Ieri i carabinieri sono riusciti a fermarlo proprio mentre cedeva lo stupefacente al suo cliente che, a sua volta, sarà segnalato alla locale Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Arrestato con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti l'uomo si trova ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria nel carcere di Vasto. I Carabinieri della Stazione di Vasto, nella tarda serata di ieri, hanno invece tratto in arresto un albanese di 21 anni trovato in possesso di 19 grammi di marijuana. Gli uomini dell'Arma lo hanno sorpreso nei pressi dell'oratorio dei salesiani dove, negli ultimi giorni, i cittadini avevano segnalato una presenza sempre maggiore di tossicodipendenti. Fermato per un controllo, l'albanese, che in quel momento era solo, è apparso nervoso. I militari, pensando che potesse nascondere dello stupefacente, lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale rinvenendo così, nella tasca dei suoi pantaloni, i 19 grammi di marijuana. Arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, anche lui è stato associato al carcere di Vasto a disposizione dell'autorità Giudiziaria.

 

SAN SALVO 15 FEBBRAIO 2013 - (CH) CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE PER RAPINA IN DANNO DI FARMACIA. E' QUASI L'ORA DI CHIUSURA QUANDO UN SOGGETTO – A VOLTO COPERTO ED ARMATO DI PISTOLA - IRROMPE ALL'INTERNO DELLA FARMACIA DI NARDO, UBICATA IN CORSO GARIBALDI E, SOTTO LA MINACCIA DELL 'ARMA, COSTRINGE LA FARMACISTA A CONSEGNARGLI IL DENARO CONTENUTO IN CASSA, PARI A EURO 500 (CINQUECENTO). SUBITO DOPO L'AZIONE DELITTUOSA IL MALVIVENTE RIUSCIVA A FAR PERDERE LE TRACCE FUGGENDO A BORDO DI UN ‘ AUTOVETTURA SEAT CONDOTTA DA UN COMPLICE RIMASTO IN ATTESA - CON FUNZIONE DI PALO - ALL'ESTERNO DELL'ESERCIZIO. LE IMMEDIATE RICERCHE CONDOTTE DAI MILITARI DEL NUCLEO OPERATIVO DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI VASTO, COADIUVATI DAI COLLEGHI DELLA LOCALE STAZIONE , CONSENTIVANO DI RINTRACCIARE E TRARRE IN ARRESTO GLI AUTORI DELLA RAPINA, IDENTIFICATI IN: •  A N., DI ANNI 28, RESIDENTE IN CUPELLO (CH); •  D B M, DI ANNI 40, RESIDENTE IN CUPELLO (CH),RITENUTI RESPONSABILI, IL PRIMO, QUALE AUTORE MATERIALE DELLA RAPINA ED IL SECONDO QUALE COMPLICE RIMASTO IN ATTESA ALL'ESTERNO . L'ARMA UTILIZZATA PER COMMETTERE LA RAPINA , UNA BERETTA CAL. 7,65, E' QUEST'ULTIMO. ENTRAMBI, CHE RISPONDONO DI RAPINA AGGRAVATA IN CONCORSO, SONO STATI RISTRETTI ALL'INTERNO DELLA CASA CIRCONDARIALE DI VASTO (.)

 

Vasto (CH) 13 febbraio 2013 – Dava appuntamento ai suoi “clienti” davanti al campo sportivo di Vasto Marina dove, ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto lo hanno fermato. L'uomo, un pregiudicato del posto di 33 anni, da giorni era tenuto sotto controllo dagli uomini dell'Arma che, grazie all'attenta collaborazione dei cittadini, erano venuti a conoscenza che l'area antistante il campo sportivo spesso era luogo di ritrovo di tossicodipendenti. Il pregiudicato, disoccupato, è stato trovato in possesso di 2 grammi di hashish ma i militari, certi della illecita attività da lui svolta, hanno esteso il controllo anche nella sua abitazione recuperando così, nel bauletto del suo scooter parcheggiato in garage, altri 623 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. Il 33enne, arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Vasto è stato tradotto presso la locale casa circondariale. L'arresto operato ieri sera dai Carabinieri rientra in un attività specifica di contrasto allo spaccio di stupefacenti messa in atto dagli uomini dell'Arma, nelle ultime settimane, nelle aree del comune di Vasto e zone limitrofe.

 

VASTO (CH) 12 febbraio 2013 – I Carabinieri della Stazione di Fresagrandinara (CH), su disposizione della Procura della Repubblica di Vasto, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un pregiudicato di 33 anni che dovrà espiare la pena detentiva di un anno, sei mesi e quattordici giorni, per il reato di furto aggravato. I fatti risalgono al mese di Marzo dello scorso hanno quando l'uomo fu sorpreso, dagli stessi Carabinieri, in un capannone della zona industriale di Lentella (CH) mentre era intento ad asportare del carburante da alcuni autocarri parcheggiati all'interno. In quella circostanza il 33enne fu arrestato, in flagranza di reato, con l'accusa di furto aggravato. Un altro ordine di carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica di Vasto, è stato invece eseguito, a Vasto, dai Carabinieri della locale Stazione, nei confronti di un pregiudicato 30enne del posto che dovrà espiare la pena di tre anni e un mese di reclusione per il reato di estorsione. I fatti, in questo caso, risalgono al mese di Marzo del 2009. 

San Salvo (CH) 11 febbraio 2013 – La scorsa sera una pattuglia di Carabinieri della Stazione di San Salvo ha denunciato in stato di libertà, con l'accusa di tentato furto aggravato, un 17enne del posto che stava frugando all'interno di un auto parcheggiata in via Circonvallazione, nei pressi del cimitero. I militari, che erano impegnati in un servizio perlustrativo nel territorio, lo hanno sorpreso all'interno di una Lancia Y mentre era intento a rovistare nel portaoggetti dell'auto. I Carabinieri, nel transitare in via Circonvallazione, hanno notato l'auto parcheggiata con il finestrino anteriore destro rotto e si sono fermati per controllare, sorprendendo il 17enne all'opera.

San Salvo (CH) 06 febbraio 2013 – I Carabinieri della Stazione di San Salvo, ieri pomeriggio, hanno eseguito un ordine di carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica di Vasto, nei confronti di un pregiudicato di 32 anni del posto che dovrà espiare la condanna definitiva a due anni di reclusione per il reato di furto aggravato commesso a Casalbordino nel Gennaio 2012. L'uomo, già nel Marzo 2012, era stato raggiunto, per gli stessi fatti, da un ordine di custodia cautelare in carcere eseguito, all'epoca, dai Carabinieri della Stazione di Casalbordino che, a seguito di indagini, avevano accertato che il 32enne era l'autore del furto avvenuto in un bar del luogo, nel corso del quale erano state asportate ricariche telefoniche e denaro contante prelevati dall'interno di alcune slot machine e videogiochi. Ieri pomeriggio i Carabinieri di San Salvo gli hanno notificato l'ordine di carcerazione definitivo che, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sconterà al regime degli arresti domiciliari.

Vasto (CH) 06 febbraio 2013 – Un altro arresto “per droga” è stato messo a segno, nel tardo pomeriggio di ieri, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vasto. Un operaio è stato fermato nel corso di un controllo alla circolazione stradale attuato nel centro abitato ed è stato trovato in possesso di alcune dosi di eroina. L'uomo, un 33enne di Lanciano, dovrà ora rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacente. I militari gli hanno intimato l'alt mentre transitava a bordo della sua autovettura Kia e, nel corso dei controlli di routine dei documenti di circolazione, hanno notato che era visibilmente agitato e preoccupato. Pensando che potesse nascondere della sostanza stupefacente i carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo più accurato e, dalla tasca dei suoi pantaloni, sono “saltati fuori” tre involucri contenenti 13 grammi di eroina. Accompagnato in caserma il 33enne è stato dichiarato in stato di arresto e associato alla casa circondariale di Vasto su disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Questa notte invece i Carabinieri della Stazione di Vasto hanno denunciato in stato di libertà, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 19enne del posto che, fermato da una pattuglia di militari in servizio perlustrativo notturno, è stato trovato in possesso di un grammo di hashish e una modica quantità di marijuana. L'ulteriore controllo effettuato, poi, nella sua abitazione ha permesso di recuperare anche circa tre grammi di eroina ed un bilancino di precisione.

 

Vasto (CH) 31 gennaio 2013 – Alla guida dell'auto con una mazza da baseball nascosta sotto il sedile. Protagonista dell'episodio un rumeno di 24 anni che, ieri mattina, è stato denunciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto con l'accusa di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Il giovane, con precedenti penali, è stato fermato dai militari nel corso di un controllo alla circolazione stradale. Visibilmente nervoso, apparentemente senza alcun motivo, il 24enne ha insospettito i carabinieri che hanno deciso di effettuare una perquisizione all'interno della sua Fiat Brava rinvenendo così la mazza da baseball sotto il sedile.

 

VASTO (CH) 31 gennaio 2013 – In data di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Vasto, hanno effettuato il fermo disposto dalla Procura della Repubblica a carico di S.C. ritenuto un componente della banda che mise a segno, lo scorso 14 Dicembre, la rapina al portavalori della ditta “Aquila S.R.L.”. Il fermo è stato effettuato nella serata di ieri a San Salvo, ove l'indagato, pregiudicato di 41 anni risiede. Nel corso della perquisizione, effettuata nell'abitazione dell'uomo, i carabinieri hanno recuperato, nascosti all'interno di un armadio della camera da letto, 109 grammi di hashish e per questo il 41enne dovrà rispondere anche del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il fermato è stato associato al carcere di Vasto in attesa di essere interrogato dall'Autorità Giudiziaria.

Vasto (CH) 29 gennaio 2013 – Undici grammi di eroina sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto, ieri sera, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale. In manette, con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti è finito un operaio di 34 anni: l'uomo nascondeva lo stupefacente, suddiviso in dosi, all'interno delle proprie scarpe. Gli uomini dell'Arma erano fermi nel centro abitato di Vasto quando hanno intimato l'alt ad una Fiat Bravo che sopraggiungeva. All'interno dell'auto vi erano due persone, una delle quali era il 34enne. Malgrado si trattasse di un normale controllo alla circolazione stradale ed il proprietario dell'auto avesse i documenti in regola, l'operaio, passeggero, è apparso da subito molto nervoso a tal punto da insospettire gli uomini dell'Arma. L'uomo infatti nascondeva undici grammi di eroina suddivisa in dosi all'interno delle proprie scarpe che i militari hanno poi recuperato nel corso di una perquisizione personale. Arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il 34enne è stato associato alla locale casa circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

 

VASTO (CH) 20 gennaio 2013 – Un 26enne di Vasto è stato denunciato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, la scorsa sera, è incappato in una pattuglia di militari che stava effettuando un posto di controllo alla circolazione stradale. Il 26enne, con precedenti penali, apparso da subito nervoso, è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish. Nella sua abitazione gli uomini dell'Arma hanno poi recuperato altre dosi di stupefacente, sequestrando complessivamente 51 grammi di hashish. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vasto, sempre la scorsa sera, hanno anche denunciato in stato di libertà una casalinga albanese di 40 anni che aveva rubato alcuni cosmetici all'interno di un punto vendita “Acqua e Sapone” del centro abitato. La donna è stata bloccata dai militari all'uscita del negozio e nella sua borsa sono stati recuperati i prodotti il cui valore ammonta a circa 40 euro. A richiedere l'intervento dei Carabinieri è stato il personale del negozio che ha avvertito il 112. Immediato l'intervento di una gazzella dell'Arma.

 

Vasto (CH) 15 gennaio 2013 – Un operaio di 30 anni di Cupello, ieri sera, è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vasto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, con precedenti penali ma non specifici, è stato fermato, mentre era alla guida della sua Ford Focus, da una pattuglia di militari che stava effettuando un controllo alla circolazione stradale nel centro abitato. Apparso stranamente nervoso, malgrado avesse i documenti di guida e di circolazione in regola, l'uomo ha fatto insospettire i carabinieri che hanno quindi deciso di approfondire i controlli. L'intuizione dei militari ha avuto riscontro quando sono stati rinvenuti, abilmente nascosti sotto il sedile dell'auto, ben 60 grammi di eroina racchiusi all'interno di un involucro. Arrestato, l'uomo è stato associato presso il carcere di Vasto a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

 

 

 
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